NICCOLÒ JOMMELLI
Niccolò Jommelli, compositore italiano (Aversa, Caserta, 10-IX-1714 - Napoli, 25-VII-1774). Allievo del canonico Muzzillo ad Aversa, passò poi a Napoli dove studiò con Prota e Feo nel Conservatorio di S. Onofrio (1725) e con Fago, Sarcuni e Basso nel Conservatorio della Pietà dei Turchini (1728). Nel 1736 entrò al servizio del marchese Giovanni Battista d'Ávalos e grazie alla sua protezione poté far rappresentare a Napoli le sue prime opere teatrali. Dopo il successo ottenuto fu &Mac245;nvitato a scrivere per i teatrl di Roma, Bologna e Venezia. In quest'ultima città, nel 1743, gli fu affidata la direzione del Conservatorio degli Incurabili. Lasciato il posto nel 1747, viaggiò in Italia e a Vienna dove conobbe P. Metastasio. Stabilitosi poi a Roma nel 1749, fu nominato maestro coadiutore in S. Pietro. Fu probabilmente l'unico compositore del XVIII sec. ad essere ammesso all'Accademia dell'Arcadia di Roma (1753), ciò che costituì un titolo d'onore. Nel 1753 accettò la nomina a Ober-Kapellmeister del Duca del Württemberg a Stoccarda, dove rimase fino al 1769 e dove nel 1763 incontrò Mozart. Rientrato a Napoli, con una pensíone del Re del Portogallo non fu ancora esonerato dal comporre per i Teatri di Napoli e Roma. Dopo aver scritto 7 opere in poco meno di un anno, un attacco di paralisi nell'estate del 1771 diminuì molto le sue capacità produttive. Le notizie del successo della sua ultima opera per Lisbona, «Il trionfo di Clelia», lo raggiunsero poco prima che un secondo attacco ponesse termine alla sua vita.
Jommelli scrisse opere serie e comiche ed anche una strabiliante quantità di musiche sacre, ma il suo contributo più rilevante fu quello dato nel campo dell'op. seria, in cui fu tra i primi a muovere verso l'abbattimento delle convenzioni metastasiane, l'esplorazione delle risorse strumentali e lo sviluppo del recitativo obbligato con interventi orchestrali. [DEUMM]