GASPARO ANGIOLINI
Gasparo Angiolini, coreografo, ballerino e compositore (Firenze, 9-II-1731 - Milano, 5 o 6-II-1803), noto anche con lo pseudonimo di Angelo Gasperini (o Gasparini. Figlio di artisti di teatro, esordì nel 1748 a Venezia, ove si trattenne sino al '50. Probabilmente a Vienna e a Stoccarda intorno al '54, in quest'ultima città conobbe F. Hilverding, con il quale studiò e perfezionò la pratica del ballo-pantomima.
Operò come coreografo al Teatro Regio di Torino nel '57 e l'anno seguente, in sostituzione di Hilverding, chiamato a Pietroburgo, fu nominato maestro di ballo della corte viennese e poi del Teatro Francese di Vienna. Qui collaborò con Gluck, fornendogli, forse in collaborazione con il conte Durazzo e con R. de' Calzabigi, lo scenario del «Don Juan ou Le festin de pierre» (1761), primo suo saggio di ballet d'action. Sempre per Gluck curò la coreografia delle danze per «Orfeo ed Euridice» (1762), per l'opera «Ezio» (1763), per l'opéra-comique «La rencontre imprévue» (1764), nonché per i balletti «Alessandro» (1764), «Sémiramis» e «Iphigénie» (1765). Nel '66 successe a Hilverding come coreografo a Pietroburgo, ove rimase sino al '72.
Ritornato in Italia alla fine di quell'anno, fu attivo a Venezia, poi a Milano, indi nuovamente a Vienna (1774) e Pietroburgo (1776), nonché in varie città italiane. Maestro di ballo al Teatro di Pietroburgo dall'83 all'86, ritornò a Milano in quell'anno e quivi visse sino alla morte, salvo una breve parentesi (1799-1801) trascorsa alle Bocche di Cattaro, deportato per aver attivamente aderito al governo repubblicano.
Risale al suo soggiorno milanese del 1772 la querelle con Noverre, in cui A. rivendicava a Hilverding la creazione del ballet d'action; la querelle dilagò sino al '74 su giornali e pubblicazioni varie, avendo come sostenitori a Milano, oltre alla moglie Teresa Fogliazzi (sposata all'Angiolini dal '54), il Parini, il Greppi e altri. [DEUMM]