SERGIO SABLICH

ANALISI DI «ARLECCHINO»

PRIMO TEMPO

3. TERZETTO
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La prima parte dell'opera culmina in un Terzetto di stile quasi rossiniano, brillante e spigliato: Ser Matteo comunica ai due compari la gran nuova dell'arrivo dei barbari (e sulla parola «barbari» si intreccia tutto un gioco di incalzanti ripetizioni, stilema tipico dell'opete buffa italiana), con effetti esilaranti (la sfilza di nomi femminili, ancora non a caso desunti dal repertorio dell'opera buffa italiana, Rosina in testa, che l'Abate snocciola prevedendo terribili violenze da parte dei barbari), a cui fanno da sfondo melodrammatici proponimenti, fitizi s'intende.
Sergio SABLICH, «Busoni», Torino, EDT, 1982, p.211