Lincontro tra i due artisti avvenne probabilmente tra il 18 e il 22 aprile, al ritorno di Busoni da Amburgo e prima che il pianista partisse per lItalia. Può anche darsi che si fossero incontrati in Italia: Busoni vi si recò per un giro di concerti e vi ottenne «una serie di trionfi che portano il suo nome alla popolarità, procurandogli, fra i musicisti italiani e specialmente fra i giovani, un folto gruppo di seguaci entusiasti». Si fermò però dapprima qualche tempo a Bergamo ospite del suo grande amico lIngegner Emilio Anzoletti, a cui verosilmente parla di Boccioni e dellacquisto del quadro poiché in seguito lo stesso Anzoletti entrerà in contatto con Boccioni, gli comprerà dei quadri e farà da tramite tra i due artisti.
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Il 20 maggio Busoni è di nuovo a Berlino. Si sono incontrati sicuramente prima del 12 luglio, giorno in cui Boccioni scrive unaltra lettera a Busoni in cui, anche se non si fa riferimento diretto allincontro, appare chiaro che i due si sono già conosciuti: «Le sarei grato se mi volesse dire se il quadro 'La ville qui monte' è in Sua casa - So che è arrivato a Berlino. Nella speranza che tutto sia in regola le invio i miei omaggi per la Sua gentile Signora e uniti ai miei i saluti di Marinetti e dei pittori futuristi.» Il quadro si trova già nellappartamento di Busoni: infatti proprio il 12 luglio scrive alla moglie Gerda: 'La ville qui monte' è appesa in camera tua. Mi ha fatto unimpressione anche più forte. E un quadro che prende e che denota una grande scienza pittorica.»
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