GIACOMO DURAZZO
Giacomo Durazzo, diplomatico e uomo di teatro italiano (Genova, 27-IV-1717 - Venezia, 15-X-1794). Appartenente a nobile famiglia, inviato straordinario a Vienna da parte della Repubblica di Genova nel 1749, entrò nelle grazie dell'imperatrice Maria Teresa e nel migliore ambiente della capitale. Nel 1752, lasciata la carriera diplomatica, fu nominato assistente del direttore del teatro di corte, titolare nell'anno seguente e, nel 1754, Generalspektakeldirehtor. Per 10 anni svolse una vasta azione, rinnovando gli orizzonti del teatro musicale viennese: introdusse a Vienna l'opéra-comique a partire dal 1752, promuovendone una fitta produzione culminata ne «La rencontre imprévue ou Les pèlerins de la Mecque» di Gluck (1764); invita a Vienna Tommaso Traetta aiutando quei tentativi di riforma dell'opera italiana che sfociarono poi nell'incontro, da lui favorito, tra Gluck e Ranieri de' Calzabigi e nella prima rappresentazione di «Orfeo ed Euridice»,
nel 1762. Gli interessi di Durazzo al rinnovamento, in corso in quegli anni, anche nel campo della danza lo portarono a scritturare prima Hilverding, poi G. Angiolini che nel 1761 cura la coreografia del «Don Juan» di Gluck, tipico esempio di danza pantomimica. Favorì inoltre nel campo del teatro tedesco quello di Kurz Bernardon, attivo a Vienna dal 1754 al 1758. Per l'ostilità suscitata dalla sua opera innovatrice, specialmente nel Kapellmeister di corte J. G. Reutter e in
Metastasio, fu costretto a dimettersi (1764) e accettare la carica di ambasciatore austriaco a Vienna dove resta per 20 anni a capo di un teatro privato. Raccolse una ricca bibliografia musicale, parte della quale ora nel fondo Foà-Giordano della Biblioteca Nazionale di Torino, e una preziosa collezione di stampe. [DEUMM]