Carl (Heinrich Carsten) Reinecke, compositore, pianista e direttore d'orchestra tedesco (1824 - 1910). Non compì mai studi regolari, ma ebbe sempre insegnanti privati, in primo luogo il padre, molto preparato didatticamente, il quale attribuiva grande importanza, oltre che all'esercizio precoce della Hausmusik, anche alla padronanza di una tecnica di composizione rigorosa. A 8 anni diede il suo primo concerto come pianista, poi si recò a Kiel nel 1843 e in seguito a Copenaghen, dove conobbe Gade; successivamente fu per 3 anni a Lipsia: suonò al Gewandhaus e fu notato da Mendelssohn, legandosi d'amicizia anche con Schumann, il quale gli dedicò le "4 Fughe per pianoforte" op. 72. Dal 1851 insegnò al Conservatorio di Colonia (pianoforte e composizione) e strinse rapporti con F. Hiller che lo volle come organizzatore e direttore di diverse associazioni musicali. Nel 1860 fu invitato a Lipsia come direttore d'orchestra al Gewandhaus e professore al Conservatorio. Curò la conoscenza dei classici, scegliendo tra i contemporanei soltanto quello che gli piaceva, a esemio Brahms, ed esdudendo totalmente le nuove tendenze ted. e tutto ciò di cui ci si occupava all'estero. Nel 1895 dovette lasciare il posto a Nikisch e andò poi in pensione nel 1902. Nel 1875 era divenuto membro della "Berliner Königlichen Akademie der Künste". Tra i suoi allievi si ricordano Fiedler, Grieg, Klauwell, Kretzschmar, Riemann, Sinding, Svendsen, Weingartner e le due figlie di Liszt, Blandine e Cosima. Fu un brillante interprete di Mozart. Come compositore, ottenne i risultati migliori nelle piccole forme strumentali. Come operista ricalcò i modelli di Cornelius e di Wagner. Scrisse ben 300 lavori (288 con numero d'opera progressivo), cosa che gli procurò la definizione di "grafomane".