HOME
____________________________________________________________________________________________________
 

PROLOGO

 

Il Prologo, ultima scena composta da Berg, è un catalogo di parte del materiale musicale dell'opera, è soprattutto un prodigioso assommarsi di eterogenee allusioni stilistiche, mediate nella loro vorticosa successione dalla sapiente tecnica berghiana della «minima transizione» e da una stilizzazione estremamente avvertita: sintesi e sigla, dunque del folle succedersi degli eventi, dell'estraniata ironia e del ritmo che loro imprimerà la musica. Il Domatore che presenta i personaggi è l'atleta (unico «uomo da circo» in senso stretto dell'opera), ma è anche l'autore, e questo spiega perché tra gli animali del Prologo non è identificabile Alwa.
Alla ridda di stilemi nell'orchestra e nel canto si accompagna nel Prologo la successione stessa dei vari modi di usare la voce nella Lulu: vi manca il parlato puro e semplice, e il parlato libero, ma accompagnato; troviamo però il parlato ritmicamente fissato, lo Sprechgesang, il «mezzo cantato», il canto vero e proprio. Questi quattro modi vengono proposti nella successione in cui li abbiamo elencati e poi a ritroso, dal canto al parlato. Analogamente gli eventi musicali delineano un concluso percorso simmetrico riapparendo nella seconda parte del prologo in ordine retrogrado rispetto alla prima.
Nella prima battuta il motivo delle due quarte (si bemolle - mi bemolle - mi naturale- la) dà il via con gesto «volgare» e fragoroso alla presentazione dello spettacolo da circo, e ancora una musica da circo (che avrà un'importante funzione di ritornello in III,1) accompagna la domanda: «Che vedete in drammi e commedie?»
Negli «animali domestici» è da riconoscere una allusione al Pittore; due poderosi clusters del pianoforte (quelli dell'Atleta) segnano una cesura prima dell'elenco degli animali «veri»: ecco la tigre (Schön, di cui si cita il tema), l'orso (I'Atleta), la scimmia (il Marchese, un personaggio dell'incompiuto terzo atto), il cammello, il «Gewürm» (Schigolch, con il suo tortuoso cromatismoj, «Reptile, Molche » (il Primario), il coccodrillo (la Geschwitz, con il motivo pentatonico). Il cammello, annunciato con calcata enfasi sentimentale, è probabilmente il Pittore (perché è indicato come subito presente dietro la tenda).
Già a questo elenco ha corrisposto un veloce succedersi di stilemi vocali e strumentali: ora, al centro del prologo, (e subito dopo la scansione del fatale Hauptrhytmus al pianoforte) un gran gesto cantabile di violini e flauti segna l'ingresso del serpente, cioè di Lulu (e si ascolta la «musica dell'ingresso di Lulu» che ritroveremo nel secondo atto). Presentandola («Sie ward geschaffen...») il Domatore propone uno dei suoi temi essenziali, che ritroveremo piú volte (si basa sulla serie desunta agli «accordi del ritratto»). Il Prologo si conclude con la libera e abbreviata ripresa, a ritroso, della sua prima parte, e con una sola battuta compie poi una magistrale transizione al tono colloquiale della domanda di Alwa, con cui inizia la prima scena.
Paolo Petazzi, Alban Berg. La vita, l'opera, i testi musicati. Milano, Feltrinelli, 1977, pp. 133-134.