I dizionari Baldini&Castoldi

Von heute auf morgen di Arnold Schönberg (1874-1951)
libretto di Max Blonda [Gertrud Kolisch Schönberg]

(Dall’oggi al domani) Commedia per musica in un atto

Prima:
Francoforte, Städtische Bühnen, 1º febbraio 1930

Personaggi:
la moglie (S), il marito (Bar), l’amica (S), il cantante (T), il bambino (rec)



Composta nel biennio 1928-29, Von heute auf morgen è la prima opera dodecafonica di Schönberg destinata al teatro musicale. Non si sa come il musicista viennese concepì l’idea di un lavoro di argomento comico, così lontano da quello biblico dell’opera Moses und Aron , al cui libretto iniziava ad attendere nello stesso periodo e che lo avrebbe impegnato per lunghissimo tempo, ma è tuttavia certo che a questa commedia per musica, apparentemente così lontana dalla sua sensibilità, il musicista lavorò alacremente, revisionando a più riprese il libretto fornitogli dalla seconda moglie Gertrud Kolisch. Probabilmente Schönberg confidava di ottenere quel successo che la moda della Zeitoper (l’opera ‘di attualità’, aperta ad accogliere nel suo tessuto musicale generi minori di moda, come la musica da ballo o la canzone), fiorita in Germania tra il 1924 e il ’31, aveva fatto arridere ad analoghe commedie di Krenek, Hindemith e Weill; tanto che il compositore affrontò in prima persona le spese per la pubblicazione della partitura, ritenendo insoddisfacenti rispetto alle aspettative le offerte avanzategli da due editori berlinesi.

Una coppia di coniugi rientra a notte fonda da una festa: la moglie rimprovera al marito di aver trovato un po’ troppo attraente l’amica di lei, e gli dimostra di essere perfettamente in grado di figurare come una donna alla moda; non è difficile cambiarsi d’abito, ostentare un carattere capriccioso, organizzare un’agenda piena zeppa di appuntamenti galanti. E poi sappia, continua la moglie, che mentre lui si lasciava ammaliare dall’amica, lei ha fatto in modo di non respingere del tutto le attenzioni rivoltele da un cantante presente alla festa. Ora è il marito a ingelosirsi ma la lite, protrattasi fino all’alba, si ricompone prima dell’arrivo dell’amica e del cantante, che hanno atteso a lungo, ma invano, rispettivamente il marito e la moglie, convinti di avere a che fare con una coppia ‘di oggi’, libera e ‘moderna’. Delusi, se ne escono ironizzando sul fatto che la loro è una ingiallita coppia ‘di ieri’, mentre marito e moglie, nel momento familiare e domestico per eccellenza della colazione, si chiedono se non sia meglio una coppia di ieri, unita dall’amore, piuttosto che una coppia moderna, unita da comportamenti alla moda, che cambiano «dall’oggi al domani»; infine, il bambino chiede ai genitori cosa vuol dire essere «uomini moderni».

È evidento l’intento comico ma anche moralistico della vicenda, confermato dalla raccomandazione che Schönberg inviò al giovane direttore Hans Wilhelm Steinberg nell’imminenza della prima rappresentazione: «Il tono deve essere sempre assolutamente leggero. Ma si dovrà poter sentire che dietro la semplicità di questi fatti si nasconde qualcosa: che sotto l’aspetto di banali figure e di eventi quotidiani si vuole mostrare come, al di là e fuori di questo semplice episodio coniugale, la scoperta modernità e ciò che è alla moda vivono soltanto ‘dall’oggi al domani’, in modo malsicuro, alla giornata, nel matrimonio come anche, e non meno, nell’arte, nella politica e nelle concezioni della vita».

Sul piano linguistico la partitura è organizzata a partire da una serie dodecafonica che tuttavia, nelle sue trasformazioni contrappuntistiche, si presta ad assumere configurazioni accordali tipiche della scrittura tonale; mentre in senso formale accenna al recupero di simulacri di forme chiuse, inframmezzati da ariosi e da recitativi: ciò, unitamente alla scelta di ritmi e melodie nettamente profilati, rappresenta da parte di Schönberg il massimo grado di adeguamento del proprio linguaggio alle esigenze di leggerezza dettate dal genere. Nondimeno si tratta di un lavoro che – come il compositore scrisse – «corrisponde alla [sua] disposizione spirituale e artistica»: rigoroso nell’applicazione del linguaggio, denso e severo polifonicamente (basti dire che il finale è organizzato nella complessa forma di un canone a quattro), coerente nell’impianto motivico-intervallare, variatissimo nei colori orchestrali (da segnalare l’inclusione nell’organico operistico tradizionale di chitarra, mandolino, pianoforte e flexaton). Meno rigoroso e austero di altri lavori schönbergiani, a ogni modo, e meno ‘leggero’ di tante operette coeve, queste sì ‘alla moda’, Von heute auf morgen è un lavoro che non ha dato all’autore i riconoscimenti, anche economici, desiderati. L’opera è caduta ben presto in un oblio ingiusto rispetto al suo effettivo valore, e attende ancora quello che sarebbe un meritato ritorno in repertorio.

e.g.

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