«Se in un quadro ho tagliato la testa ad una mucca, rimettendogliela a rovescio oppure qualche volta ho dipinto l'intero quadro a rovescio, non l'ho fatto con l'intenzione di creare un'opera letteraria. Io voglio rendere nel mio quadro uno shock psichico, sempre motivato da ragioni figurative, in altre parole: una quarta dimensione. Ad esempio: una strada. Matisse la crea secondo lo spirito di Cézanne, Picasso secondo quello dei negri o degli egiziani. Io procedo diversamente. Io ho la mia strada, sulla quale metto un cadavere che psichicamente scompiglia la strada. Io metto un musicista su un tetto, la cui presenza si riflette su quella dei cadavere. Quindi un uomo che spazza la strada. La figura dello spazzino si riflette su quella dei musicista. Un mazzo di fiori che cade giù e così via. In questo modo io faccio entrare il motivo psichico - la quarta dimensione - in quello figurativo e i due si fondono».