ATTO SECONDO

SCENA PRIMA

Osteria. Gianni, con giovani paesani, siede da una parte della stanza; dall'altra siede Kezal. Essi bevono birra.

CORO
La birra è don di Dio
Che ci allieta il cor!
Se bevo, agli affanni io tregua darò!
Ritempra lo spirito, dà vita!
Ehj, la, la!
Un uomo senza birra
Vivere non può!
Se bevo agli affanni io tregua darò!
La vita ci rende gradita!
Eh jà jà! Eh jà jà!

GIANNI
No, amici; credete a me,
che val della birra più un fidente amor!
Credete a me,
È cosa rara
Che rende la gioventù più cara!

CORO
Che? Gianni, t'ha preso sì forte l'amor?
Veh! Guardati allora da questo signor.

KEZAL (entrando)
Eh? Che mai vorreste dir?
Da me nulla avrà a temere!
Buon consiglio e un gruzzol d'oro
Son due leve forti assai;
Sappi muoverle a dovere,
Credi a me, non fallirai!

CORO
Che? Gianni, t'ha preso sì forte l'amor?
Veh! Guardati allora da questo signor.

F U R I A N T (DANZA)

Dopo la danza escono tutti.


SCENA SECONDA

Vascek solo

VASCEK (balbettando)
Di... di... disse con me
Mi... mi... mia madre ier:
Te di sposar
Ho nel pensier.
Io... io... io temo di non riuscir!
La... la... la gente che potrà dir?
Ne riderà!
Mi befferà.


SCENA TERZA

Marienka e Vascek

MARIENKA - Certo lo sposo voi siete di Marienka.

VASCEK - È vero, co..co...me fate a saperlo?

MARIENKA - Lo dice chiaro il tuo vestito, e poi tutti 'l san: ne parla il borgo inter! E fa dispiacer!

VASCEK - Di... di... dispiacer? Perchè?

MARIENKA - Perchè beffato da Marienka sarete! Un altro ell'ama!

VASCEK (sempre balbettando) - Come può un altro amare se ama me?

MARIENKA - Voi! Ah ah ah! La conoscete? Vi conosce?

VASCEK - Non so, Ma lei sa
Ch'io son lo sposo!

MARIENKA - Certo lo sa e grande meraviglia si fa di voi,
perchè la tormentate, perché la torturate.

VASCEK - Che dite mai?
Mia madre ier mi disse
Che di sposarmi è tempo ormai.

MARIENKA - Certo! Perchè no? Siete carin
E ci son tante belle spose...
Pur che voi vogliate...

VASCEK - Ah, sì!


DUETTINO

MARIENKA
So d'una donzella che a voi darebbe il cor;
Dolce, fresca e bella e spasima d'amor.

VASCEK
Qual fortuna, oh Dio! Mi manca il cor.
Ah, se fosse mio un tal tesor!
Ma poi Marienka s'offenderà!

MARIENKA
No! Soltanto ella da voi se ne andrà!

VASCEK
Mia madre, allor, mi sgriderà.

MARIENKA
No, se un'altra sposa a voi vicin sarà.

VASCEK
Ma'è carina?

MARIENKA
Più ancor di Marienka.

VASCEK
Giovin al par?

MARIENKA
Più ancor di Marienka.

VASCEK
Ma mi vorrà? Siete certa?

MARIENKA
Ah! se amarla non vorrete,
Viver più non potrà.
Tomba sua il mar sarà!
Egra e in pianto allor dirà,
Sì, in pianto notte e dì,
Che pel vostro abbandon
Per lei tutto finì!

VASCEK
Voi piangete?

MARIENKA
Sì... Perchè non la volete...

VASCEK
Di ...dir vorrei: la vo',
Ma... ma dirlo non so.

MARIENKA
Bel modo di sfuggir!! E lei,
La dolce fanciulla, intanto
Nel duol lasciate languir.

VASCEK
Che... che debbo far? che... che debbo dir?
Se lei... fosse co... come voi!! Io l'amerei!

MARIENKA
Che, vi piaccio dunque assai?

VASCEK
Sì, sì, sì, assai.

MARIENKA
Me vorreste allor sposar?

VASCEK
Spo... sposar!

MARIENKA
O quanto v'amerei!
Quale un bimbo vi terrei.
Date a me la vostra mano
E giurate che a Marienka
Non volete più pensar!
Che a Marienka voi volete rinunciar!
Lo giurate!

VASCEK
Giurar non vo'!

MARIENKA
Marienka chi sposerà,
Ben guardarsi dovrà
Dalla sua vendetta!
Di rinunciar conviene
E di giurarlo è bene.

VASCEK
Giuro, sì.

MARIENKA
Io Marienka non vo' più.

VASCEK
Non vo' più.

MARIENKA
Non la voglio più veder.

VASCEK
Più veder.

MARIENKA
Non la voglio più sentir.

VASCEK
Più sentir.

MARIENKA
So d'una donzella che a voi darebbe il cor;
Dolce, fresca e bella e spasima d'amor.

VASCEK
Qual fortuna, oh Dio! Mi manca il cor.
Ah, se fosse mio un tal tesor!
Ma poi Marienka s'offenderà!

Egli vuole abbracciarla; essa gli sfugge sorridendo. Vascek l'insegue.


SCENA QUARTA
Gianni e Kezal

KEZAL
Al consiglio mio attenzion,
Giovanotto, dèi far.

GIANNI
Assai meglio gradirei
Dal birraio là andar.

KEZAL
Tu non mi conosci ancor?

GIANNI
Non vi vidi mai finor!
E sapete voi ch'io sia?

KEZAL
So che tu sei un brav'uomo
E intelligente ancor.
Ma... peccato, dicon,
Che sei schiavo dell'amor!!
Possiedi tu denaro?

GIANNI

Ciò non conta!
Altro è il desio delle fanciulle!
Esse voglion
Bei garzon!
Sì, voglion bei garzon.

KEZAL
Credi a me, alla mia saggezza,
All'esperienza mia:
Senz'oro il matrimonio dà sol dolori.
Ma di dove sei tu?
Io, che saggio sono, posso consigliarli.

GIANNI
Ben lontan io sto!
Ben lontan, verso la Moldavia!

KEZAL
Là cercar dovrai la sposa,
Perché qui fanciulle caste
Non ve n'ha; credi a me.

GIANNI
Io difenderle non vo'.
Ma la mia Marienka è una stella,
Di candor è fra le belle la più bella!

KEZAL
Sempre amor chi ha in sen
Vede nel suo ben
Un angiol d'oro!
Ed al suo guardar
Niuna è bella al par
Del suo tesoro!


KEZAL - Sino al bel momento
Che per suo tormento
Trova che un intrigo tutto fu,
Allor si strugge, ma niun rimedio vi sarà più.
Ma se con ragion e con riflession vuoi difendere la sua felicità,
prima di perdersi, di dannarsi, dal tranello ben dovrà guardarsi,
e certezza aver che d'un buon profitto poi godrà.
Ma se un sol dubbio avrà che il vorranno ingannare,
ei, prudente saprà sgattaiolar!!

GIANNI Che vuoi dire tutto questo? Io non v'intendo, affè!

KEZAL - Ch'io conosco sposa assai migliore per te.


A DUE

So di fanciulla ch'oro ha a iosa!
Una bella casa avrà
Chi la farà sua sposa.
Poi due vacche
E un vitellino,
Oche, tacchini e un porcellino.
Tutto sommato, gran partito,
Del paese il più ambito.
Fortuna tal potrai carpir.
Veh, non lasciartela sfuggir!


RECITATIVO

KEZAL - Se a Marienka rinunci, da me pure avrai denaro!
Dunque, ecco la mia mano!
Cento fiorini da mia parte avrai.

GIANNI - Cento fiorini? E ben poco per sì dolce amore!
A buon mercato non la cederò.

KEZAL - Ben, raddoppierò allor!

GIANNI - No, ancora è poco!

KEZAL - Trecento! Molto tu richiedi! Ma non voglio a lungo trattare!
Che se poi non accettassi... son d'accordo con gente di qui che ti farà sloggiar!
Non avrai allora nè sposa nè fiorini!

GIANNI - Già, già! Ma i trecento fiorini da chi li avrò?

KEZAL - Da me!

GIANNI - Voi?! Voi lo sposino?! Non cedo a voi Marienka nemmen per un milione.

KEZAL - Ma se' matto?! Moglie io non cerco! Una ne ho da tanti anni... e mi basta!
Non sai? Il mio interessamento è per il figlio di Tobia Mika.
Quando firmato sarà il patto, tu i fiorini avrai.., ma poi.., via te ne andrai.

GIANNI - Bene! Io ci sto! Trecento fiorini! Il denaro sulla tavola, e addio!
Ma intendiamoci bene, niun altri la mia Marienka dovrà sposare
se non il figlio di Tobia Mika, chè altrimenti il patto nullo sarà.

KEZAL - Mio carino! Mio carino! Questo si sa!
Niun altri che il figliuol di Mika sposerà.

GIANNI - A lui soltanto cederla consentirò!
Ciò ben chiaro de' risultare dal nostro contratto!

KEZAL - Tutto sarà perfetto. Si chiamino i testimoni.

GIANNI - Ancor una parola!

KEZAL - Qual?

GIANNI - Voglio che aggiunto sia: Allor che Marienka e il figlio di Mika saranno sposi,
verranno annullati tutti i debiti che il padre di Marienka ancor non saldò al vecchio Mika.
Ciò che sia scritto io voglio!

KEZAL - Sì, sta ben! Scritto sarà.

(Kezal esce).


SCENA QUINTA

Gianni, solo.

GIANNI - Or vedrai come vendei la sposa!
Ne rimarrai scornato e vinto!
Può alcun pensare che il mio ben ad altri abbia donato?
Ah no, Marienka, non son sì ingrato.
Chi potria colmar il voto del mio cor?
Non ha la terra tesor più caro,
Angel più vago il ciel non ha.
Solo comprender può chi ben sa amar l'immenso dono
d'un fidente amor!


FINALE SECONDO


SCENA SESTA
Coro, Kezal, Gianni e Kruscina.

KEZAL
Tutti qui, tutti qui, ed ascoltatemi.
Or qui ognuno testimon d'un patto essèr dovrà.

CORO
Attenzione! Siam testimoni!

KEZAL Su questo foglio steso un contratto or sarà,
Che noi due impegnerà.

CORO
Steso un contratto or sarà
Che voi due impegnerà.

KEZAL
Io mi impegno per contratto
La mia sposa ad altri dar!

CORO
Ei s'impegna per contratto
La sua sposa ad altri dar.

GIANNI
Ma nessun altro la mia amata sposar potrà
Se non il figlio di Tobia Mika!

KEZAL
Sì, il figliol di Tobia Mika.

GIANNI
Se però n'è innamorato ed il cuor le offrirà,
Se in presenza a testimoni di sposarla poi dirà.

KEZAL
Tutto è scritto come l'uso vuol!

CORO
Come ceder può così la sposa?

KRUSCINA
Di sì dolce cuor, creduto chi ti avrebbe mai?
Tu ai disegni del mio cor buon aiuto dài!

KEZAL
Non è fatto il contratto ancor!
Due, parole aggiunger dobbiam:
Sien legati a Gianni trecento fiorini...
Per tale somma... non esitò...
A dar Marienka ad altr'uom!

CORO
Qua! viltade! Qua! vergogna!
Così vender la sua sposa!

KRUSCINA
Ritraggo mia lode, poiché uomo tanto falso
Io non vidi al mondo mai!

KEZAL
Punctum-satis, punctum-satis,
Sabbia per asciugar.
Ed ora le firme!
Pria a te, o Gianni,
E poi i testimoni.

GIANNI
Ecco la mia, Giovanni Horak.

KRUSCINA
Ora ti conosco ben!
Tanta infamia mai vista s'ha.

CORO
Ei vendè la sposa! Qua! viltà!
Non è cara veramente!!!
Ei vendè il suo ben!
Qual viltà! Qual vergogna!

FINE DEL SECONDO ATTO