UMBERTO BOCCIONI PITTORE SCULTORE
IN MOSTRA A MILANO FINO AL 7 GENNAIO 2007

COMUNE DI ROMA

Assessorato alle Politiche Culturali

Sovraintendenza ai Beni Culturali

Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea

 

 

 

SUL DINAMISMO

 

Opere di Umberto Boccioni

dal The Metropolitan Museum of Art di New York  
e dalle Civiche Raccolte d’Arte del Castello Sforzesco di Milano

 

14 Dicembre 1999 – 20 Marzo 2000

Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea

Roma, Via Reggio Emilia 54

 

 

 

Umberto Boccioni

 

Tra i più grandi del nostro secolo, Umberto Boccioni (Reggio Calabria, 1882 – Sorte, Verona, 1916) fu scultore, pittore, teorico d’arte. Il suo nome è legato al movimento futurista al quale aderisce ufficialmente nel febbraio 1910 quando, in seguito al suo incontro con Filippo Tommaso Martinetti, firma a Milano il Manifesto dei Pittori Futuristi. Nel capoluogo lombardo l’artista approda dopo aver trascorso alcuni a Roma (1899-1906) dopo segue le lezioni della Scuola Libera del Nudo e frequenta lo studio di Giacomo Balla, impegnato allora nelle sue ricerche divisioniste. Il soggiorno parigino del 1907  gli fornisce l’occasione di incontrare Cézanne, Van Gogh e Toulouse Lautrec. Tali significative esperienze, così come il successivo viaggio in Russia lo spingono ad iscriversi, al suo ritorno (1907) all’Accademia di Venezia. Nello stesso anno si stabilisce a Milano dove, approfondendo la ricerca del divisionismo, esegue le sue prime opere futuriste (1910). Nel 1911 torna a Parigi insieme con Carrà per l’organizzazione della Prima Mostra Futurista e sino al 1914 è presente a tutte le principali esposizioni del Movimento. Al momento centrale e significativo della sua attività, tra gli anni 1911-15, è dedicata la mostra della Galleria Comunale.

 

La mostra

 

La mostra presenta, per la prima volta esposte insieme in Italia, un prezioso nucleo di quindici opere tra disegni, sculture e dipinti di Umberto Boccioni, realizzate tra il 1911 ed il 1915, provenienti dal The Metropolitan Museum of Art di New York e dalle Civiche Raccolte di Milano. Il percorso espositivo comprende una selezione di lavori, accuratamente scelti per la qualità ed interesse. Tra le opere provenienti dalla Collezione Lydia Winston Malbin e acquisite dal The Metropolitan Museum of Art si possono ammirare il dipinto a olio I Selciatori (1914), insieme ai relativi tre studi preparatori; le due sculture in bronzo, Antigrazioso (1913) e Sviluppo di una bottiglia nello spazio (1913), che testimoniano l’interesse per la scultura nutrito da Boccioni sin dai primi anni Dieci, stimolato dalla frequentazione di Gino Severini e dalla conoscenza a Parigi di Archipenko, Duchamp-Villon, Picasso. Un nucleo di opere grafiche della stessa Collezione americana – Studio per Testa+luce (La sorella) Studio per testa+finestra, La madre – e del Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco di Milano – Testa+casa+luce, Tavola+bottiglia+caseggiato, Studio di testa, Ritratto a mezza figura della madre seduta, Ritratto a mezza figura della madre seduta – denotano l’assimilazione della sintassi scompositiva cubista che condurrà ai risultati innovativi della produzione scultorea boccioniana imperniati sui concetti di “dinamismo” e di “simultaneità”. Il catalogo scientifico della mostra pubblicato dalle Edizioni De Luca, disponibile in versione italiana e inglese, avvale di interventi storico-critici di Gino Agnese, Giovanna Bonasegale e Livia Velani.

 

 

 

Iniziative culturali collaterali alla mostra

 

Ø      La musica e il Futurismo. Programma di musica futurista a cura de “I Solisti di Roma”. Verrano eseguito: Opera 45, quartetto per archi di Silvio Mix (1900-1927), Giallo pallido di Francesco Balilla Pratella (1880-1955), Valse ridicole – Fox – trot, dai cinque pezzi per quartetto d’archi Alfredo Casella (1883-1947). Sale Conferenze, 18 Dicembre alle ore 18.00. Biglietto lire 5.000.

 

Ø      Filmato su Boccioni e il Futurismo, in diffusione continua a circuito chiuso. La proiezione è articolata nelle seguenti fasi: Boccioni prefuturista (1901-1909), Incontro con Martinetti (1910), I Manifesti, I capolavori: dal 9 Gennaio 2000.

 

Ø      Ipertesto sull’attività di Boccioni e dei Futuristi in libera consultazione al pubblico nelle postazioni multimediali.