GIAN FRANCESCO MALIPIERO

CATALOGO ANNOTATO
[fino al 1952]

MUSICA SINFONICA


IMPRESSIONI DAL VERO

PRIMA PARTE

IL CAPINERO - IL PICCHIO - IL CHIÙ

Finite di comporre a Venezia nel settembre 1910
------------------------------------------------------------------------

ORGANICO
2 fl., 2 ob., corno ingl., 2 clar., cl. basso,
2 fag., 2 corni - carillon - arpa - archi.

DURATA
8 minuti.

EDIZIONE
Senart - Paris 1918.


Queste «Impressioni» rappresentano una reazione contro la musica a programma e contro la musica artificiosamente tematica. La natura, «ascoltata» da un musicista, non può suggerire che un'idea musicale. Ma non è assolutamente necessario che il musicista imiti, cerchi di rifare la voce della natura, ché sarebbe sempre una brutta contraffazione. L'idea suggerita dalla natura sarà dunque un tema, per niente diverso, nella funzione e nella sostanza, da uno degli innumerevoli temi che sorti dalla fantasia del musicista senza l'aiuto di un suggerimento esterno, possono servire per la costruzione di una sonata, di una sinfonia o di un concerto. E il titolo, nel caso in questione - che una falsa interpretazione potrebbe appunto legare a intendimenti extramusicali, - non rappresenta che un omaggio fatto dal musicista a chi ha saputo evocargli un sentimento e un desiderio di estrinsecazione.
Il «Capinero» è un'impressione nostalgica, ma abbastanza luminosa. Nel «Picchio» è più indefinita: nonostante la sua vivacità e gaiezza, qua e là apparisce qualche spunto che ha del macabro. Nel «Chiù» l'equivoco non è possibile: è questa un'impressione notturna nella quale la luna non riesce a rompere il silenzio delle tenebre. (1942).


PRIMA ESECUZIONE
Teatro alla Scala, Milano,
15 maggio 1913, dir. MAX BIRBAUM

ALTRE ESECUZIONI IMPORTANTI: Queen's Hall, Londra, 10 agosto 1918, dir. HENRY G. WOOD - Augusteo, Roma, 26 gennaio 1919, dir. VITTORIO Gui. - Victoria Hall, Genève, 24 gennaio 1920, dir. ERNEST ANSERMET. Symphony Hall, Boston, 23 gennaio 1920, dir. PIERRE MONTEUX. - The Society of the Friends of Music, New York, 26 febbraio 1922, dir. ARTUR BODANZKY. - Politeama Argentino, Buenos Aires, luglio 1925, dir. E. ANSERMET. - Teatro di Torino, 9 aprile 1926, dir. E. ANSERMET. - Minneapolis, ottobre 1926, dir. VERBRUGGHEN.


IMPRESSIONI DAL VERO

SECONDA PARTE

COLLOQUIO DI CAMPANE - I CIPRESSI E IL VENTO -
BALDORIA CAMPESTRE

Finite di comporre alla Mira nell'agosto 1915

DEDICA
«ad Alfredo Casella»


ORGANICO
2 fl., 2 ob., corno ingl., 2. cl., cl. basso, 2 fag., controfag.,
4 corni, 3 trombe, 3 tromboni, basso tuba, timpani,
g. cassa, piatti, triang., carillon - celesta - arpa - archi.

DURATA
22 minuti.

EDIZIONE
Chester - Londra 1920.


Pure la seconda parte delle «Impressioni dal vero» non si deve confondere nè con la musica a programma nè con quella impressionistica. «Il Colloquio di campane» è uno scampanio che s'è impossessato del musicista e l'ha obbligato a esprimere musicalmente quello che uno spettacolo essenzialmente musicale gli ha suggerito. «La Baldoria campestre» è mia vera orgia di suoni, nella quale predomina l'elemento popolaresco e rusticale. Nei «Cipressi» nel «Vento» il titolo deve servire soltanto a distinguere il secondo tempo dagli altri due. Qualora si volesse descrivere i cipressi e il vento si cadrebbe nel poema sinfonico. I cipressi sono stati soltanto l'ambiente ove il musicista ha colto le sue idee in una notte di vento. E alle false interpretazioni è preferibile dimenticare il titolo accordando all'ascoltatore il diritto di ribattezzare come meglio gli piace il secondo tempo. (1920).
La seconda e la terza parte delle «Impressioni dal vero» non le rinnego, ma non le amo. Nelle seconde, più ampie delle prime, vi sento certi ritocchi, incertezze, dubbi, e mi ricordano gli angosciosi bombardamenti aerei di Venezia che, abitando io allora sul canale del Brenta, potevo osservare nelle notti di luna: stavo appunto realizzando la partitura d'orchestra in quell'orribile estate del 1915. Le terze (1921-22) rappresentano lo sforzo sostenuto per vincere gli spettri e gli incubi postumi di una tragedia vissuta, che m'impediva di liberare la mia mente tanto era occupata da neri pensieri. (1951).


PRIMA ESECUZIONE
Augusteo, Roma, 11 marzo 1917,
dir. ANTONIO GUARNIERI.

ALTRE ESECUZIONI IMPORTANTI. - Concertgebouw, Amsterdam, 23 ottobre 1919, dir. ALFREDO CASELLA. - Queen's Hall, Londra, il settembre 1919, dir. HENRY WOOD. Carnegie Hall, New York, 31 ottobre 1920, dir. ARTUR BODANZKY. - Usher Hall, Edinburgh, 6 dicembre 1920, dir. JULIUS HARRISON.


IMPRESSIONI DAL VERO

TERZA PARTE

FESTA IN VAL D'INVERNO -
I GALLI, LA TARANTELLA A CAPRI

Siena, ottobre 1921 - Parma, gennaio 1922.


ORGANICO
2 fl., 2 ott., 2 ob., corno ingl., 2 cl., cl. basso,
2 fag., controfag., 4 corni, 3 trombe, 3 tromboni,
b. tuba, timp., piatti, g. cassa, tamb. basco,
tamb. mil., triang., xil., car., c2, arpa, archi.

DURATA
8 minuti.

EDIZIONE
Universal Edition - Vienna, 1923.


Anche queste «Impressioni dal vero» non intendono riprodurre materialmente ciò che io ho veduto o sentito, ma sono l'eco musicale di certe sensazioni di fronte a varie espressioni della natura e della vita. Nella «Tarantella a Capri» il colore e il ritmo musicale si avvicinano di più all'origine dell'«impressione», perché fui fortemente colpito dal fatto che nell'isola di Capri esiste una danza tradizionale che ha ancora in sé tanti elementi ritmici e istrumentali pagani, e che spesso raggiunge sonorità quasi dionisiache. Il suo fascino mi dominò, e fra le «Impressioni dal vero», questa sembrerà la più strana, in quanto è quella che più si avvicina al vero. (1923).


PRIMA ESECUZIONE
Concertgebouw, Amsterdam, 25.10.1923,
dir. ALFREDO CASELLA.

ALTRE ESECUZIONI IMPORTANTI: Chicago Symphony, 19 gennaio 1925, dir. FREDRICH STOCK. - Colon, Buenos Aires, 7 settembre 1926, dir. E. KLEIBER. - Augusteo, Roma, 13 gennaio 1929, dir. DESIRÉ DEFAUW.


DITIRAMBO TRAGICO

Finito di comporre a Crespano del Grappa nel luglio 1917


ORGANICO
2 fl., 2 ott., 2 ob., corno ingl., 2 cl., cl. basso, 2 fag.,
controfag., 4 corni, 3 trombe, 3 tromboni, b. tuba, timp.,
gelosia, piatti, tamb. basco, triang., tam-tam, cel.,
car., xil., arpa, archi.

DURATA
14 minuti.

EDIZIONE
Chester - Londra 1922.


Il «Ditirambo tragico» è stato liquidato dalle «Pause del silenzio», perché se il desiderio di scrivere un'opera sinfonica differente dalle precedenti lo ha pure animato, è nelle «Pause del silenzio» che ha potuto realizzarsi pienamente. (1952). G. F. M.


PRIMA ESECUZIONE
The New Queen's Hall, 11 ottobre 1919,
dir. Sir HENRY WOOD

ALTRE ESECUZIONI IMPORTANTI: Philadelphia Orchestra, 29 aprile 1921, dir. LEOPOLD STOKOWSKY. - Théâtre des Champs Elisées, Paris, 17 aprile 1923, dir. WALTER STRARAM.


PAUSE DEL SILENZIO

PRIMA PARTE

SETTE ESPRESSIONI
SINFONICHE


Roma, aprile 1917 -
Crespano del Grappa, giugno 1917.

DEDICA
«a Bernardino Molinari»


ORGANICO
2 fl., ott., 2 ob., corno ingl., 2 cl., cl. basso, 2 fag.,
controfag., 4 corni, 3 trombe, 3 tromboni, b. tuba.,
timp., g. cassa, piatti, tamb. basco, tamb. mil., cast.,
triang., car., xil., cel., arpa, archi.

DURATA
16 minuti

EDIZIONE
Universal - Vienna, 1919


Nel 1914 la guerra sconvolse tutta la mia vita che, fina al 1920, fu una perenne tragedia. Le opere di questo periodo rispecchiano forse la mia agitazione, ciononostante ritengo che, se qualcosa ho creato di nuovo nella mia arte (forma-stile), è appunto in quest'epoca.
Le «Pause del silenzio» compendiano tutte le caratteristiche dei «Rispetti e strambotti» e delle «Sette canzoni», cioè quelle preferenze che definiscono lo stile di un autore, il che non significa che lo si debba amare. (1942).
Le «Pause del silenzio» non rappresentano nessuna tendenza, nessuna intenzione, che non sia puramente musicale.
Vennero concepite durante la guerra (1917) quando era più difficile trovare il silenzio e quando, se si trovava, molto si temeva d'interromperlo, sia pure, musicalmente. Appunto per la loro origine tumultuosa, in esse non si riscontrano né sviluppi tematici, né altri artifici ai quali il musicista volontieri s'abbandona quando, rinchiuso nella sua officina, ama imitare l'opera del cesellatore.
Però, volendo, si può dire che le «sette espressioni sinfoniche» corrispondono a sette differenti stati d'animo, e anche, senza cadere nella pedanteria, definirli.
La Iª impressione può chiamarsi pastorale; la IIª tra lo Scherzo e la danza; la IIIª una serenata; la
IVª una ridda tumultuosa; la Vª un'elegia funebre; la VIª, una fanfara; la VIIª, un fuoco di ritmi violenti. È facoltà di chi ascolta di dare delle interpretazioni opposte a quelle precisate dall'autore.
Lo squillo col quale s'iniziano le Pause del silenzio, e che ritorna sette volte, è il solo legame tematico che esiste fra le « sette espressioni sinfoniche » ed è un po' eroico, perché una voce timida non oserebbe interrompere il silenzio. (1919). G.F.M.


PRIMA ESECUZIONE
Augusteo, Roma, 27 gennaio 1918
dir. BERNARDINO MOLINARI

ALTRE ESECUZIONI IMPORTANTI: Conservatorio Verdi, Milano, 10 marzo 1918, dir. ARTURO TOSCANINI. - Zurigo, ottobre 1918, dir. BERNARDINO MOLINARI. - Symphony Hall, Boston, 4 aprile 1919, dir. HENRY RABAUD. - Concerts Pasdeloup, 13 aprile 1919, dir. RENÉ BATON. - Philadephia Orchestra, 14 novembre 1919, dir. LEOPOLD STOKOWSKY. - Queen's Hall, Londra, 4 dicembre 1919, dir. GEOFFREY TOYE. - Symphony Hall, Boston, 6 marzo 1920, dir. PIERRE MONTEUX. - Symphony Orchestra Cincinnati, 3 dicembre 1920, dir. EUGÈNE YSAYE - Théâtre National de l'Opera, Parigi, 17 novembre 1921, dir. SERGE KOUSSEVITZKY. - Augusteo, Roma, 16 aprile 1922, dir. WILHEM FURTWÄNGLER. - Chicago Symphony, 9-10 febbraio 1928, dir. FREDERICH STOCK. - Philarmonica, New York, 17 febbraio 1925, dir. B. MOLINARI. - Stadtorchester, Düsseldorf, 8 maggio 1925, dir. GEORG SCHNÉEVOIGT. - Tournée U.S.A., 1925, dir. B. MOLINARI. - Symphony Orchestra, Saint Louis, 11-12 gennaio 1929, dir. B. MOLINARI. - Carnegie Hall, New York, 25 gennaio 1930, dir. B. MOLINARI. - Metropolitan, New York, 26 gennaio 1930, dir. B. MOLINARI. - Fenice, Venezia (1º Festival), 12 settembre 1930, dir. B. MOLINARI. - Radio Berlino, dicembre 1931, dir. ALFREDO CASELLA. - Budapest, febbraio 1933, dir. B. MOLINARI. - Teatro Comunale, Firenze, 6 maggio 1933, dir. B. MOLINARI. - Salle Gaveau, Parigi, novembre 1933, dir. B. MOLINARI. - Vienna, 25 novembre 1934, dir. B. MOLINARI. - Théâtre du Capitole, Losanna, 26 marzo 1937, dir. B. MOLINARI. - Teatro del Popolo, Milano 26 ottobre 1937, dir. B. MOLINARI. - Losanna, ottobre, 1937, dir. B. MOLINARI.


PAUSE DEL SILENZIO

SECONDA PARTE

CINQUE ESPRESSIONI SINFONICHE

Finite di comporre in Asolo il 27 febbraio 1926


ORGANICO
2 fl., ottavino (3º fl.), 2 ob., corno ingl., 2 cl., cl. basso,
2 fag., controfag., 4 corni, 3 trombe, 3 tromboni, b. tuba,
timp., piatti, g. cassa, tamb. basco, tamb. mil., cast.,
triang., car., cel., xil., arpa, archi,

DURATA
14 minuti.

EDIZIONE
Universal Edition - Vienna, 1927.


Per evitare che si ripeta il titolo: «Pause del silenzio», quest'opera sinfonica è stata pubblicata prima col titolo: «L'esilio dell'eroe», come Gabriele d'Annunzio volle battezzarla dopo averla ascoltata. Il titolo venne poi da me cambiato con «Sul fiume del tempo», quindi con «Il grillo cantarino», senza che per questo abbia avuto maggior fortuna. Infine, riportata al primo titolo, nessuno è riuscito a, svegliarla dal suo letargo. Forse dorme il sonno dei giusti e il vero titolo dovrebbe essere: «Silenzio senza pause». (1952).

PRIMA ESECUZIONE
Academy of music, Filadelfia, 1-2 aprile 1927,
dir. LEOPOLD STOKOWSKY.



VARIAZIONI SENZA TEMA
PER PIANOFORTE E ORCHESTRA

Finite di comporre in Asolo il 29 luglio 1923


ORGANICO
2 Fl., ott. (3º fl.), 2 ob., corno ing., 2 cl., 2 fag., 4 corni,
2 trombe, timp., triang., cast., tamb. basco, tamb. mil.,
piatti, g. cassa, tam-tam, xil., car., cel., pianoforte, arpa, archi.

DURATA
15 minuti.

EDIZIONE
Ricordi - Milano, 1925.


Il titolo non è stato scelto per simpatia del paradosso: le varie parti di quest'opera sinfonica hanno veramente carattere di variazioni ed un tema non c'è. (1952).


PRIMA ESECUZIONE
Festival musicale di Praga - 19 maggio 1925.
In America: Little Symphony Orchestra Chicago,
7 febbraio 1927
dir. GEORGE DASCH


CONCERTI
PER ORCHESTRA
[I.
ESORDIO. - Il. CONCERTO DI FLAUTI. - III. CONCERTO DI OBOI. -
IV.
CONCERTO DI CLARINETTI. - V. CONCERTO DI FAGOTTI. -
VI.
CONCERTO DI TROMBE. - VII. CONCERTO DI TAMBURI. -
VIII.
CONCERTO DI CONTRABBASSI. - IX. COMMIATO]

Finiti di comporre in Asolo il 22 aprile 1931.

DEDICA
«a Fritz Reiner».


ORGANICO:
2 Fl., ott., 2 ob., 2 cl., 2 fag., 4 corni, 2 trombe,
cast., tamb. basco, tamb. mil., g. cassa, archi.

DURATA
18 minuti.

EDIZIONE
Ricordi - Milano, 1931


Sottolineando la data (1931) stabiliamo che la personalità dei vari istrumenti qui è stata messa in rilievo non dal virtuosismo di cui sono capaci, ma dalle loro possibilità d'espressione. Vent'anni fa il virtuosismo orchestrale era una minaccia che certamente influiva su certa musica e comprometteva il meraviglioso organismo dell'orchestra stessa. (1952). G.F.M.


PRIMA ESECUZIONE:
Academy of Music, Filadelfia,
29 e 30 gennaio e 11 febbraio 1932,
dir. FRITZ REINER.


INNI
PER ORCHESTRA

Finiti di comporre ad Asolo il 14 maggio 1932,
corretti nel 1934.


ORGANICO
2 fl., 2 ob., 2 cl., 2 fag., 4 corni, 2 trombe, 3 tromboni,
b. tuba, timp., tamb. mil., g. cassa, archi.

DURATA
9 minuti.

EDIZIONE
Carisch - Milano 1934


Questi «Inni» avrebbero dovuto significare una reazione contro la volgarità di certa musica alla quale si attribuisce un significato patriottico, ma essi ottennero lo stesso risultato di una fucilata sparata contro le muraglie della Cina.
Solo per il loro autore hanno, indirettamente, una grande importanza perché rappresentano l'inizio di quello stile lineare e antirettorico che nelle sinfonie si è poi manifestato in piena libertà (1934). G.F.M.


PRIMA ESECUZIONE
Augusteo, Roma, 6 aprile 1933,
dir. BERNARDINO MOLINARI.



SETTE INVENZIONI
PER ORCHESTRA

Finite di comporre in Asolo il 14 aprile 1933


ORGANICO
2 fl., ott., 2 ob., 2 cl., 2 fag., 1 contrafag., 4 corni,
2 trombe, 3 tromboni, b. tuba, timp., piatti, g. cassa,
tamb. mil., triang., car., cel., archi.

DURATA
35 minuti.

EDIZIONE
Carisch - Milano, 1937


Queste «sette invenzioni» non sono state «composte» per un film, ma scritte così, come, si trovano in questa partitura, e poi adattate ad un film («Acciaio» di Luigi Pirandello) quasi meccanicamente.
È strano: nonostante le sofferenze della collaborazione, quest'opera mi è particolarmente cara, quasi come un grato ricordo., mentre in realtà non lo è. (1952). G.F.M.


PRIMA ESECUZIONE:
Augusteo, Roma, 24 dicembre 1933,
dir. MARIO ROSSI.



QUATTRO INVENZIONI
PER ORCHESTRA

Finite di comporre in Asolo nel settembre 1933


ORGANICO
2 fl., 2 ob., 2 cl., 2 fag., 2 corni, 1 tromba, 1 trombone,
g. cassa, piatti, tamb. mil., tamb. basco, triang., car.,
pianoforte a 4 mani, archi.

DURATA
10 minuti.

EDIZIONE
Eulenburg - Lipsia, 1934.


Le «quattro invenzioni» avrebbero dovuto appartenere allo stesso film delle sette che precedono, ma vennero scartate e sostituite con musica cosiddetta leggera. (1952).


PRIMA ESECUZIONE
Filarmonica di Dresda, 11 novembre 1936,
dir. PAUL VAN KEMPEN.


PRIMA SINFONIA
IN QUATTRO TEMPI COME LE QUATTRO STAGIONI

Finita di comporre in Asolo il 29 febbraio 1933


ORGANICO
2 ott., 2 ob., corno ingl., 2 cl., 2 fag., 4 corni, 2 trombe,
2 tromboni, b. tuba, timp., tamb. basco, tamb. mil.,
triang., piatti, g. cassa, xil., car., cel, arpa, archi.

DURATA
23 minuti.

EDIZIONE
Ricordi - Milano, 1934


Se i tedeschi hanno scelto la parola italiana «sinfonia» per definire una loro forma musicale, noi italiani non possiamo rinunziare al titolo 'sinfonia' quando abbiamo concepito un'opera musicale che non si può chiamare altrimenti dato il suo carattere, la sua forma, ecc., e la cui denominazione risale alla nostra più pura tradizione musicale. Senza alludere alle sinfonie che precedevano le cantate, che troviamo anche ai tempi di Alessandro Stradella e che significavano preludi per vari istrumenti, possiamo dire che la sinfonia italiana è una forma libera di poema in più parti che si seguono capricciosamente obbedendo soltanto a quelle leggi inafferrabili che l'istinto riconosce e adotta per esprimere un pensiero o un seguito di pensieri musicali.
La mia Prima Sinfonia, in origine doveva chiamarsi: «Prima e Ultima Sinfonia», ma questo titolo era troppo impegnativo, precludeva ogni ulteriore sviluppo, diventava un programma negativo.
Intuita una forma di espressione musicale (sinfonia) squisitamente italiana, non si doveva escludere che alla prima potessero seguire altre sinfonie. Nonostante queste sagge considerazioni oggi siamo quasi certi che la Settima Sinfonia chiude il ciclo che va del 1933 al 1948.
Nel giugno del 1936 vedeva la luce la Seconda Sinfonia (elegiaca) e il 14 febbraio 1945, dopo nove anni, cinque dei quali di durissima guerra, la Terza Sinfonia (delle campane). I sottotitoli non rappresentano un programma, rivelano soltanto uno stato d'animo: la intonazione della Seconda Sinfonia è realmente elegiaca, come nella Terza lo scampanio non è onomatopeico, ma nostalgia di campane a festa e di pace.

La Quarta Sinfonia (in memoriam) dedicata (1946) a Natalia Koussevitzky, non è un epitaffio, però vi si sente la presenza di qualche cosa che è scomparso. Nella Quinta Sinfonia (concertante, in eco) due pianoforti si rincorrono, si, sovrappongono, si arrendono, di quando in quando si riposano per riprendere la loro corsa: non s'incontrano mai. Non è concerto ma ha il carattere concertante.
Scritta nel 1947 è pure la Sesta Sinfonia (degli archi) che potrebbe forse sembrare un Concerto grosso se nella struttura non presentasse le stesse caratteristiche delle altre sei sinfonie.
Infine la Settima (1948) porta il sottotitolo «delle canzoni» perché è essenzialmente lineare. C'è poi, qua e là, un certo «cantare» che s'impone come la voce di un antico rapsodo che canti seduto in cima al sacro Monte Grappa ed abbia dinanzi a sé lontana, sempre più lontana: Venezia. (1948).
Varrà la pena di rivelare, a chi interessi, come è nata la Prima Sinfonia che doveva essere pure l'ultima.
Quando vivevo in campagna, qualche volta sentivo la nostalgia per Venezia (sono grato a coloro che mi hanno guarito, e per sempre, da questa dolcissima sofferenza), leggevo spesso i poeti veneziani e fra questi preferivo il Lamberti per le sue Stagioni, che sono otto, quattro cittadine e quattro campestri. Da principio volevo quasi musicarne qualche frammento, quelli che più mi commovevano perché mi ricordavano la Venezia della mia fanciullezza, una Venezia ormai sparita per sempre. A poco a poco eliminai, mio malgrado, ogni diretta allusione a Venezia e al Lamberti, e, chi sa come, si mantenne a galla, dopo una delle solite benefiche tempeste, non un relitto, ma la prima sinfonia in quattro tempi, come le quattro stagioni. Non è musica a programma; perciò della poesia lambertiana nulla è rimasto, salvo appunto la nostalgia per quello che è andato perduto.
Lungi dal voler attribuire ai quattro tempi di questa
sinfonia un significato «a programma», il sottotitolo: come le quattro stagioni, vale a chiarire un po' il carattere dei quattro tempi. Il primo: quasi andante, sereno, è primaverile. Il secondo, allegro, è forte, veemente come l'estate. Il terzo: lento ma non troppo, è autunnale, e il quarto, allegro quasi allegretto ha, dell'inverno, l'allegria del carnevale o la giocondità delle neve che specialmente nelle sue
fugaci apparizioni in Italia non dà mai un senso di tristezza, tutt'altro.
Ho detto che la forma di sinfonia, in questa e nelle successive, si riallaccia a quella che è stata in Italia la musica istrumentale fra il 1680 e il 1780 circa. Nondimeno i parenti più prossimi delle mie sinfonie sono le mie «Pause del silenzio» e i «Rispetti e Strambotti»; solo che, superata la reazione contro gli sviluppi tematici, in esse la costruzione è meno volutamente frammentaria. (1951). G. F. M.

PRIMA ESECUZIONE
Festival della S.I.M.C.
2 aprile 1934 - Firenze
dir. ALFREDO CASELLA

ALTRE ESECUZIONI IMPORTANTI: Boston Symphony, 19-20 ottobre 1934, dir. KOUSSEWISKY. - Carnegie Hall, 5 gennaio 1935, dir. KOUSSEWISKY. - Göteborg, febbraio 1935, dir. F. PREVITALI. - Mosca, marzo 1985, dir. A. CASELLA. - Augusteo, 11 marzo 1935, dir. OTTO KLEMPERER. - Queen's Hall, Londra, 20 marzo 1935, dir. ADRIAN BOULT. - Pietroburgo, 1935, dir. A. CASELLA. - Festival Baden-Baden, 5 aprile 1936, dir. HERBERT ALBERT. - Aia, 28 agosto 1936, dir. SCHURICHT. - Musik Collegium, Winterthur 28 ottobre 1936, dir. SCHERCHEN. - Radio Parigi, 1 maggio 1937, dir. INGHELBRECHT. - Teatro Comunale, Firenze, 14 novembre 1939, dir. M. Rossi. - Berlino, ottobre 1940, dir. M. Rossi. - Teatro di Torino, 8 marzo 1942, dir. A. GAVAZZENI. - Buenos Aires, 16 luglio 1946, dir. JUAN JOSÉ CASTRO. - Fenice, Venezia, 12 settembre 1949, dir. M. Rossi. - Stagione sinf. Torino, 19 maggio 1950, dir. M. Rossi.


SECONDA SINFONIA
ELEGIACA

Finita di comporre in Asolo il 1º giugno 1936


ORGANICO
2 fl., ott., 2 ob., 2 cl, 2 fag., 4 corni, 2 trombe,
3 tromboni, b. tuba, timp., piatti, g. cassa, arpa, archi.

DURATA
20 minuti

EDIZIONE
Ricordi - Milano 1936


Con la seconda sinfonia, di un paio d'anni più giovane della prima, scomparvero quelle esitazioni derivanti dalla soggezione che incutevano le grosse sinfonie dell'ottocento tedesco, costruite ripetendo in mille modi lo stesso tema con somma e consumata abilità. (1951). G.F.M.


PRIMA ESECUZIONE
Seattle Symphony - 25 gennaio 1936
dir. BASIL CAMERON.

ALTRE ESECUZIONI IMPORTANTI: Festival, Baden-Baden, 25 gennaio 1936, dir. H. ALBERT. - Adriano, Roma, 10 maggio 1937, dir. BERNARDINO MOLINARI. - Concerto S.I.M.C., Parigi, 22 giugno 1937, dir. NINO SANZOGNO. - Ginevra, 25 novembre 1937, dir. E. ANSERMERT. - Boston Symphony, 5 febbraio 1938. dir. KOUSSEWISKY. - Queen's Hall, Londra, 23 febbraio 1938, dir. A. BOULT. - Filarmonica, New York, dir. KOUSSEWISKY. - Colon, Buenos Aires, novembre 1938, dir. J. CASTRO. - Fenice, Venezia, 12 settembre 1942, dir. DE FREITAS BRANCO. - Scala, Milano, 2 novembre 1947, dir. N. SANZOGNO. - Trasmettitore del Reno, 18 marzo 1951, dir. ERNEST BOUR.


«Opera recente e importantissima nel campo della nostra musica moderna, e sull'eccellenza della quale non abbiamo questa volta alcun dubbio, trattandosi, questa volta, di un'autentica affermazione, di un chiaro superamento, di un miracolo insomma che non ci aspettavamo da Malipiero». (BRUNO BARILLI, Omnibus, 15 maggio 1937).


TERZA SINFONIA
DELLE CAMPANE

Finita di comporre in Venezia il 14 febbraio 1945


ORGANICO
2 Fl., 2 ob., corno ingl., 2 cl., 2 fag., 4 corni, 2 trombe,
3 tromboni, b. tuba, timp., car., cel., triang., tam-tam,
tamb. basco, tamb. mil., piatti, pianoforte, arpa, archi.

DURATA
18 minuti.

EDIZIONI
Suvini Zerboni - Milano, 1947


La guerra non consente di vivere in pace nemmeno con sé stessi. La Terza sinfonia (delle campane) è legata a una data terribile, all'otto settembre del 1943. Al tramonto di quel giorno indimenticabile, le campane di S. Marco suonarono, ma non poterono ingannare chi conosceva la loro vera voce. Non squillavano per la pace, ma per annunziare nuovi tormenti, nuove angosce. (1951). G. F. M.


PRIMA ESECUZIONE:
Teatro Comunale - Firenze
4 novembre 1945,
dir. IGOR MARKEWITCH.

ALTRE ESECUZIONI IMPORTANTI: Victoria Hall, Genève, 6 novembre 1946, dir. E. ANSERMET. - Métropole, Lausanne, 7 luglio 1946, dir. ANSERMET. - Argentina, Roma, 9 novembre 1947, dir. BARBIBOLLI. - B.B.C., Londra, 23 ottobre 1947, dir. ANSERMET. - Columbia Broad Casting, New York, 10 novembre 1947, dir. SCHERCHEN. - National Symphony Orch., Washington, 17 dicembre 1947, dir. KINDLER. - New Orleans, 24 novembre 1948, dir. M. FRECCIA. - Scala, Milano, 27 ottobre 1948, dir. ANSERMET. - Programme National, Radio Parigi,
10 aprile 1950, dir. JEAN GIARDINO. - Teatro General San Martin, Buenos Aires, 12 dicembre 1951, dir. CASTRO.


QUARTA SINFONIA

IN MEMORIAM

Finita di comporre in Venezia il 3 dicembre 1946

DEDICA
«For the Koussevitzky Music Fondation
in the memory of Natalie Koussevitzky ».


ORGANICO
2 fl., ott., 2 ob., corno ingl., 2 cl., cl. basso, 2 fag., 4 corni,
3 trombe, 3 tromboni, B. tuba, tamb. basco: g. cassa, archi.

DURATA
25 minuti.

EDIZIONE
Ricordi - Milano 1948.


PRIMA ESECUZIONE
Boston Symphony 27 e 28 febbraio 1948
dir. SERGE KOUSSEVITZKY.

ALTRE ESECUZIONI IMPORTANTI: Broadcast, 2 marzo 1948, dir. KOUSSEWISKY. Carnegie Hall, New York, 17 marzo 1948, dir. KOUSSEWISKY. Stagione sinfonica, Torino RAI, 24 dicembre 1948, dir. PREVITALI. Radio italiana, 21 gennaio 1950, dir. GIULINI. - Teatro Argentina, Roma, 12 maggio 1950, dir. KOUSSEWISKY. - Strasburgo, 7 novembre 1951, dir. E. BOUR.


QUINTA SINFONIA

CONCERTANTE, IN ECO

Finita di comporre in Venezia il 25 settembre 1947


ORGANICO
2 fl., ott., 2 ob., 2 cl., 2 fag., 4 corni, 2 trombe, tamb. basco,
tamb. mil., triang., piatti, g. cassa, arpa, 2 pianoforti, archi.

DURATA
18 minuti.

EDIZIONE
Ricordi - Milano 1948.


La Quinta sinfonia ha in comune con le quattro che la precedono una consuetudine, cioè la suddivisione dei quattro tempi che non corrispondono nel «contrasto» alla sinfonia classica, ma piuttosto al concerto italiano. I due pianoforti in questa quinta sinfonia dominano come spina, dorsale dell'organismo istrumentale, ma non come elemento solista. (1948). G. F. M.


PRIMA ESECUZIONE
B.B.C. Londra, 3 novembre 1947
dir. MARIO ROSSI

ALTRE ESECUZIONI IMPORTANTI: Palais des Beaux Arts, Bruxelles, 19 novembre 1947, dir. Rossi. - Sala Conservatorio, Torino, 5 dicembre 1947, dir. Rossi. - Argentina, Roma, 28 dicembre 1947. dir. SANZOGNO.


SESTA SINFONIA
DEGLI ARCHI

Finita di comporre in Venezia il 26 novembre 1947

DEDICA
«a Paul Sacher».


ORGANICO
6 viol. I, 6 viol. II, 4 viole, 4 violoncelli, 2 contrabbassi.

DURATA
20 minuti.

EDIZIONE
Ricordi - Milano 1948.


La Sesta sinfonia, veramente concepita per gli archi, è forse, nel cantar sonando e nel sonar cantando, una derivazione diretta dai quartetti, ché pure qui l'espressione viene direttamente dall'istrumento. Però nella sesta sinfonia i quattro tempi sono più sviluppati di quelli del Iº quartetto e perciò hanno un vero carattere sinfonico. (1948).


PRIMA ESECUZIONE
Basler Kammerorchester
Basilea, 11 febbraio 1949
dir. PAUL SACHER.

ALTRE ESECUZIONI IMPORTANTI: Vienna, 5 aprile, 1949, dir. SACHER. - Londra, 6 luglio 1949, dir. BOYD NELL. - Argentina, Roma, febbraio 1950, dir. MARTINON. - Göttingen, 3 giugno 1951, dir. MAINARDI.


SETTIMA SINFONIA
DELLE CANZONI

Finita di comporre in Asolo il 28 agosto 1948 -

DEDICA
«all'amico A. R. Mooser».


ORGANICO
2 fl., ott., 2 ob., 2 cl., 2 fag., 4 corni, 2 trombe,
3 tromboni, b. tuba, tamb. mil., g. cassa, arpa, archi.

DURATA
25 minuti.

EDIZIONE
Ricordi - Milano 1949.


PRIMA ESECUZIONE
Teatro alla Scala, Milano, 3 novembre 1940
dir. NINO SANZOGNO

ALTRE ESECUZIONI IMPORTANTI: Winterthur, 22 novembre 1950, dir. DESARZENS. - Comunale, Bologna, 27 maggio 1950, dir. MITROPOULOS. - Argentina, Roma, 21 maggio 1950, dir. MITROPOULOS. Genève, 22 novembre 1950, dir. ANSERMET.


SINFONIA DI UN TEMPO

Finita di comporre in Asolo il 22 dicembre 1950


ORGANICO
2 fl., ott., 2 ob., 2 cl., 2 fag., 4 corni, 2 trombe, 2 tromboni,
b. tuba, tamb. mil., tamb. basco, g. cassa, arpa, archi.

DURATA
24 minuti.

EDIZIONE
Ricordi - Milano 1951.


Questa ottava sinfonia è nata quasi per conto suo, timida come un'intrusa. Si chiama Sinfonia in un tempo perché si eseguisce evitando qualsiasi interruzione. Il non voler oltrepassare il fatidico numero sette ha forse influito sulla forma dell'ultimogenita, la quale farà onore al suo titolo solo se le quattro strofe che la compongono potranno susseguirsi senza rivelare ì passaggi dall'una, all'altra. (1950). G.F.M.


PRIMA ESECUZIONE:
Teatro Argentina, Roma, 21 marzo 1951
dir. PAUL KLECKI

ALTRA ESECUZIONE IMPORTANTE: Sudwestfunk, 10 febbraio 1952, dir. HANS ROSBAUD.


SINFONIA DELLO ZODIACO

QUATTRO PARTITE
DALLA PRIMAVERA ALL'INVERNO


Finita di comporre in Asolo l'8 novembre 1951


ORGANICO
2 fl., Ott., 2 ob., corno ingl., 2 cl., 2 fag., 4 corni, 2 trombe,
3 tromboni, b. tuba, g. cassa, tamb. basco, tamb. mil., arpa, archi.

DURATA
40 minuti

EDIZIONE
Ricordi, Milano, 1952.


Non posso dire nulla su questa sinfonia, né giustificare la sua forma, o il titolo. Devo conservare il segreto delle sue origini e ringraziare Iddio d'avermi accordato la gioia di assistere alla sua nascita. Certamente dovrò scontare questa gioia, certi privilegi non si perdonano. (1952). G.F.M.


PRIMA ESECUZIONE
Concerti dell'O.S.R., Victoria Hall, Losanna
23 gennaio 1952
dir. NINO SANZOGNO.

ALTRA ESECUZIONE
Museum Gesellschaft, Francoforte, 24 marzo 1952
dir. SANZOGNO.