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INDICE GENERALE 
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«Eppure ciò che è bello ci si rivela sacro e santo in sé, proprio perché bello»: l'epigrafe del volume, tratta da Eduard Mörike, è emblematica della vita e dell'opera di Richard Strauss. Musicista «inattuale» per eccellenza ma modernissmo negli esiti, Strauss ha dominato la vita musicale europea per un arco di tempo lunghissimo, che vide trasformazioni storiche epocali. Nato nel 1864 nella Germania ancora divisa in piccoli principati (e suoi primi incarichi musicali saranno quelli di Kapellmeister di seicentesca memoria), la sua carriera procederà luminosa attraverso il tardoromanticismo ottocentesco, sfiderà le rivoluzioni tonali della Scuola di Vienna nel primo Novecento, attraverserà l'ascesa e la caduta del nazismo per giungere alle soglie della guerra fredda. Il libro ripercorre questa eccezionale parabola creativa, ponendosi come punto fermo nella storia degli studi straussiani. Con un'impresa che ha eguali solo nella grande scuola musicologica tedesca e inglese, Principe realizza una monografia di vastissime proporzioni, nella quale la vita e l'opera del musicista, e l'ambiente culturale in cui operò, sono ricostruiti con ricchezza e puntiglio. Stupefacente è poi la serie degli apparati che corredano il volume: il fondamentale «Catalogo delle composizioni di Strauss», unico nel panorama editoriale mondiale, la trama di tutti i lavori teatrali e una ricca bibliografia ragionata.
QUIRINO PRINCIPE proviene da una terra di confine (è nato a Gorizia nel 1935) e ha sempre coltivato interesse per il mondo tedesco e mitteleuropeo. Studioso di letteratura e filosofia, oltre che musicologo di grande valore, ha svolto attività didattica e giornalistica. A lui si deve un saggio su Mahler, pubblicato da Rusconi nel 1983, di mole e importanza pari a questo studio su Strauss. In anni recenti si è impegnato anche in campo organizzativo, entrando a far parte del consiglio di amministrazione del Teatro alla Scala.