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Dopo gli studi all'Accademia di Monaco (dove in collaborazione con Bernhard Pankok pubblica un primo album di xilografie e collabora alla rivista Jugend) è in Inghilterra e ha contatti con William Nicholson (creatore della nuova xilografia inglese) e a Parigi dove incontra Felix Vallotton. È membro della Secessione di Vienna nel 1899 e collabora alla rivista Ver Sacrum.
Soggiorna a lungo in Giappone (1900-1901) e impara nei minimi particolari le tecniche della stampa a colori su legno. Dal 1905 si trasferisce a Berlino come professore agli Istituti di istruzione dei museo d'arte applicata.
Compie viaggi in Egitto, Nubia, Cina, Corea, Giappone e Siberia, nel 1924 soggiorna negli Stati Uniti, dal 1924 al 1932 viaggia in tutta Europa. Orlik lascia una produzione grafica molto vasta che utilizza tutte le tecniche e sviluppa in modo eccellente quella xilografica. Molte serie di fogli sono il risultato dei suoi viaggi, soprattutto l'influenza dei periodo in Giappone è evidente in una parte delle sue opere.
I contatti coll'arte europea nelle sue nuove declinazioni e quelli con la cultura e col folclore orientale, l'ansia di conoscere gli aspetti internazionali dell'espressione artistica fanno di Orlik una figura emblematica di artista aderente al fermento secessionista della fine dei secolo XIX.
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