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McLuhan ha affermato che "il mezzo è il messaggio", che "il medium è il messaggio". Questa è forse (direi) la sua scoperta, è la sua riflessione più importante in assoluto e cioè: indipendentemente dal contenuto di una trasmissione televisiva, che pure è certamente importante, è il mezzo televisivo, è la televisione stessa che produce degli effetti. Noi siamo in una società, ormai da molti anni, da diversi lustri, siamo in una società che è abbastanza plasmata dalla televisione: non tanto dai programmi della televisione, ma dalla televisione come medium. Allora lui dice: il vero messaggio che può trasmettere la radio, che può trasmettere la televisione o che può trasmettere il giornale è costituito dalla natura del medium stesso. Marshall McLuhan, ha preso le mosse dalle conseguenze che il medium tipografico, la stampa, ha prodotto nella storia. Non si può negare che la Riforma protestante, che il razionalismo e l’Illuminismo siano stati prodotti dalla scrittura, dalla diffusione della scrittura ma più ancora e più specificamente prodotti dalla diffusione della stampa, la quale ha potuto essere così diffusa dopo la invenzione dei caratteri mobili da parte di Gutenberg, verso la metà del Quattrocento, e anzi un po’ più avanti. Quindi da questa innovazione tecnologica, l’invenzione dei caratteri mobili da parte di Gutenberg, c’è la diffusione della stampa, e la stampa così diffusa crea delle condizioni, crea una forma mentis. Questo è quello che McLuhan voleva dire, quando affermava che "il mezzo è il messaggio". Egli diceva così qualche volta che "il medium è il messaggio" e qualche volta che "il medium è il massaggio". Voleva dire una cosa molto semplice: che noi siamo come massaggiati dal medium e quindi allargando questo concetto in qualche modo noi siamo plasmati dal medium. Il medium che più adoperiamo ci condiziona in qualche modo e contribuisce a plasmare la nostra mente: ci massaggia. Questo va inteso anche nel senso che ci rassicura. Ci sono alcuni medium che secondo McLuhan soprattutto assolvono alla funzione di rassicurare e uno di questi medium è la televisione, che per lui era un mezzo di conferma, non era un medium che dà luogo a delle novità comportamentali nell’ambito sociale o nell’ambito dei comportamenti personali. La televisione non fa delle novità, non suscita delle novità. Intendeva la televisione come mezzo di conferma, che massaggia, conforta, consola, e conferma. Leggi l'intervista da cui è stato tratto questo aforisma Aforismi dello stesso autore Partecipa al forum "I contemporanei" Tutti i diritti riservati |