Nell'autunno del 1935 una non breve malattia impediva a Wolf-Ferrari di lavorare, e l'autore di questo volumello gli faceva compagnia.
Lo contemplò, dunque, da vicino, inducendo lui estremamente silenzioso e riservato - a parlar di sé. Dalle conversazioni, da precedenti appunti, da integramenti e riscontri è venuta fuori la presente narrazione.
La quale ha un solo scopo: far conoscere meglio agl'Italiani l'uomo e l'artista, che tanta gioia e fede riversa nei loro animi.