|
LA BIBBIA SECONDO MARC CHAGALL
BRESCIA ARTE
a cura di Anna Pedersini
In alto, a sinistra: Il giudizio di Salomone, 320x220. A destra: Aronne e il candelabro, 292x230.
La mostra. "La Bibbia di Marc Chagall", organizzata da Oreste Bellinzona e Maria Sormani e promossa dai comuni di Desenzano del Garda, Sirmione e Soncino, presenta al pubblico l'intera serie di incisioni in acquaforte con cui il maestro russo illustrò nel 1956 una famosa edizione del libro sacro. 106 acqueforti, elaborate e realizzate in un lungo periodo di tempo che copre oltre 25 anni della vita di Chagall, compongono l'insieme delle illustrazioni di questa Bibbia che fu tirata in 295 esemplari numerati.
Dove, come, quando. Desenzano (Brescia), Palazzo Todeschini - Galleria Civica, piazza Malvezzi 1, tel. 030 9143268. Aperta fino all'8 ottobre. Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 23 fino al 18 settembre; dal 19 settembre dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 20. Chiuso il lunedì. Ingresso libero.
A sinistra: La danza di Maria, sorella di Mosè, 298x232. A destra: L'incontro di Mosè con Aronne, 290x223. Qui sotto: Davide piange Assalonne, 318x230.
La recensione. "Una
mostra per fare conoscere un ulteriore aspetto, quello della
grafica, dell'eclettica produzione di Marc Chagall, il
grande artista russo del Novecento che ebbe contatti con il
teatro, il circo, la danza, anche se la pittura e il disegno
rimasero la costante privilegiata del suo mondo
espressivo.
Fu lo stesso Chagall, una volta scopertosi appassionato di
grafica dopo la serie di incisioni commissionategli per
illustrare le opere "Le anime morte" di Gogol e "Le favole"
di La Fontane, a proporre l'idea della serie di disegni per
la Bibbia.
La proposta venne accettata e immediatamente, come racconta
la critica, nel pittore scattò qualcosa di inatteso e
di imprevisto: la scelta divenne un problema di morale e
l'impegno, prima quantificato in due o tre anni, si
allungò enormemente. Chagall compirà, per
questo progetto, viaggi in Palestina e in Egitto, i luoghi
protagonisti delle storie che dovrà trasporre su
carta prima e sulla lastra di rame poi. Considerato "il
pittore del Sogno filtrato attraverso la forza della
realtà", anche in queste illustrazioni Chagall tende
a trasportare elementi di un mondo fantastico, appunto quasi
da sogno. Con le parole di Mauro Corradini, curatore del
catalogo della mostra, "il mondo religioso qui presentato
è quello, favoloso, di una terra lontana", in cui si
mescolano intensa spiritualità, elementi descrittivi
della tradizione biblica e simbologia. L'uso essenziale
dell'acquaforte serve a rendere il forte contrasto,
volutamente cercato, tra il nero del peccato e il bianco
della luce e del divino, tanto più stupefacente qui,
quanto lo si confronta con la produzione pittorica
dell'artista, considerato un grande del colore.
Non è invece strano che Chagall abbia scelto un lavoro così legato alla componente religiosa; sue sono le parole: "L'arte è di per sé un atto religioso" e sue sono molte riflessioni sull'elemento simbolico per esprimere lo spirituale nel quadro.
Sopra a sinistra: Davide e Assalonne, 310x245. A destra: La partenza di Giacobbe per l'Egitto, 300x238. Sotto: Il passaggio del mar Rosso, olio su tela, 216,5x146, 1955.
|