BRUNO BARILLI

Musicista, musicologo, saggista raffinato e stilista d'eccezione, giornalista e inviato in Europa e in Africa, eterno bohémien, punto di riferimento per la prosa italiana: nessuna di queste definizioni riesce a contenere adeguatamente Bruno Barilli, che vi si sottrae in virtú di una scrittura («grandine e spruzzaglia di rubini e diamanti», la definí Emilio Cecchi) che sposta di continuo i centri di osservazione e i punti di vista della rappresentazione.
Dopo Il sorcio nel violino, Il paese del melodramma è il secondo volume di Barilli che Einaudi propone, nuova tappa della restituzione al pubblico di uno dei protagonisti misconosciuti della nostra letteratura del Novecento. Qui spiccano due testi, che fanno da elemento conduttore di una prosa ricca di rovesciamenti e sfumature, caleidoscopica nel moltiplicarsi di dati, fatti, sensazioni: l'uno musicologico, Il paese del melodramma, dove esperienze personali e tradizione musicale italiana sono visti ed esplorati dalla capitale francese; l'altro di viaggio, Parigi, che è sí un andare al centro della Francia, ma come nodo di esperienze umane e culturali misurate con ragioni tutte italiane. Sono due forme di geografia rovesciata, in un controcanto continuo, che unisce una estrema precisione di scrittura a un ricco intreccio di riferimenti.
Al loro centro sta Barilli, questo «commutatore inquieto» che trasforma la diversità in complementarità, alla ricerca di una raffigurazione che abbia sapore di capolavoro e sappia durare nel tempo.
Questa edizione [de IL PAESE DEL MELODRAMMA, curata da Luisa Viola e Luisa Avellini, accompagna il lettore in un'officina straordinaria: dai materiali apparsi in riviste e periodici alla riscrittura e ricucitura minuta di un artigiano che compone in tasselli ben ordinati libri e raccolte, senza i quali, come è stato scritto, «la nostra immaginazione letteraria sarebbe piú povera».
Bruno Barilli nacque a Fano nel 1880. Passata la giovinezza a Roma, abbracciò la carriera di compositore, iniziando gli studi musicali a Parma e terminandoli in Germania. Visse di giornalismo, sia come inviato speciale che come critico musicale. Morí a Roma nel 1952. Il sorcio nel violino, apparso nel 1926, è stato ripubblicato da Einaudi nel 1982 insieme a Delirama e alle recensioni musicali.

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BRUNO BARILLI

[SCUOLA ROMANA: PERSONAGGI]

BRUNO BARILLI


[ANTENATI]


Bruno Barilli (1880-1952), parmigiano di adozione e di musicali vene, dopo gli studi di violoncello a Parma e di composizione a München, non perseverò. Operò nel giornalismo, nella critica musicale, nella saggistica; fu recensore partecipe e caustico, amoroso e paradossale; e fu letterato d'acutissima virtù stilistica. Compose due opere: Medusa, Otto Schanzer, 1910 (prima rappresentazione 1938), in cui è percettibile la formazione nel clima monacense straussiano; ed Emiral, su libretto proprio, 1915 (prima 1924), che ha colori esotici. Poi silenzio.