Da questo dialogo a più voci, è nata l'ermeneutica e la filosofia del linguaggio
della maturità di Ricoeur: è di questi anni la riscoperta di Heidegger, il
confronto con la demitizzazione bultmanniana, il ripensamento critico della
parola come simbolo e metafora vivente di un'esperienza che si apre al di
là della filosofia stessa in direzione del Sacro. Nel 1965-70 Ricoeur,
decano della facoltà di lettere di Paris-Nanterre, cerca invano di stabilire
un colloquio con la contestazione studentesca del '68, |
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ma dopo essersi rifiutato di tenere una lezione viene aggredito da un gruppo
di studenti particolarmente violenti, seguaci della rivoluzione culturale
cinese, che gli scaraventano sulla testa una pattumiera. E ciò nonostante
Ricoeur avesse, nel giugno del 1968, pubblicato tre importanti articoli su
Le Monde, dove aveva scritto fra l'altro: «Siamo entrati in un tempo in cui
è necessario operare riforme e al tempo stesso restare rivoluzionari. Nei
tempi futuri l'arte del legislatore consisterà nel varare istituzioni leggere, |
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revocabili e riparabili, aperte a un processo interno di revisioni e a un processo esterno di contestazioni». In
questi articoli Ricoeur metteva in causa la stessa relazione gerarchica dominante
fra professori e studenti, si schierava insomma dalla parte della contestazione.
Nonostante la solidarietà manifestatagli dai sindacati operai e anche da
movimenti appartenenti alla contestazione, Ricoeur, non ottenendo la solidarietà
di alcuni colleghi, abbandonò Nanterre rifugiandosi in America, dove ha continuato
a insegnare dal 1970 al 1992, |