FERRUCCIO BUSONI

L'INSUFFICIENZA DEI MEZZI
D'ESPRESSIONE MUSICALE

Die Unzulangllchkeit der musikalischen Ausdrucksmittel.
H.59. Dal ms. di una lettera inviata da New York in data 14 novembre 1893 a E.W. Fritzsch direttore del «Musikalisches Wochenblatt» di Lipsia, e della quale la pubblicazione non è stata accertata.


Una conversazione di questi ultimi giorni con due musicisti miei amici mi ha aperto gli occhi, tra l'altro, sull'insufficienza dei mezzi d'espressione musicale, specialmente per quel che riguarda la condizione dell'orchestra odierna. In realtà, anche se le idee della maggior parte dei compositori moderni non vanno oltre le possibilità attuali, anche se a mala pena i nostri «maestri» sanno utilizzare il materiale esistente, d'altro canto non si può negare quanto segue.

1. L'imperfezione dei singoli strumenti dell'orchestra, come pure della composizione dell'orchestra nel suo complesso, sono d'ostacolo alla fantasia e all'energia creativa.

2. E pure possibile che esistano oggi e, prevedibilmente, in futuro, spiriti musicali sensibili all'urgenza di oltrepassare di molto gli attuali confini degli effetti sonori (e che tali spiriti oltrepasseranno in futuro i confini della forma, dell'armonia, anzi forse di tutto il sistema musicale, è già ben piú che un presentimento).

È da temere però che un genio siffatto non possa arrivare a realizzare la sua concezione fin quando i nuovi mezzi di cui ha bisogno non siano stati inventati ed entrati regolarmente nell'uso.
Per quanto me l'hanno permesso una breve riflessione, e quel tanto di fantasia che la natura mi ha concesso, ho tentato di suddividere i miglioramenti necessari, quelli possibili e quelli non ancora inventati come segue:

I. Strumenti che si trovano stabilmente soltanto nelle grandi orchestre di prim'ordine, per esempio corno inglese, clarinetto basso, controfagotto, arpe, tuba bassa, Glockenspiel, tre e quattro timpani. Sebbene al giorno d'oggi indispensabili, questi strumenti non sono diventati d'uso sufficientemente corrente e generale nelle orchestre.

II. Strumenti che, impiegati con pieno successo in battute isolate, sono considerati ancora mezzi eccezionali, mentre nelle orchestrine compaiono stabilmente. Esempi: la famiglia dei sassofoni, le tube tenori, la viola alta, il cymbalon ossia la cetra degli zingari (l'impiego del quale, a quanto ne so, non è stato ancora tentato). [Il primo esempio d'impiego del cymbalon nella musica d'arte è infatti assai posteriore a questo scritto: in Renard di Stravinsky, 1922]

II. Strumenti che sarebbero desiderabili a perfezionamento e completamento di quelli già esistenti. Esempi: una famiglia completa di flauti, oboe basso, fagotto soprano, sub-contrabbasso, arpe cromatiche, timpani a pedale (capaci di eseguire dei passaggi veri e propri e altro ancora).

III. Strumenti nuovi, futuri. Per esempio uno strumento formato da un insieme di campane dell'estensione di sei ottave, con tastiera. - Provvedimenti atti a colmare tutte le lacune nel suono o nella tecnica di ogni singolo strumento.