L'incontro con Umberto Boccioni

Schede su Boccioni

 

L’incontro tra i due artisti avvenne probabilmente tra il 18 e il 22 aprile, al ritorno di Busoni da Amburgo e prima che il pianista partisse per l’Italia. Può anche darsi che si fossero incontrati in Italia: Busoni vi si recò per un giro di concerti e vi ottenne «una serie di trionfi che portano il suo nome alla popolarità, procurandogli, fra i musicisti italiani e specialmente fra i giovani, un folto gruppo di seguaci entusiasti». Si fermò però dapprima qualche tempo a Bergamo ospite del suo grande amico l’Ingegner Emilio Anzoletti, a cui verosilmente parla di Boccioni e dell’acquisto del quadro poiché in seguito lo stesso Anzoletti entrerà in contatto con Boccioni, gli comprerà dei quadri e farà da tramite tra i due artisti.
Busoni è sicuramente a Bologna il 2 aprile e si sa che prima di recarsi a Bologna si è fermato a Milano per un concerto (lettera a Petri del 1912). Lì potrebbe aver avuto luogo l’incontro con Boccioni, visto che nella prima settimana di maggio il pittore era in questa città (l’8 maggio Boccioni scrive una lettera a Walden) e stava accingendosi a partire per Bruxelles. (È però strano che non ne parli nelle sue lettere).
Il 20 maggio Busoni è di nuovo a Berlino. Si sono incontrati sicuramente prima del 12 luglio, giorno in cui Boccioni scrive un’altra lettera a Busoni in cui, anche se non si fa riferimento diretto all’incontro, appare chiaro che i due si sono già conosciuti: «Le sarei grato se mi volesse dire se il quadro 'La ville qui monte' è in Sua casa - So che è arrivato a Berlino. Nella speranza che tutto sia in regola le invio i miei omaggi per la Sua gentile Signora e uniti ai miei i saluti di Marinetti e dei pittori futuristi.» Il quadro si trova già nell’appartamento di Busoni: infatti proprio il 12 luglio scrive alla moglie Gerda: 'La ville qui monte' è appesa in camera tua. Mi ha fatto un’impressione anche più forte. E’ un quadro che prende e che denota una grande scienza pittorica.»