il musicante
H. Berlioz
(Isère 1803 - Parigi 1869)
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Hector Berlioz
Vita e opere

Hector Berlioz nacque in Francia ( La Cote-Saint André, Isere ) nel 1803; il padre esercitava la professione medica, ed Hector avrebbe dovuto seguire l' attività paterna, per questo fu iscritto nel 1821 alla facoltà di medicina. Dopo aver seguito i corsi universitari senza eccessivo entusiasmo, nel 1826, nonostante l' opposizione della famiglia entrò al conservatorio e studiò con J.F. Leuser e A. Reicha. Per mantenersi agli studi musicali fece parte di un coro, diede lezioni e scrisse articoli di critica musicale; tutte queste attività erano sempre affiancate alla composizione. Nel 1830 vinse il prix de Rome con la cantata Sardanapale e partì per l' Italia dove restò per un anno e mezzo. Nel 1833 sposò l' attrice irlandese Harriet Smithson. Nel frattempo i suoi lavori incontravano alterna fortuna (Benvenuto Cellini), intensificò l' attività di critico che gli comportò non poche delusioni e studiò con fervore anche la letteratura (passione che nutriva sin da ragazzo e che gli ispirò anche grandi lavori musicali; un esempio è la dannazione di Faust ispirata all' opera di Goethe).
Nel 1842 intraprese una serie di tournee come direttore d' orchestra nell' Europa e in Russia grazie alle quali si ampliò la sua fama di compositore. Infatti all' estero fu molto apprezzato; a Lipsia Mendelssohn e Schumann lo accolsero con calore, ed a Weimar Listzt organizzò una settimana "berlioziana" che a partire dall' anno successivo diventò annuale.
Il 21 luglio del 1856 divenne membro dell' istituto di Francia, ma l' incomprensione e la freddezza con cui venivano accolte le sue opere, unite alle disgrazie familiari (la morte della seconda moglie Maria Recio) accentuarono la sua innata tendenza allo sconforto ed alla prostrazione. Infatti il maestro aveva un temperamento appassionato e visionario, e nella sua musica volle riflettere idee, drammi e conflitti umani proiettandoli in una dimensione fantastica. In questo momento della creazione l' orchestra acquista un ruolo fondamentale, infatti Berlioz rende vive le sue idee in musica attraverso e in funzione dell' orchestra. I suoi caratteri peculiari sono la ricchezza dell' orchestrazione, le combinazioni timbriche inattese e originali, che creano l' ambiente sonoro adatto a esprimere rispettivamente il senso del grandioso e del fantastico. E' proprio grazie alla magia dei timbri che si realizza compiutamente un aspetto dell' estetica musicale romantica; Berlioz infine diede un nuovo indirizzo alla musica a programma e può essere considerato il moderno creatore di questo genere (es. sinfonia fantastica ).
Berlioz fu anche impegnato in opere teoriche, fra cui il Grande trattato di strumentazione e orchestrazione moderna, tuttora considerato opera di fondamentale importanza della didattica della composizione.
Berlioz visse in patria una vita da incompreso; questo grande uomo che impersonò nella vita e nell' arte alcuni degli aspetti più caratteristici del romanticismo, visse in un contesto dove il pubblico identificava gli ideali dell' arte musicale con le grandiosità esteriori del Grand-opéra e preferendo alle espressioni strumentali quelle che esaltavano gli aspetti virtuosistici.
Le sue idealità artistiche lo spingevano verso forme drammatiche di vaste proporzioni e alla ricerca di una nuova valorizzazione dei timbri degli strumenti.
Berlioz compose varie opere teatrali (tra le maggiori Benvenuto Cellini e Les Troyens), composizioni sinfonico corali (La damnation de Faust, Grande Messe des Morts), composizioni sinfoniche (sinfonia fantastica), e scrisse molti saggi letterari e teorici.
E' bene soffermarsi brevemente su due composizioni:
La sinfonia fantastica, composizione sinfonica a programma il cui sottotitolo (episodi della vita di un artista) ne indica il carattere autobiografico, è composta di cinque parti, ciascuna delle quali è modellata su uno specifico testo letterario.
Essa presenta novità strumentali e formali attraverso cui B. va al di la del modello beethoveniano e proietta la musica in una dimensione fantastica e utopica intrisa di intenti "descrittivistici". Un tema ciclico cui si ricollega l' immagine della donna amata (l'attrice Smithson) è presente in ogni suo tempo e ne costituisce il nucleo generatore.
La dannazione di Faust leggenda drammatica in quattro parti, conobbe il successo solo dopo la morte dell' autore. Il senso del grandioso, l' aspirazione ad arricchire di contenuti e di nuove possibilità timbriche l' orchestrazione e il sentimento della natura caratterizzano l' opera.
Segnato dai lutti familiari, stanco e sostanzialmente incompreso dai contemporanei, Berlioz morì a Parigi nel 1869.


Alessandro D'Amario

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