Giovanni Sgambati

Compositore e pianista (Roma, 1841 - 1914). fu allievo di Liszt, quando questi nel 1861 Liszt si stabilì a Roma e fondò la «Scuola Romana» che ospitò a casa sua. Negli anni seguenti Sgambati prese coscienza dello strumentalismo europeo e diede inizio alla diffusione della musica sinfonica, dirigendo concerti, nei quali fra l'altro presentò in 1ª esecuzione italiana della Terza Sinfonia di Beethoven e la "Dante-Symphonie" di Liszt (1866). Da questo punto di vista l'importanza storica di Sgambati è innegabile. Con Giuseppe Martucci, Marco Enrico Bossi e Leone Sinigaglia fu tra i pochi compositori italiani di musica strumentale, in un periodo in cui dominava ancora il melodramma. Nel 1867 fondò la "Società Romana del Quartetto" e un anno dopo fu nominato docente dell'Accademia di Santa Cecilia. Nel 1869 seguì Liszt in Germania ed ebbe l'occasione, a Monaco, di ascoltare la musica di Wagner. Fece inoltre la conoscenza di Rubinstein. Quando nel 1876 Wagner ascoltò a Roma sue composizioni, le propose all'editore Schott. Nel 1877 fondò il "Liceo musicale romano". Dal 1881 fu direttore della "Società del Quintetto" (poi "Quintetto della Regina Margherita"). Nel 1893 venne nominato direttore artistico della "Società Filarmonica Romana". Concertista di fama europea, suonò a Londra nel 1882, a Parigi nel 1884, nel 1891 ancora in Inghilterra e nel 1903 in Russia e nel Nord-Europa. In seguito ridusse l'attività concertistica, ma continuò ad insegnare ed a favorire le iniziative musicali.
Come compositore, si cimentò in ogni genere tranne quello operistico. Compose due sinfonie, un Concerto per pianoforte, i "Notturni", i "Fogli volanti", le "Mélodies poétiques", le "Pièces lyrique", un Requiem, un Te Deum... e molta musica da camera. La sua musica si richiama alla tradizione tedesca da Beethoven a Schumann.