"Le 140 battute della Symphonia presentano caratteri musicali e formali assai importanti. Che non si tratti di una Sinfonia nel significato tradizionale della parola è indicato già dal sottotitolo vagamente goethiano, "Vespro di Pasqua e germogli di primavera": un sottotitolo che non vale però tanto come indicazione programmatica o extramusicale, quanto come suggerimento poetico per introdurre nel clima solenne e misterioso dell'opera, prima che l'azione abbia inizio. Busoni stesso ha scritto di avere inteso creare anzitutto uno stato d'animo e un'atmosfera magica, quasi rituale, attraverso lo studio timbrico del suono delle campane, riprodotto all'inizio, in orchestra, "come imitazione indistinta, confuso ricordo di vibrazioni lontane e già spente", e quindi assunto, alla fine della Symphonia, dalle voci umane sulla parola "Pax". Nel contempo però la Symphonia è anche una sintesi resa in termini puramente musicali dello svolgimento drammatico dell'opera, al punto che la sua forma circolare e simmetrica ne rispecchia fedelmente a livello microstrutturale la macrostruttura. Le sei sezioni di cui essa e composta, infatti anticipano e insieme compendiano i diversi stadi della vicenda di Faust attraverso simboli musicali che ritorneranno poi significativamente nel corso dell'opera: si passa così dallo stadio primigenio della pura innocenza e immaterialità (sezione A della Symphonia) alla prima definizione dei contrasti (sezioni B e C, dove il materiale musicale si organizza tematicamente in cristallizzazioni di intervalli e di polarità, che via via assumono una fisionomia più distinta), allo sviluppo simmetrico di questi stessi contrasti (sezioni B' e C'), fino al ritorno trasfigurato allo stadio primigenio (sezione A'), che nell'opera coincide con l'anelito di Faust alla pace e alla riconciliazione (ultimo quadro) e qui con l'entrata del coro sulla parola "Pax": un'entrata in cui la voce umana si aggiunge con assoluta coerenza a un tessuto musicale in espansione, dal punto di vista sia contrappuntistico e polifonico sia armonico e timbrico, fino a toccare il punto di massima tensione e spiegamento degli elementi compositivi.
La Symphonia si connette senza soluzione di continuità all'inizio dell'opera, ma in un modo assai particolare. Alla sua penultima battuta (ossia alla battuta 139) e apposta la seguente didascalia:

'In questo punto si leva il sipario principale, dietro il quale ne appare un altro, di velluto nero. Sul davanti e visibile il poeta.'

Annota a questo proposito il Dent:

'Anche nella presentazione della scena si mostra immediatamente all'attenzione degli spettatori che si tratta di uno spettacolo di marionette. Quando si alza il sipario, appare un secondo siparietto, sul quale e disegnato un teatro di marionette, con i personaggi dell'opera disposti in fila davanti al proscenio in miniatura. L'illuminazione e scarsa, ed essi appaiono solamente come evocati... Da una botola posta davanti alla rappresentazione delle marionette emerge un attore, che recita gli 82 versi del prologo. Quando scompare, appare d'improvviso la prima scena.' [SABLICH, p. 232-233]