DIEGO FASOLIS

[UNDER CONSTRUCTION]





Diego Fasolis ha studiato a Zurigo organo con Erich Vollenwyder, pianoforte con Jürg von Vintschger canto con Carol Smith e direzione con Klaus Knall ottenendo quattro diplomi con distinzione.
Ha seguito numerosi corsi con docenti di fama internazionale, tra cui
lezioni di organo e improvvisazione a Parigi con Gaston Litaize e corsi di organo e improvvisazione a Parigi con Gaston Litaize e corsi di prassi esecutiva antica con Michael Radulescu a Cremona.
Ha conseguito di diversi premi e lauree internazionali: Primo premio Stresa 1983, Primo Premio e borsa di studio «Fondazione Migros-Göhner» 1983 e 1985, «Hegar Preis» 1984, Finali del Concorso di Ginevra 1985.
Ha seguito numerosi corsi con docenti di fama internazionale, tra cui lezioni di organo e improvvisazione a Parigi con Gaston Litaize e corsi di prassi esecutiva antica con Michael Radulescu a Cremona.
Ha seguito numerosi corsi con docenti di fama internazionale, tra cui lezioni di organo e improvvisazione a Parigi con Gaston Litaize e corsi di prassi esecutiva antica con Michael Radulescu a Cremona.
Ha conseguito di diversi premi e lauree internazionali: Primo premio Stresa 1983, Primo Premio e borsa di studio «Fondazione Migros-Göhner» 1983 e 1985, «Hegar Preis»
1984, Finali del Concorso di Ginevra 1985.


Ha eseguito a più riprese le opere integrali di Bach, Buxtehude, Mozart, Mendelssohn, Franck e Liszt. Notevole pure l'impegno nel campo della composizione.
Dal 1986 dirige regolarmente l'Orchestra della Svizzera Italiana; dal 1993 è Maestro stabile dei complessi vocali e strumentali della Radio Televisione Svizzera e dal 1988 de I Barocchisti, [english]con i quali ha tra altro realizzato su CD e Video per l'UER la Johannes Passion di Bach e il Vespro della Beata Vergine di Monteverdi.
Lavora regolarmente con complessi strumentali di primo piano internazionale (RIAS Kammerchor Berlin, Sonatori de la Gioiosa Marca, Concerto Palatino, Orchestra e Coro dell’Arena di Verona, Orchestra Accademia e Coro della Filarmonica della Scala di Milano, Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma, Orchestra da camera di Basilea, Giardino Armonico, Theatrum Instrumentorum, Ensemble Italiano di Ottoni).





Diego Fasolis, ritenuto uno dei più interessanti interpreti della sua generazione, unisce alla versatilità e al virtuosismo un rigore stilistico apprezzato dal pubblico e dalla critica internazionali sia in importanti consessi concertistici europei, sia per le registrazioni radiofoniche, televisive e discografiche (circa 50 CD per BBC, Amadeus, Divox, Naxos, Arts, Chandos...), insignite dei più ambiti riconoscimenti della stampa specializzata e dedicate a vari compositori: Bach, Balsamino, Banchieri, Beethoven, Boccherini, Brahms, Buxtehude, Carissimi, Dalla Piccola, Durante, Eisler, Gabrieli, Galuppi, Giger, Händel, Lasso, Liszt, Lotti, Marcello, Mendelssohn, Monteverdi, Mozart, Nietzsche, Palestrina, Petrucci, Piccinni, Purcell, Rossini, Rota, Schubert, Senfl, Soliva, Vivaldi, Vogel.





Per la sua conoscenza in campo vocale e strumentale è spesso ospite di associazioni musicali quale direttore, docente e membro di giurie internazionali.
Con l'Orchestra della Svizzera italiana ha registrato opere di Händel, Salieri, Mozart, Cherubini, Mendelssohn e Gossec con particolare attenzione alle prassi esecutive del Sette e dell' Ottocento applicate alle orchestre 'moderne'.
Nell'ottobre del 1999 ha diretto a Parigi il concerto in favore della prestigiosa Salle Gaveaud diffuso in diretta su Radio Classic con opere di Mozart, Haydn e St.Georges, e in novembre il Requiem di Mozart con l'orchestra e il coro del Teatro dell'opera di Roma in Santa Maria Maggiore per i festeggiamenti del Giubileo. Nel gennaio 2000 a Milano alla Scala per eseguire le Suites di J. S. Bach.
Per i festeggiamenti del 250mo della morte di Bach ha rappresentato la Svizzera alla guida del Coro della Radio nel progetto europeo con una ripresa video della versione bachiana dello «Stabat Mater, di Pergolesi. In luglio una serie di esecuzioni del Messia di Händel ha inaugurato tra l'altro il Festival delle Fiandre a Bruges.


«La musica corale nelle istituzioni concertistiche italiane soffre di una condizione di minorità, ad onta di una cultura corale di tipo amatoriale sempre più diffusa. Quanto abbiamo ascoltato nella chiesa aretina delle SS. Flora e Lucilla a conclusione del 49º Concorso Polifonico Internazionale «Guido d'Arezzo», non era da meno di uno di quei concerti-evento con celebrate orchestre e direttori famosi, enfatizzati dai mezzi d'informazione. Si trattava del Coro della Radio Svizzera Italiana diretto da Diego Fasolis; in programma, i sei Mottetti di Bach, vale a dire uno dei vertici della civiltà corale quanto a grandiosità, difficoltà e cimento espressivo.» [Giovanni Carli Ballola]


BUXTEHUDE

I - II - III - IV