FERRUCCIO BUSONI

LA NUOVA TEORIA DELL'ARMONIA

Die neue Harmonik.
B.159, H.39 (amputato del primo capoverso). In «Signale für die musikalische Welt», Berlino, LXIX, n. 7, 15 febbraio 1911.



Chicago, gennaio 1911

Fra Minneapolis e New York ho passato qualche ora di riposo domenicale. La valigia che contiene il mio lavoro è alla stazione, non ho pianoforti in camera, dunque sono consegnato ai miei pensieri. Permettetemi di comunicarvene uno.
La teoria dell'armonia odierna e quella a venire interessano me e il mondo musicale ineguale misura. Per il momento è un cercare a tastoni, ma le strade io le vedo. Ce ne sono cinque, e ancora nessun compositore le ha percorse sino in fondo.
Il primo dei nuovi edifici armonici si basa sulla formazione di accordi secondo le scale usuali. (Delle 113 scale che io ho messo insieme, Debussy ne impiega una sola, quella a toni interi, e soltanto nella melodia).
Bernhard Ziehn [Didatta, teorico e storico della musica (1845-1912), autore tra l'altro d'un trattato d'armonia e modulazione] ci indica la seconda strada con l'inversione simmetrica delle successioni armoniche.
Una terza strada è data dalla condotta indipendente delle voci nella composizione polifonica. (In via di esperimento ho costruito un episodio di fuga a cinque voci, in cui ogni voce è scritta in una tonalità diversa, sI che l'insieme produca nuove successioni di accordi).
Una quarta possibilità sarebbe l'anarchia, cioè accostare e sovrapporre intervalli arbitrariamente, secondo l'umore e il gusto. (Arnold Schoenberg ci si prova; sembra però che cominci a muoversi in un circolo chiuso).
La quinta strada sarà la nascita di un nuovo sistema che racchiuderà in sé i quattro modi descritti più sopra.
Credo che questo elenco sia chiaro e al tempo stesso completo; esso contiene materiale sufficiente a riempire un grosso volume. Ne lasciamo il compito al tecnico del futuro. Infatti ogni teoria può venir enunciata in una proposizione succinta, allo stesso modo come ogni proposizione fondamentale può fornire la materia per una trattazione dilatabile a volontà. Vero si è che di solito il mondo si lascia persuadere solo da opere in più tomi.