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DUE MUSICISTI SVIZZERI
NEL 'FREUNDESKREIS' DI FILIPPO FRANZONI


HANS HUBER - OTTO HEGNER


FILIPPO FRANZONI
(pagina a cura di L. Rodoni)


FILIPPO FRANZONI - IL PIANISTA OTTO HEGNER
(olio su tela 55x35)


FILIPPO FRANZONI - IL PIANISTA OTTO HEGNER
(pastello su cartone 22x32)



ERRATUM-CORRIGE: Franzoni è morto il 27 marzo 1911


LAURETO RODONI
Due musicisti elvetici
nel 'Freundeskreis' di Filippo Franzoni

Il commediografo locarnese Alberto Pedrazzini (1852-1930) nel commosso necrologio dedicato a Filippo Franzoni e pubblicato alcuni giorni dopo la morte del pittore (avvenuta il 27 marzo 1911) scrisse: «L'arte ebbe in lui un appassionato cultore anche in altro dei suoi campi sterminati: la musica. .. Tutta la scuola classica gli era famigliare; notti intiere vegliava a conversare ne le delizie di quei sommi, in compagnia di interpreti famosi, quali un Otto Echner (in realtà Hegner) e un Hans Huber.»
Huber fu il massimo compositore svizzero tra Ottocento e Novecento. Oltre alla scarna testimonianza di Pedrazzini, nulla si sa sui suoi rapporti con Franzoni. Sono state purtroppo infruttuose le mie recenti ricerche alla Biblioteca Universitaria di Basilea (UBB), dove è custodito l’ampio Archivio Huber. Sull’amicizia tra Hegner e Franzoni (che il pittore ritrasse in alcune pagine di taccuino, in un pastello e in un dipinto a olio) Virgilio Gilardoni si sofferma brevemente nella monografia dedicata al pittore locarnese, senza fornire notizie biografiche.
aSecondo Gilardoni la prima testimonianza dell’amicizia tra Hegner (erroneamente definito ‘pianista berlinese’) e Franzoni risale al 1897, anno in cui il musicista (ventunenne) annuncia al pittore di tornare a Locarno «pieno di nuove idee sull’arte». E lo storico ticinese ipotizza ragionevolmente che si tratti «delle prime avvisaglie della secessione viennese di Klimt o della fondazione dello Jugendstil a Monaco».
Otto Hegner fu fanciullo prodigio. Nato il 18 novembre 1876 a Basilea, esordì all’età di 11 anni nella sua città. Tra il 1888 e l’89 compì, accompagnato dal padre, alcune acclamatissime tournée in Gran Bretagna, Germania, Canada e Stati Uniti, queste ultime documentate da alcuni articoli del New York Times (che lo definì ‘a musical prodigy’, ‘wonder boy’, ‘extraordinarily gifted’) e da cromolitografie che lo ritraggono al pianoforte (in una di queste accompagna la soprano Adelina Patti). Una sua esibizione alla St. James Hall suscitò l’ammirazione di William Steinway, figlio del fondatore della storica ditta costruttrice di pianoforti Steinway & Son. Lo nomina spesso nel suo Diario su cui il 17 maggio 1888 scrisse: «Hegner suonò splendidamente suscitando molti applausi». In occasione della chiusura della Steinway Hall (1890), il New York Times accostò il pianista quattordicenne a interpreti leggendari come Teresa Carreño, Moritz Rosenthal e Eugen d’Albert. Di quest’ultimo, dal 1893, divenne allievo (ne parla in una lunga lettera a Huber conservata alla UBB).
Fu tra il 1904 e il 1905 insegnante al Conservatorio di Francoforte (dove tenne alcuni concerti) e successivamente in quello di Amburgo. Sposò Marie Günthert di Vevey (che poi divenne moglie del compositore russo di famiglia svizzera Paul Juon).
Secondo Piero Rattalino da adulto Hegner ‘non mantenne le promesse’ ed è forse per questo motivo che è difficile trovare informazioni sull’attività di concertista dopo il 1890.
Tra il 1889 e il 1903 fu molto impegnato a Basilea (dove nel 1900 incontrò Ferruccio Busoni [cfr. Lettere alla moglie 25 e 27 febbraio 1900]) come interprete di prime esecuzioni di musiche da camera di Hans Huber, spesso accompagnato dalla sorella Anna (1881-1963), violinista di fama che fu nel 1907 insegnante di Paul Hindemith.
Finora sconosciute le cause della morte prematura (aveva poco più di trent’anni) ad Amburgo il 22 febbraio 1907.
Ma in che modo Franzoni poté entrare in contatto con Hegner? Probabilmente proprio attraverso Hans Huber che soleva trascorrere i periodi di vacanza in alberghi a Locarno e a Villa Ginia a Minusio.
Personalità eminente della vita musicale svizzera, basilese in particolare,
Hans Huber nacque a Eppenberg (Canton Soletta) nel 1852. Studiò composizione con Carl Reinecke a Lipsia. Fu notevole pianista e direttore d’orchestra, attività che interruppe all’inizio del Novecento per dedicarsi all’insegnamento, alla composizione e all’organizzazione di eventi musicali. Diresse la Società Corale (1899-1902) e il Conservatorio di Basilea (1905-1918). Fu musicista e intellettuale di alto profilo morale, umile, tollerante, aperto al nuovo, pur essendo intrinsecamente conservatore, incisivo e tenace nel promovimento delle attività musicali della sua città. Di rinomanza mondiale le due Masterclass di pianoforte che fece dirigere a Ferruccio Busoni nel 1910 e nel 1916 nel suo Conservatorio. Di Busoni divenne, durante l’esilio zurighese (1915-1920), uno dei più preziosi amici e confidenti.
Huber conobbe personalmente Wagner, Brahms, Clara Schumann, Max Reger, Richard Strauss. Fu amico, tra gli altri, di Hermann Hesse e Romain Rolland.
Su segnalazione di Camille Saint-Saëns, venne insignito nel 1920 della Légion d’Honneur.
Fu compositore prolifico versato in ogni genere musicale (dall’opera, all’oratorio, alla musica sacra, alla sinfonia, alla musica da camera). Di recente la casa discografica Sterling ha pubblicato tutte le sue otto sinfonie (tra cui la Tell-Symphonie e la Böcklin-Symphonie, che nel 1902 fu diretta da Felix Weingartner) e due dei quattro Concerti per pianoforte (il nº 1 e il nº 3). Huber dedicò il secondo proprio a Otto Hegner, che lo tenne a battesimo nel 1893 (il pianista aveva appena 17 anni). Si tratta di composizioni di solida fattura e felice invenzione melodica in cui è palese l’influsso dei Maestri dell’Ottocento che venerava: Mendelssohn («un modello, un esempio, per me pane quotidiano»), Schumann e Brahms. Composizioni più all’insegna del sentimento che dell’intelletto, come scrisse in una lettera a un amico musicista: «La creazione di un’opera d’arte richiede più ‘sentimento’ che intelletto. La vita è pure un’opera d’arte. Se per  questo motivo il ‘sentimento’ fosse più rilevante dell’intelletto nella mia vita, mi amereste meno?»
Nel 1920 compose una Missa festiva in honorem Beatae Mariae Virginis per coro maschile a tre voci e organo, dedicata alla Madonna del Sasso, nel cui Santuario si recava spesso a pregare.
Non stupisce di certo che Filippo Franzoni abbia potuto inastaurare rapporti di amicizia con un Kulturmensch di tale spessore. Anche per il pittore locarnese, come scrisse Romain Rolland a Huber: «L’art et l’amitié sont des terres inaccessibles aux troubles du dehors, des îles sacrées» (UBB).



HANS HUBER


Hans Huber prima del 1890

BIOGRAFIA IN ITALIANO
DEUMM

BIOGRAFIA IN TEDESCO
WIKIPEDIA

BIOGRAFIA IN TEDESCO
(con ascolti)

ERNST ISLER
HANS HUBER
BIOGRAFIE UND WERKE

(auf Deutsch)


Hans Huber verso il 1910

LAURETO RODONI
L'ESILIO DI FERRUCCIO BUSONI A ZURIGO
(con molti riferimenti ad Hans Huber)

LAURETO RODONI
LE LETTERE DI FERRUCCIO BUSONI A ISIDOR PHILIPP
(con riferimenti ad Hans Huber)
I - II - III


Hans Huber attorno al 1900
(disegno anonimo)

VITA E OPERE IN FRANCESE
(dai booklets delle Sinfonie)

LETTERE DI FERRUCCIO BUSONI AD HANS HUBER



NOTIZIE SU HANS HUBER IN INGLESE
(DAI BOOKLETS DELLE SINFONIE)













PARTITURE DI HANS HUBER ONLINE

CONCERTO PER PIANOFORTE N. 2
(dedicato a Otto Hegner)







PARTITURA DELLA SINFONIA N. 2
(BÖCKLIN SYPHONIE)




PARTITURA DELLA SINFONIA n. 7
SCHWEIZERISCHE

VIOLIN-SONATA N. 7 OP. 119
(interpretata da Otto e Anna Hegner a Basilea)

SESTETTO PER QUINTETTO DI FIATI E PIANOFORTE

COMPOSIZIONI DI HUBER PUBBLICATE DA STERLING


OTTO HEGNER



LITTLE OTTO HEGNER...

ANOTHER BOY PIANIST

THE YOUNG PIANIST IS WARMLY
GREETED BY A NEW-YORK AUDIENCE


OTTO HEGNER'S PLAYING

***

Otto Hegner, the child pianist, has had to
undergo a medical examination in America,
owing to the interference of a Children's
Protection Society. The certificate obtained
from the doctor who attended him was as
follows: "The grand result of a thorough
examination of the boy pianist, Otto Hegner,
is that he is now in perfect health. The
playing of a difficult piece of music in my
presence, the time occupied being twelve
minutes, produced no fatigue and had no
effect on the body temperature. The boy is
abundantly able to do the work involved in
his contract without impairing his health,
either immediate or remote."


(The Argus, Saturday, January 18, 1890)

***

OTTO VS. JOSEF

Young Otto Hegner opens his career as a
musical prodigy in this country by incidentally
remarking that he thinks he could "lick" JOSEF
HOFMANN. A "scrap" between these youthful geniuseswould
be of world-wide interest. Hegner thinks he
could strike three or four octaves out of Hofmann, but
realizes that the latter is expert in counter-point. If
Hegner could get in a nocturne on Hofmann and the
latter did not answer by a sonata in B flat or a symphony
in the left ear the fight would be a long and hard one.
It is to be hoped that a meeting can be arranged. - N. Y. World.


(MUSIC TRADE REVIEW)

Mr. Steinway also saw young Otto Hegner.
Rubinstein holds a very high opinion both of
Hegner and Josef Hoffman, and believes these
youthful pianists have a brilliant future ahead,
if not spoiled by indiscreet flattery and want of
direction and control.


(MUSIC TRADE REVIEW)

***

OTTO HEGNER, THE BOY PIANIST...

***

Mercredi 16 décembre 1891, 20 h
Quatrième concert d’abonnement
Aubette
Direction : Franz Stockhausen
Soliste : Otto Hegner, 15 ans [1876-1907], piano (Bâle)

R. Volkmann, Ouverture pour Richard III de Shakespeare, op. 68
1re audition
Chopin, Concerto pour piano n° 1 en mi mineur, op. 11
Beethoven, Symphonie n° 4 en si bémol majeur, op. 60

Pièces pour piano :
Mendelssohn, Variations sérieuses, op. 54
Chopin, Berceuse
Strauss-Tausig, Valse Caprice
+ Schumann, Am Abend

Brahms, Ouverture académique, op. 80

Sources : Strasbourg, Archives municipales (programme) ;
Strassburger Neueste Nachrichten du 18.12.1891

***

Mercredi 26 octobre 1892, 20 h
Premier concert d’abonnement
Aubette
Direction : Franz Stockhausen
Solistes : Elisabeth Exter (Munich), chant
Otto Hegner (Bâle), piano [1876-1907, élève d’Eugen d’Abert]

Grieg, Im Herbst, ouverture de concert, op. 11
1re audition
Saint-Saëns, Samson et Dalila [acte I, air de Dalila]
«Die Sonne, sie lachte» [Printemps qui commence]

Hans Huber, Concerto pour piano
en sol majeur, op. 107 (1891)

Lieder :
A. Rubinstein, Der Asra
Gustav Jensen, «O lass dich halten»
Brahms, «Wie froh und frisch mein Sinne»
(Romanzen aus Tiecks Magelone, op. 33,14)

Pièces pour piano :
Mozart, Fantaisie [Prélude] et Fugue en ut majeur
Chopin, Impromptu en fa dièse majeur, op. 36
Liszt, Rhapsodie hongroise n° 9 en fa dièse mineur
Beethoven, Symphonie n° 7 en la majeur, op. 92

Sources : Strasbourg, Archives municipales (programme) ;
Strassburger Neueste Nachrichten du 29.10.1892

***

The rapidity with which Master Hoffmann was followed
by infantile Lizsts and little Otto Hegner as soon as it became
apparent that there was a demand for such phenomena, seems
to indicate that in music at all events supply will follow demand
as a matter of course, and if the infant artist can only be "crammed"
in daubing on canvas as youthful musicians are in playing on the piano,
then perhaps a new sensation is in store for the artistic world,
and we shall see babies executing replicas of the old masters, and the Infant
Slapdash painter painting the portraits of Society beauties.
As a welcome relief to Chopin's Nocturne in D flat, played by
Baby Hegner at St. James's Hall, we shall step across
to Bond Street and behold "Le Petit Américain" dashing off his "Nocturne"
on canvas. I sometimes wonder if I might have been made
such an infant art prodigy, but when I was a lad public taste was not in
its second childhood in matters of art patronage, nor was the
forcing of children practised in the same manner as it is nowadays.


(THE CONFESSIONS OF A CARICATURIST)

***

Décidément, il n'y a plus d'enfants!
Pépite Rodriguez, jeune pianiste espagnol,
âgé de 5 ans, vient d'être engagé aux
Etats-Unis pour 5 soirées, au prix de
3.750 fr. par audition.
C'est prodigieux et pourtant pas unique:
Joseph Hoffman, élève de Rubinsten,
gagnait, à dix ans, 75.000 fr. par an.
En Amérique, il récolta 300.000 francs
pour 52 concerts.
Otto Hegner, pianiste, avait acquise
vingt ans une fortune de 750.000 francs.

Betty, acteur de 8 ans, gagnait, à onze
ans, 1500 francs par soirée à Covent-
Garden, et quitta le théâtre à seize ans,
ayant acquis une fortune de plus d'un
million.
(ECHOS ARTISTIQUES)

***

DIARIO DI WILLIAM STEINWAY

OTTO HEGNER ENGAGED

MUSICAL NOTES 1889
(14 occorrenze)

HEGNER INTERPRETA HUBER A BALILEA (1903)

***


Otto Hegner e Adelina Patti