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Cultura
n. 158 del 28-06-05 pagina 20  
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Il problema umano di essere se stessi
Da questo dialogo a più voci, è nata l'ermeneutica e la filosofia del linguaggio della maturità di Ricoeur: è di questi anni la riscoperta di Heidegger, il confronto con la demitizzazione bultmanniana, il ripensamento critico della parola come simbolo e metafora vivente di un'esperienza che si apre al di là della filosofia stessa in direzione del Sacro.
Nel 1965-70 Ricoeur, decano della facoltà di lettere di Paris-Nanterre, cerca invano di stabilire un colloquio con la contestazione studentesca del '68,
ma dopo essersi rifiutato di tenere una lezione viene aggredito da un gruppo di studenti particolarmente violenti, seguaci della rivoluzione culturale cinese, che gli scaraventano sulla testa una pattumiera. E ciò nonostante Ricoeur avesse, nel giugno del 1968, pubblicato tre importanti articoli su Le Monde, dove aveva scritto fra l'altro: «Siamo entrati in un tempo in cui è necessario operare riforme e al tempo stesso restare rivoluzionari. Nei tempi futuri l'arte del legislatore consisterà nel varare istituzioni leggere,
revocabili e riparabili, aperte a un processo interno di revisioni e a un processo esterno di contestazioni».
In questi articoli Ricoeur metteva in causa la stessa relazione gerarchica dominante fra professori e studenti, si schierava insomma dalla parte della contestazione. Nonostante la solidarietà manifestatagli dai sindacati operai e anche da movimenti appartenenti alla contestazione, Ricoeur, non ottenendo la solidarietà di alcuni colleghi, abbandonò Nanterre rifugiandosi in America, dove ha continuato a insegnare dal 1970 al 1992,
 
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