Già con il titolo «Pericolo futurista» Ella porta i suoi lettori fuori strada accumulando sul mio nome, agli occhi del pubblico, tutte le debolezze ed errori ch'Ella potrebbe eventualmente rinfacciare a un gruppo dal quale sono ben lontano.
In nessun luogo del mio opuscolo occorre la parola «futurismo» - io non ho mai aderito a una setta: - il futurismo, movimento del «presente», non poteva avere con i miei argomenti alcuna relazione.
I «legislatori» (Ella sa benissimo chi e che cosa questa parola simbolica vuol indicare) hanno costruito le loro formule in base alle creazioni dei maestri; queste precedono, quelle seguono - e a una distanza alquanto rilevante. - «Il creatore tende, in fondo, solo alla compiutezza. E nel mentre egli la armonizza con la sua propria individualità, una nuova legge sorge spontaneamente»
Dalla lettera aperta a Pfitzner.