Poichè non ho detto a nessuno che abito al «Baglioni», nessuno mi trova; sono nascosto così bene come la lettera aperta sul tavolo della novella di Poe. - Grazie a Dio sto meglio. Il soggiorno all'albergo mi dà già la sensazione di essere in viaggio e oggi comincia l'ultima settimana. -
In una novella di Villiers de l'Isle-Adam un diabolico abate tradisce 'le secret de l'Eglise'. Il Purgatorio (egli dice) non esiste! - Cara Gerda, so che non è cosi!
Ma come in America non mi sentono mai suonare come posso suonare (perchè il paese me lo impedisce), così qui non mi hanno mai, nemmeno quando sono tra loro; perchè l'ambiente mi porta a pensare, a parlare, ad agire diversamente da come lo posso fare nel mio ambiente. - E il continuo malinteso... basta.
Devo fare ancora un progetto per il futuro e, per farlo, devo essere a casa. - Se non altro per questa ragione sospiro quel momento e sono curioso di vedere come riuscirà il consulto con me stesso, come sarà il seguito, dove mi porterà il nuovo 'scossone'... [A Gerda, Bologna, 15.6.1914]

...Se sono a lungo in un posto, lontano da casa, ho la sensazione di esser lontano da me stesso e come se dovessi rientrare in me. Da ultimo nel posto estraneo sono solo col corpo, che trascino a fatica.
Ancora solo pochi giorni ! Ma anche la sensazione di aspettare dei giorni, solo perchè passino, è demoralizzante...
Per il resto sono in una serena aspettativa --- [A Gerda, Bologna, 17.6.1914]

È oggi che incomincia l'estate? - Per me sì, perchè è giorno di chiusura della scuola. Domani voglio partire... [...] Un altro capitolo chiuso. Al più bell'arrivederci... [A Gerda, Bologna, 21.6.1914]

___________________________________________________