Cfr. lettera a Barbantini del 12 febbraio 1912: «Carissimo Barbantini, la sua lettera mi ha trovato in preda ad una specie di ebbrezza per l’enorme successo ottenuto dalla mia esposizione e da quella dei miei amici! Il successo è consacrato dalla critica di tutti i giornali che pur facendo molte riserve, proclama il nostro trionfo sui cubisti francesi e l’apparizione di una nuova tendenza!... I francesi sono sbalorditi che da una piccola città di provincia come Milano sia venuta fuori una parola che li fa rimanere attoniti, loro così abituati a tutte le originalità più assurde...» (BOCCIONI, Scritti, p. 346)