I dizionari Baldini&Castoldi

Gioielli della Madonna, I di Ermanno Wolf-Ferrari (1876-1948)
libretto di Carlo Zangarini ed Enrico Golisciani

[Der Schmuck der Madonna] Opera in tre atti

Prima:
Berlino, Kurfürstenoper, 23 dicembre 1911

Personaggi:
Gennaro, fabbro (T); Carmela, sua madre (Ms); Maliella (S); Rafaele, capo camorrista (Bar); Biaso, scrivano (T); Ciccillo, camorrista (T); Rocco, camorrista (B); Stella (S); Concetta (S); Serena (A); Grazia, detta ‘la biondina’; ‘guaglione della malavita’ (m); Totonno, giovane napoletano (T); popolani e popolane, scugnizzi, rivenditori, camorristi, ecclesiastici



Nel percorso goldoniano di Wolf-Ferrari I gioielli della Madonna è una parentesi che paga un tributo al verismo, sulla scia delle truculenze passionali originate da Cavalleria rusticana .

Atto primo . Epoca moderna, Napoli, una piazzetta sul mare. Si festeggia la Madonna; diradatasi la folla, Gennaro, con in mano un candelabro da lui forgiato, nella sua bottega prega solitario la Madonna, che lo liberi dall’amore infausto per la sorella Maliella. Appare tra la folla appunto Maliella, che si gode assai la festa e balla e canta, alla fine portandosi via al mare Biaso. Carmela, nel vedere Gennaro tanto preso da Maliella, gli dice che non di sua sorella si tratta, ma di una creatura adottata quando, bambino ammalato, Gennaro rischiava la morte. Rafaele, con la corte di camorristi, corteggia Maliella, provocando la reazione di Gennaro. Ma passa la statua della Madonna e la lite si interrompe: Rafaele per conquistare Maliella si dichiara pronto a rubare per lei i gioielli della Madonna.

Atto secondo . Nell’orto di Carmela. Costei se ne è andata a dormire, lasciando soli Gennaro e Maliella, che si dichiara insoddisfatta della vita sua e dice di voler scappare di casa subito: infatti prende le sue cose e saluta. Lui, disperato, le dice che l’ama e di volere, perciò, che non se ne vada. Lei è beffarda: non a lui, ma a Rafaele si darebbe, se mai, che è uomo vero e per lei disposto a tutto, anche a rubare, come disse, i gioielli della Madonna. Gennaro la chiude dentro col cancello e poi, solo soletto, pensa di rubare lui i gioielli. Si sente una serenata: è di Rafaele per Maliella. Il baldo bel giovane ottiene appuntamento, prima che i compari di camorra lo avvertano del ritorno di Gennaro, che ha rubato i gioielli. Ora lei non ha più scuse: si adorna dei monili, già pensando di mostrarsi così addobbata a Rafaele, mentre Gennaro, innamoratissimo, l’abbraccia.

Atto terzo . Nel covo dei camorristi, Rafaele brinda coi suoi compari alla conquista di Maliella, che sopraggiunge sconvolta: chiede protezione perché inseguita da Gennaro, dal quale è stata presa contro volontà. Rafaele, da vero uomo, insieme ai suoi compari la disprezza per questo, e grida al sacrilegio nel vederle indosso i gioielli della Madonna. Intanto Gennaro è stato condotto di fronte a lui, dai compari all’uopo comandati: e il disprezzo si rivolge anche a lui, in quanto ladro sacrilego; Maliella gli getta ai piedi i gioielli, e cacciata via se ne va. I camorristi temono di esser giudicati complici del gesto di ladreria e se ne vanno insieme alle donne. Il buon Gennaro, sconvolto e ossessionato, raccoglie i gioielli e li riporta davanti alla statua della Madonna: chiede perdono e si uccide con un coltello.

Opera dalle tinte fosche e non propriamente consone all’autore, gli consentì tuttavia di immettersi in una attuale italianità, pateticamente sentita, ma declinata fuori delle più autentiche corde, che erano sempre nel modello del grande teatro mozartiano. I gioielli riscosse gran successo: rappresentata inizialmente in tedesco (l’altra lingua dell’autore, la paterna), venne poi data in italiano a New York, diretta da Toscanini.

r.ma.

Risultati della ricerca
Dizionario dell'Opera