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LAURETO RODONI

DOTTOR FAUST

Variazioni poetiche sul
"Doktor Faust" di Busoni



Fùmigano accidiose evanescenze
conati inani, furenti e nefasti,
nell’assalto austero del Tempo, fùnere
del Fato. Die Frist ist um. Le possanze
empie occulte ferali sono a me
asservite. O tenebroso fulgore,
svelàti sono i prodigiosi simboli:
Apocalisse infernale. - Tu sei
Maestro, addio.
- Che Ti riveda un giorno!
- Forse. Pavento l’atro abisso. Via
spettri affralìti: eletto è lo spirito
dell’Uomo, soffio divino. V’aborro,
lucori fatüi corruschi e lividi.
Ma tu, funesto spirito che abbàcini,
se a me concedi il genio e il suo rovello...

È sgombro il sentiero.
O me dissennato!
Tu sia benvenuta
via del tramonto.
Ghiacciate le guance

della mia Saggezza.
Pregare, pregare, pregare!
Ma empie sono e confuse le parole...


Ghiacciate le guance

della mia Saggezza.
Pregare, pregare, pregare!
Ma empie sono e confuse le parole...

***

Sorreggimi ìgnea sorgente
di vita, forza tirannica
e titanica. Completa,
rivela l’Atto Maggiore.
Sangue del mio sangue, Carne
della mia Carne, non desto
ancora, spirito puro
adamantino, a te avvinghio
la mia anima, la mia vita.
Drizza il Deforme, il Negletto
procrea, elevami dal Nulla!
Io, Faust, volontà eterna,
le Epoche abbraccio e rivivo
in Te, fanciullo diletto...
***
Esanime Mefisto lo ravvisa:
Fu forse vittima d’una iattura?

TESTI PER LA COMPRENSIONE
DI QUESTA POESIA SU