Cfr. BIII ("Lettere alla moglie"), pp. 62 e 291, lettere del 3 marzo 1904 e del21 settembre 1920.

«Ti scrivo mentre sono ancora in viaggio per Boston, perché tu possa riallacciare il filo non appena arrivi, filo che sembra spezzato per dieci giorni interi (e forse di più!). [...] Mi tormentava anche il fatto che non eri ancora partita ó e che non sapevo nulla di preciso sulla tua partenza. Ho pregato Clark di scrivermi subito l'ora di partenza del piroscafo. Abbiamo avuto appena il tempo necessario per fare i bagagli e un po' di colazione; in tutte e due queste occupazioni Mr. Clark mi 'aiutò' con tanto piacere quanta taciturnità. Solo una volta proruppe in un breve ma rapito inno su di te: "se si sposerà, dovrà essere con una donna come te" (ma non ce ne sono due).»

«Ho fatto un abbozzo di programma per i concerti, cioè: serate di pianoforte solo e tre serate orchestrali con musiche mie. Per il momento non vorrei fare di più. Il programma di Milner Ë all-right. Di "An den Wassern zu Babel" avevo fatto una bella trascrizione una volta per Clark, ma non la trovo più.»

A Clark ha appunto dedicato il Lied citato ("An den Wassern zu Babel", KiV 202a), composto nel 1901 ma non concluso. Completato nel 1930 da Egon Petri.