UMBERTO BOCCIONI

RITRATTO DEL MAESTRO FERRUCCIO BUSONI
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Olio su tela, firmato e datato a destra verso il basso «Boccioni 1916», 176 x 120 cm. Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna.
Esposizioni: Milano, 1916-1917, n. 76 (Grande ritratto del Maestro Busoni).
Bibliografia: Severini, «L'Esame artistico e letterario», luglio 1933, p. 358; Argan-Calvesi, 1953, fig. 80; p. 29; Archivi del Futurismo, 1962, n. 402; De Grada, 1962, tav. XXIV; Ballo, 1964, n. 604; pp. 386-387; Bruno, 1969, n. 198a.
Datato in basso a destra 1916 e trascritto nell'elenco autografo di Boccioni come appartenente al «Maestro Ferruccio Busoni, grande Ritratto dei Maestro Busoni».

Boccioni è già dal 1912 in rapporto con il musicista, che gli acquista in occasione della mostra di Londra (1912, Sackville Gallery) La città sale. Nel 1916 Boccioni è ospite dei marchesi Casanova nella villa di Pallanza, sul lago Maggiore, per eseguire il ritratto dei Maestro Busoni. In questo dipinto Boccioni sembra essere tornato ad un interesse per una materia cromatica densa; l'attenzione si concreta nella figura che risolve sul volto, sull'abito, sulle mani e sul cappello le risultanti luminose date dalle sfaccettature dei piani e dei volumi sullo sfondo.
In una lettera a Vico Baer (15 luglio 1916) Boccioni si preoccupava della risoluzione economica dei dipinto: «Ho scritto a Busoni raccomandandomi. Mi deve ancora il compenso intero dei ritratto.» Ma Busoni subito dopo rispondeva da Zurigo (26 luglio 1916): «Per il momento invio 2000 Fr. all'indirizzo di Milano, dedicati al ritratto.»
Il dipinto venne acquistato nel 1940 dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma; apparteneva alla moglie dei musicista.


RITRATTO DELLA SIGNORA BUSONI

Ritratto della Signora Busoni (I), 1916; olio su tela firmato in basso a destra «Boccioni» 55x74 cm; Verona, collezione privata [ora Galleria Forni; Bologna]
Bibliografia: Argan-Calvesi, 1953, fig. 78 (Studio di testa della Signora Busoni, New York (collezione Busoni); Archivi del Futurismo, 1962, n. 399 (collezione Palazzoli, Milano, già collezione Busoni, New York); De Grada, 1962, tav. XXIII; Ballo, 1964, n. 607; Bruno, 1969, n. 201.

Si tratta, insieme al ritratto seguente, di uno Studio di testa della Signora Busoni, come appare nell'elenco autografo dell'artista. Boccioni si trova in una nuova fase di sperimentazione tra la lezione dei post-impressionisti, la scomposizione cubista e la violenza cromatica degli espressionisti e ciò sembra evidente soprattutto nella diversità di interpretazione dei due Studi della Signora Busoni.


RITRATTO DELLA SIGNORA BUSONI

Ritratto della Signora Busoni (II), 19 16 olio su tela firmato in basso a sinistra «Boccioni» 38 x 46,5 cm Milano, Civica Galleria d'Arte Moderna (dono Ausonio Canavese, 1934).
Bibliografia: Argan-Calvesi, 1953, fig. 79; p. 31; Calvesi, aprile-giugno 1958; Archivi del Futurismo, 1962, n. 395; Ballo, n. 608; pp. 386-387; Bruno, 1969, n. 202; Caramel-Pirovano, 1973, n. 33, tav. 21.