BRAUTWAHL-OUVERTURE
BRAUTWAHL-SUITE


Opera di gestazione lunga e laboriosa, La Sposa sorteggiata risente in maniera particolare degli atteggiamenti "letterari" del suo autore (si pensi the sono gli anni in cui viene a maturazione l'estetica musicale busoniana). Affascinato dal mondo poetico di Hoffmann, egli ne trasse l'idea per questa composizione teatrale, in cui un curioso ma chiarissimo influsso verdiano (specie del Falstaff) si stempera in una concezione personale, arditamente innovatrice sotto mold punti di vista.
L'Ouverture è un brano breve e gustoso, indubbiamente nato nello spirito della migliore tradizione italiana, dove si sente perfino l'eco di certe inflessioni rossiniane. Essa introduce efficacemente l'opera e rimane una delle paginette più sapide e gustose del Maestro di Empoli. [Giacomo Manzoni]

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Busoni trasse dall'opera Die Brautwahl nel 1912 una Suite orchestrale «che sviluppa alcuni momenti della partitura in pezzi sinfonici autonomi. Essa comprende cinque brani, tutti in qualche modo legati all'atmosfera magica e fantastica dominante nell'opera: Spukhaftes Stuck (Pezzo spettrale, dal turbinoso Preludio al secondo atto), Lyrisches Stuck (Pezzo lirico, sintesi dei motivi amorosi che accompagnano l'idillio di Edmund ed Albertine), Mystisches Stuck (Pezzo mistico, sui solenni, magici preparativi della scena del sorteggio), Hebraisches Stuck (Pezzo ebraico, la descrizione dell'ebreo Manasse, il pezzo compositivamente più impegnato e audace), Heiteres Stuck (Pezzo gioioso, che riunisce la vivace musica dell'Ouverture e quella del finale del primo atto dell'opera). Con questa Suite Busoni raffinò ulteriormente la sua tecnica di strumentatore, dimostrando nello stesso tempo la coerenza del suo stile compositivo e la ricchezza di caratteri musicalmente definiti profusa nella sua prima opera teatrale.» [Sergio Sablich]