I dizionari Baldini&Castoldi

Jagd, Die di Johann Adam Hiller (1728-1804)
libretto di Christian Felix Weisse

(La caccia) Singspiel in tre atti

Prima:
Weimar, Schlosstheater, 29 gennaio 1770

Personaggi:
il re (B); Michel, maestro del paese (T); Marthe, sua moglie (S); Christel (T) e Röschen (S), suoi figli; Töffel, fidanzato di Röschen (B); Hännchen, figlia di un fittavolo (S); il conte Schmetterling (rec); il signor di Treuwerth (rec); due bracconieri (rec); Gürge (rec); Quaas (rec); contadini e contadine



Il soggetto è tratto da un’ opéra-comique di Monsigny, Le Roi et le fermier (Il re e il fittavolo), e questo contatto rivela le ascendenze francesi presenti nel ramo nordico del Singspiel , quello ruotante intorno ai centri di Berlino, Lipsia e Weimar. La scelta della trama fu molto lodata da Reichardt, che apprezzò l’assenza di macchiette caricaturali e l’inserimento della vicenda in uno sfondo sociale ben individuato.

Atto primo . In campagna, intorno alla metà del Settecento. Michel non permette alla figlia Röschen di sposare Töffel se prima non avrà appurato i motivi della misteriosa scomparsa di Hännchen, fidanzata al figlio Christel, di cui si favoleggia che sia fuggita con un conte.

Atto secondo . Al suo ritorno, Hännchen riesce a convincere Christel e Röschen della propria innocenza; gli amici sono poi messi in fuga da un temporale, che disperde anche i partecipanti alla battuta di caccia indetta dal re.

Atto terzo . Quest’ultimo, smarritosi, viene accolto in casa di Michel senza essere riconosciuto; ma quando Hännchen riconosce nel conte Schmetterling (arrestato da Töffel come bracconiere) l’uomo che l’ha rapita, il re si rivela, esilia il colpevole e colma di doni gli astanti.

L’opera si può considerare l’atto di nascita del Singspiel , data la straordinaria popolarità riscossa ai suoi tempi; la pubblicazione di alcuni brani espunti ne incrementò ancor più la diffusione. In armonia con il modello francese, la materia narrativa viene improntata a un ‘mezzo carattere’, sospeso fra lo stile larmoyant della linea Richardson-Lessing e la schiettezza realistica della commedia a sfondo sociale. Il canto rispecchia molto bene questo tono intermedio: la matrice di certe melodie semplici e gradevoli va riconosciuta nella scuola liederistica berlinese che, sotto l’egida goethiana, avrebbe visto crescere la produzione di Reichardt e di Zelter. La freschezza di questo Singspiel è ravvivata, d’altra parte, anche da moderati influssi dell’opera italiana, come nelle due arie del re (secondo e terzo atto), e dall’affiancamento di due coppie diversamente connotate: incline a un’espressività più malinconica in Hännchen e Christel; pervasa invece di stilemi popolari, affini al genere buffo, in Röschen e Töffel. Il successo ottenuto da Die Jagd incoraggiò Lortzing ad attuarne una revisione, presentata a Osnabrück nel 1830, a sessant’anni dalla prima rappresentazione.

e.f.

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