Capolavoro futurista il cui titolo originale è Il Lavoro, rappresenta un cantiere dove stanno costruendo vasche per l'acqua destinate ad una centrale termoelettrica di Milano.
Una scena confusa e sfuocata grazie alle pennellate ancora filamentose e al contrasto di luce e colore: tuttavia è possibile distinguere sullo sfondo impalcature di costruzioni e ciminiere fumanti.
L'artista vuol comunicarci l'idea del movimento e della fatica umana e animale attraverso la simultaneità, che consente la presenza contemporanea del cavallo sia sullo sfondo che in primo piano, dove è ostacolato dal gesto dell'operaio che cerca con tutte le sue forze di fermarlo, aggrappandosi alle briglie.
Il cavallo è per Boccioni ciò che la macchina significa per Marinetti: il simbolo del progresso, della crescita urbana ed economica propri dello spirito moderno.
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