Massimo Mila

Breve storia della musica

Per la sua praticità e per la sua agevole lettura questa «Storia della musica», pubblicata per la prima volta nel I946, si è conquistata un posto nella cultura italiana moderna ed ha contribuito non poco ad introdurre la musica nella cerchia degli interessi generali. La sua principale ambizione consiste nella freschezza delle impressioni personali sulle quali è fondata. È stata spesso rilevata la singolare distribuzione della materia, tale che la trattazione diventa sempre piú diffusa man mano che ci si avvicina all'arte contemporanea. Ma l'ideale del libro è appunto quello di rendere contemporanea tutta la musica: ravvisare gli elementi d'attualità del canto gregoriano non meno che della musica elettronica, di Monteverdi come di Stravinskij. Scopo di questa «Storia» è di ascoltare ciò che la musica ha detto all'uomo nel corso dei secoli, individuare il contributo ch'essa ha recato alla civiltà. Sono perciò evitate, anzi ignorate, sia la microerudizione del pettegolezzo biografico che la macro-erudizione dei fittizi «problemi» formali.
Oltre ad un ampio aggiornamento che porta l'esame della musica contemporanea fino ai giorni nostri, la revisione e le aggiunte di questa nuova edizione consistono in un allargamento della diretta esperienza d'ascolto, anche per la parte «antica»: un ulteriore avvicinamento all'ideale di una storia della musica che non sia mai, nei limiti del possibile, storia di compilazione, ma si fondi sulla spontaneità del gusto e sull'impegno della sensibilità artistica, storicamente educata.