I dizionari Baldini&Castoldi

Uno dei dieci di Gian Francesco Malipiero (1882-1973)
libretto proprio

Un atto

Prima:
Siena, Teatro dei Rinnovati, 28 agosto 1971

Personaggi:
Almorò Da Mula (Bar), Alvise (B), Zorzi (Bar), Loredana (Ms), N.H. Manolesso (Bar), Donna Veniera (S), Donna Donati (S), Anzolo (Bar), Tita (rec), Nane (rec), un ufficiale (rec)



Tra gli ultimi lavori teatrali di Malipiero, l’atto unico Uno dei dieci è quello in cui l’autore indulge più marcatamente verso tratti autobiografici, assenti invece nell’altro atto unico, il dramma psicologico in miniatura intitolato L’iscariota , al quale l’opera venne abbinata in occasione della prima rappresentazione; è infatti difficile non vedere nel protagonista di Uno dei dieci (il decrepito Almorò Da Mula, già membro del Consiglio dei Dieci della repubblica veneta, sopravvissuto alla caduta della medesima, ma non rassegnato all’idea che la sua amata Serenissima non esista più) un ritratto perfetto dello stesso Malipiero, da sempre quasi ossessionato dal passato glorioso e dalla decadenza della sua città. Memorie familiari del musicista si intrecciano sia nell’argomento dell’opera (come disse lo stesso Malipiero «un fatto che ho sempre sentito raccontare fin dalla mia più tenera età dai miei parenti»), sia in alcune parti del libretto (la quartina di «versi alquanto ridicoli» che serve per l’unica vera aria del protagonista, “Ceda al canto d’Apollo”, appartiene a un antenato del musicista ed è conservata in un manoscritto di famiglia settecentesco). Nonostante l’argomento, Uno dei dieci presenta un solo caso di arcaismo musicale nel Quasi minuetto del preludio iniziale, che serve come simbolo delle nostalgie settecentesche malipieriane; è però soprattutto il prevalere in partitura di motivetti spigolosi e dissonanti a rivelare l’inattualità del mondo di sogno del vecchio Da Mula. E alla fine, quando egli, riconosciuto il «sogno orribile, la Serenissima non è più», si consegna alla tomba delle mura domestiche, è proprio lo stravolgimento dissonante del minuetto settecentesco a suggellare anche la resa definitiva dell’ottuagenario Malipiero, ormai in rotta con l’avvenire.

v.b.

Dizionario dell'Opera