PORTALE DI VARIA CULTURA

 




IDOMENEO A ZURIGO

 


WOLFGANG AMADEUS
MOZART
WEBSITE


MOZART È LA PIÙ COMPIUTA
APPARIZIONE DI TALENTO
MUSICALE CHE SI SIA AVUTA
FINORA. IL PURO MUSICISTA
GUARDA A LUI,

BEATO E DISARMATO.
Ferruccio Busoni

ER IST DER REINSTE ALLER MUSIKER,
ER IST DIE MUSIK SELBST.

Claude Debussy

laureto@rodoni.ch
work in progress

 

 


INFORMAZIONI SUL CAST E SULLE REPLICHE

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IDOMENEO
ALL'OPERNHAUS DI ZURIGO


IDOMENEO E, ALLE SUE SPALLE, IL DIO NETTUNO
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IDOMENEO'S STUDY
GUIDE


IL MITO DI IDOMENEO
[IT - FR]


CARLI BALLOLA
E PARENTI
IDOMENEO

EDWARD DENT
IDOMENEO

 


BIBLIOGRAFIA

EINFÜHRUNG

INTRODUCTION
ET EXEMPLE D'ANALYSE

 


ERWIN SCHROTT

MOZART E IL DON GIOVANNI
O IL TRIONFO
DELLA LEGGE NATURALE

 

Eigentlich müssten wir uns ja genieren. Denn was Mozart von uns verlangt und seit mehr als 200 Jahren verlangt, wäre so einfach: Wir müssten ganz still und aufmerksam zuhören, und wenn wir seine wortlosen Beschwörungen und Plädoyers verstünden, dann müssten wir uns, wie schon gesagt, eigentlich eher genieren als uns stolz zu brüsten. – Jetzt bejubeln wir ihn und das klingt fast so, als wollten wir uns selbst bejubeln. Wir haben aber überhaupt keinen Grund, auf irgendetwas stolz zu sein, was mit Mozart zusammenhängt. Schon seit damals, als er hier in Salzburg und in Wien lebte.


 

Nikolaus Harnoncourt, mozartiano insigne, ha diretto i Wiener Philharmoniker nella Sinfonia K 550. E ha rovinato l'umore a qualcuno in platea con un discorso ardito e velenoso: basta con la scandalosa commercializzazione di Mozart, bando a chi massacra la purezza dei suoi suoni, si vergognino «i soliti dignitari» incapaci di fornire ai giovani un'istruzione adeguata. Mozart è sacro, la cultura è allo sbando, si rischia la bancarotta «non economica, ma spirituale». Conta «ascoltare, ascoltare, ascoltare». [La Repubblica, 28 gennaio 2006]


L'Europa è incamminata verso «un materialismo senza frontiere», in cui non c'è piu' spazio per l'arte e la fantasia. A denunciare «il grande pericolo» di un «utilitarismo» sempre piu' forte è il direttore d'orchestra austriaco Nikolaus Harnoncourt, parlando da Salisburgo dove partecipa alle celebrazioni per il 250mo anniversario della nascita di Mozart. «Cose meravigliose come il benessere sono considerate equivalenti al possedere più beni», ha denunciato Harnoncourt, secondo cui «'senza l'immaginazione la ragione non ha senso». [Adnkronos/Dpa]

 

DER «GRENZENLOSE MATERIALISMUS» LÄSST
KEINEN PLATZ FÜR KUNST UND FANTASIE.

 


Der österreichische Dirigent Nikolaus Harnoncourt erhielt das „Große Verdienstkreuz mit Stern des Verdienstordens der Bundesrepublik Deutschland“. Der deutsche Bundespräsident Johannes Rau verlieh Harnoncourt den Orden in Anerkennung seiner um die Bundesrepublik Deutschland erworbenen besonderen Verdienste. Der Dirigent gilt als Bahnbrecher historisch-genauer Musikinterpretation, u.a. mit historischen Instrumenten, die ein schärfer konturiertes Klangbild prägen – aufsehenerregend vor allem bei Monteverdi, Bach, Haydn und Mozart. Aber auch etwa Lanner und Johann Strauß dirigiert Harnoncourt mit neuen und überraschenden Facetten – wie man bei den jüngsten Neujahrskonzerten der Wiener Philharmoniker hören kann. Die Verleihung nahm der deutsche Botschafter in Österreich Hans-Henning Horstmann am 25.9. in Wien vor.

DER GRIFFEL IN DER
HAND GOTTES?




www.wamozart.it

THE MOZART PROJECT

***
Was würde Wolfgang Amadeus Mozart wohl sagen,
wenn er heute bei einer Aufführung «seines»
Don Giovanni dabei wäre, dirigiert von
Nikolaus
Harnoncourt
oder Franz Welser-Möst?

MOZART IN... INTERVIEW

 

«Mozart ist Versöhnung, Ausgleich, Balance von tragenden Elementen der Musik.“ In der abendländischen Kultur aber sei das Gleichgewicht zwischen Geistes- und Naturwissenschaften abhanden gekommen,» [FRANZ WELSER-MÖST 2006]


Qui abbiamo come poeta un certo abate da Ponte. Le correzioni che fa per il teatro gli danno un daffare pazzesco. Deve scrivere per obligo un nuovo libretto per Salieri, che non avrà terminato prima di due mesi. Ha promesso di scriverne uno per me dopo. Chissà se potrà o vorrà mantenere la parola! Lei sa bene che i signori italiani sono, di persona, tutta gentilezza! Basta, li conosciamo! Se è d'accordo con Salieri, certo non ne otterrò mai uno. Eppure mi piacerebbe tanto esprimermi anche in un'opera italiana!

WAM 1783


Il suo senso formale è quasi extraumano.


Simile al capolavoro di uno scultore, la sua arte è un'immagine finita da qualsiasi lato si contempli.


Nella situazione più tragica ha ancora pronto un tratto di spirito - in quella più allegra può insinuare un risvolto dotto.

FERRUCCIO BUSONI


Io non posso mai ricordarmi senza esultanza e compiacimento che la mia sola perseveranza e fermezza fu quella in gran parte a cui deve l'Europa e il mondo tutto le squisite vocali composizioni di questo ammirabile genio...

Sebbene dotato di talenti superiori forse a queffi d'alcun altro compositore del mondo passato, presente o futuro, non avea mai potuto, in grazia delle cabale de' suoi nemici, esercitare il divino suo genio in Vienna, e rimanea sconosciuto ed oscuro, a guisa di gemma preziosa, che, sepolta nelle viscere della terra, nasconda il pregio brillante del suo splendore.

L'immensità del suo genio domandava un soggetto esteso, multiforme, sublime.

DA PONTE

È universale in virtù della sua agilità.


Può estrarre ancora qualcosa da ogni calice, perché non ne ha mai vuotato alcuno sino al fondo.


Sta così in alto, che vede più lontano di tutti, e per ciò rimpicciolisce un poco ogni cosa.

FERRUCCIO BUSONI


BERNHARD PAUMGARTNER
LA PERSONALITÀ
DI MOZART



JEAN MISTRAL
«MUOR GIOVANE
COLUI CHE AL
CIELO È CARO»

Forse mascherava
intenzionalmente per motivi imperscrutabili la sua tensione interiore dietro un'esteriore frivolezza, oppure si dilettava a mettere in stridente contrasto le idee divine della sua musica con la più piatta banalità della vita quotidiana, e si compiaceva di una specie di autoironia
.

JOSEPH LANGE


LIST OF
COMPOSITIONS
BY W. A. MOZART


WIKIPEDIA EN


ANDREA CHEGAI
PER POCHI
O PER TUTTI





FERRUCCIO BUSONI
PENSIERI SU MOZART


JOHN O'SHEA
MUSICA E MEDICINA
IL CASO MOZART


***


DIE ZAUBERFLÖTE


MARIO BORTOLOTTO
UN INEDITO
DI MOZART






COMMENTI E
CURIOSITÀ

CLAUDIO CASINI
SULLA MASSONERIA



CHARLES OSBORNE
ANALISI DI
ZAUBERFLÖTE



MARIO LABROCA
E LA FAVOLA
DIVENTA APOLOGO



GENESI
CONTESTO STORICO
MASSONERIA



SERGIO SABLICH
GENESI DELL'OPERA


IL FLAUTO MAGICO
POEMA MASSONICO




ANCORA SULLA
MASSONERIA



GUIDA E
LIBRETTO



PROGRAMMA DI SALA
LA FENICE VENEZIA


 

HARRY HALBREICH

LES FORMES ET
LES STYLES


LE PROFIL DES
PERSONNAGES


LE PLAN TONALE
ET L'ORCHESTRE



PIETRO CITATI
LA LUCE

DELLA NOTTE



***
LA FINTA SEMPLICE

LA FENICE



DAVIDE DAOLMI
GUIDA ALL'OPERA


MICHELE GIRARDI
UN PICCOLO
GENIO
ALL'OPERA





ANDREA CHEGAI
UN DODICENNE
ALLE
PRESE
CON L'OPERA
BUFFA



MOZART E VENEZIA



ORESTE BOSSINI
SUL «REQUIEM»

Sono capace di scrivere in tutti i modi che voglio, elegante o selvaggio, corretto o contorto.
Ieri ero di pessimo umore e il mio linguaggio era corretto e serio; oggi sono allegro e il mio stile è contorto e giocoso.

CHARLES K. MOSS
THE MUSIC OF
W. A. MOZART


I signori viennesi (ma penso soprattutto all'imperatore) non devono ritenere che io viva solo per Vienna. Non c'è monarca al mondo che io serva più volentieri dell'imperatore, ma non intendo mendicare nessun posto. Mi ritengo in grado di fare onore a qualunque corte. Se la Germania, la mia patria amata, di cui (come lei sa) sono orgoglioso, non vuole accogliermi, ebbene, in nome di Dio, che siano allora la Francia o l'Inghilterra ad arricchirsi con un altro tedesco di valore; e questo ad onta della nazione tedesca. [WAM]

MOZART PONTE
D'UNIONE TRA
CHIESA E
MASSONERIA

In lui antichità e rococò si uniscono in modo perfetto, pur senza che ne risulti un'architettura nuova.
L'architettura è l'arte più prossima alla sua.

BUSONI

MOZART IST SO REIN UND SCHÖN, DASS ICH SIE (SEINE MUSIK) ALS DIE INNERE SCHÖNHEIT DES UNIVERSUMS SELBST ANSEHE.

ALBERT EINSTEIN


È giovane come un giovinetto e saggio come un vecchio - non mai invecchiato, mai moderno, portato alla tomba e sempre vivo. Il suo sorriso così umano ci irradia, trasfigura ancora...

BUSONI


ANTONIO MONDA

IL GENIO CHE
CAMBIÒ LA
MUSICA





STEFANO CATUCCI
MOZART
TRA STORIA
E LEGGENDA

No existe, en toda la Historia de la Música, una vocación que se haya manifestado tan tempranamente y que haya fructificado tan espléndida y genialmente como la de Wolfgang Amadeus Mozart. De niño despertaba simpatía por su aire desenvuelto, atractiva figura y comunicativa cordialidad; pero admiraba aún más por su ágil inteligencia, habilidad extraordinaria y capacidad creadora; no hubo una sola persona que al acercarse a él, ver y comprobar sus singulares facultades, no se sintiese maravillado: reyes, emperadores, príncipes, nobles, músicos, pueblo y aún el mismo Papa, rindieron tributo al niño prodigio que fue Mozart.



PIERO MIOLI
ANCORA TRE: I CANTI
DELLA ZAUBERFLÖTE


UNA SCENA DA
ZAUBERFLÖTE



MOZART A BERLINO



LA FINTA
GIARDINIERA - II

Mozart aveva ricevuto da parte dell'elettore di Baviera l'incarico di scrivere un'Opera Buffa per Monaco, e la lunga visita che egli fece a questa piccola ma vivace capitale sembra averlo definitivamente orientato nella direzione dell'eleganza alla moda e del virtuosismo stilistico. La finta giardiniera è un'Opera Buffa convenzionale, sul comune modello italiano. Era stata messa in musica l'anno precedente da Pasquale Anfossi per essere eseguita a Roma, e ben presto era stata rappresentata in tutta Europa. Non c'è dubbio che Mozart conoscesse la musica di Anfossi, sebbene la sua ne appaia del tutto differente. Anfossi e gli altri compositori di Opere Buffe italiani erano scaltriti commercianti, che fornivano al pubblico ciò che esso domandava: col minimo di fatica da parte loro, ed esigendo il minimo sforzo da parte degli spettatori. Essi scrivevano Arie di facile effetto con gli accompagnamenti appena necessari, e nulla di più. Mozart, d'altra parte, si era abituato a pensare in termini sinfonici, e a concepire voci e strumenti come elementi di un tutto organico, al servizio, innanzitutto della musica, non soltanto per il divertimento del pubblico. Il curioso risultato è che, sebbene le parti vocali di Mozart siano meno evidentemente 'cantanti' di quelle di Anfossi, la sua Opera offre l'impressione di una maggiore 'vocalità', perché più autenticamente musicale. Wyzewa e Saint-Foix lo affermano apertamente: «Voce e orchestra, si ha l'impressione che tutto parli, e spesso assai gradevolmente o assai intelligentemente in Anfossi, ma che, in Mozart, tutto canti».
La finta giardiniera fu rappresentata a Monaco nel gennaio 1775; successivamente, tradotta in tedesco, venne eseguita da una compagnia di giro in numerose città della Germania.


AMEDEO POGGI
EDGAR VALLORA


LA FINTA
GIARDINIERA

I - II - III - IV

La finta giardiniera, scritta proprio prima di compiere i diciannove anni, fu la prima opera buffa composta da Mozart nell'arco degli ultimi sei anni e mezzo. Il libretto, comunemente attribuito a Coltellini che lo preparò in base a un testo di Calzabigi, era stato musicato da Anfossi per Roma nel 1774 e forse Mozart conosceva quell'opera. La vicenda si basa sulla dissimulazione e lo scambio di identità. Alcune arie sono svolte in modo semplice e diretto, come richiede lo schietto umorismo della trama, ma altre, tra le quali due arie agitate in tonalità minori e alcune di tono amoroso o patetico, più ricche nell'impianto armonico e nella struttura compositiva, segnalano l'accresciuta abilità di Mozart nel descrivere musicalmente i personaggi e le situazioni. Vanno ricordate le due scene di follia e i due concertati finali, quello del primo atto per il trattamento frizzante e ingenuo, alla vaudeville, della situazione comica iniziale; quello del secondo atto per il suo avvio poetico, quando i personaggi si sono perduti in un bosco. La struttura di queste ampie scene non è però del tutto sicura e in ogni caso trova un ostacolo nel libretto.

STANLEY SADIE

BERTRAMKA -
PRAGA



MAYNARD SOLOMON
L'ULTIMO VIAGGIO

ALAIN PATRICK OLIVIER
LA REDECOUVERTE
DE «DER STEIN
DER WEISEN»



EINE ERSCHEINUNG
WIE MOZART
BLEIBT IMMER
EIN WUNDER,
DAS NICHT
ZU ERKLÄREN IST.

[GOETHE]

MOZART. DAS BEDEUTET, DIE WELT HAT EINEN SINN, UND ER IST UNS ERSPÜRBAR IM GLEICHNIS DER MUSIK. [HERMANN HESSE]

Quando una volta, in una bella giornata d'autunno, si recò al Prater [con la moglie],

 


 


Mozart cominciò a parlare della morte e affermò di scrivere il Requiem per se stesso. Aveva le lacrime igli occhi mentre lo diceva e quando ella tentò di distoglierlo da quei pensieri neri, egli rispose: «No, no, lo sento troppo, non durerò molto: di sicuro mi hanno avvelenato. Non so liberarmi da questo pensiero».

G.N. NISSEN


MAN SAGT, WENN DIE
ENGEL FÜR GOTT
SPIELEN, SO SPIELEN
SIE BACH, FÜREINANDER
ABER SPIELEN SIE MOZART.
[ISAIAH BERLIN, BRITISCHER PHILOSOPH, 1909-1997]

GIANNI RUFFIN
IDOMENEO
RE DI CRETA
La nostra ricchezza muore con noi perché esiste tutta nella nostra testa e nessuno può sottrarcela, a meno che non ci taglino la testa e allora... non abbiamo più bisogno di nulla. [WAM 1778]

Born January 27, 1756, in Salzburg. His father, Leopold Mozart, a noted composer and pedagogue and the author of a famous treatise on violin playing, was then in the service of the archbishop of Salzburg. Together with his sister, Nannerl, Wolfgang received such intensive musical training that by the age of six, he was a budding composer and an accomplished keyboard performer. In 1762, Leopold presented his son as a performer at the imperial court in Vienna, and from 1763 to 1766, he escorted both children on a continuous musical tour across Europe.



CONSTANZE WEBER

DER NEUE

KÖCHEL


ICH ZIEHE DEN HUT VOR DEM MEISTER ALLER MEISTER. [ROSSINI]


Anche ciò che è leggero può essere grande, se scritto in uno stile naturale, scorrevole e facile, e se, al tempo stesso, si basa su una solida composizione. Tali lavori sono più difficili da comporre di tutte quelle progressioni armoniche che la grande maggioranza del pubblico non comprende, o di quei pezzi che hanno piacevoli melodie, ma che sono difficili da eseguire. Bach si è avvilito con questo genere di lavori? Niente affatto. Una buona composizione. una solida costruzione, il 'filo', questo è quanto distingue il maestro dal dilettante, anche nelle piccole cose. [WAM]



Se solo potessi persuadere l'animo di ogni amico della musica, e dei grandi personaggi in particolare, quanto sono inimitabili i lavori di Mozart, quanto sono profondi, musicalmente intelligenti, straordinariamente sensibili! (così li recepisco, così li sento). Le nazioni dovrebbero gareggiare tra di loro per annoverare simili gioielli entro i loro confini. Praga non dovrebbe farselo scappare, anzi dovrebbe ricompensano; perché senza queste cose la storia dei grandi geni è triste davvero, e concede ai posteri scarse speranze che qualcuno si impegni ulteriormente in questa direzione; questo è il motivo per cui tanti promettenti intelletti cadono strada facendo. Mi fa rabbia pensare che l'incomparabile Mozart non sia stato ancora ingaggiato da una corte imperiale o reale! Vi prego di perdonarmi se perdo la testa; ma quell'uomo mi è così caro. [FRANZ JOSEPH HAYDN]




ER IST DAS GRÖßTE MUSIKALISCHE GENIE, DAS JE GELEBT HAT. WÄRE ER VOR MIR IN LONDON GEWESEN, HÄTTE ES MIR NICHTS MEHR GEBRACHT, DORTHIN ZU GEHEN, DENN NICHTS KANN GEGEN MOZARTS KOMPOSITIONEN BESTEHEN. [HAYDN]


ROBERT DEARLING
MOZART
BAMBINO PRODIGIO



RODERICK SWANSTON
LE SINFONIE

Wolfgang Amadeus Mozart wurde am 27. Januar 1756 in der Getreidegasse in Salzburg als einziger Sohn des erzbischöflichen Hofgeigers und Komponisten Leopold Mozart (1719 - 1787) und dessen Ehefrau Anna Maria geboren. Sein Rufname war Wolfgang ("Wolferl"). Später unterschrieb er meistens als "Wolfgang Amadé". Erst nach seinem Tod setzte sich der Name "Wolfgang Amadeus Mozart" allgemein durch.

A. PETER BROWN
«AMADEUS» E MOZART


Viviamo in questo mondo per imparare sempre industriosamente, e per mezzo dei ragionamenti di illuminarsi l'un l'altro, e d'affatigarsi di portar via sempre avanti le scienze e le belle arti. [WAM 1776]

Every genuine musician looks up to him, happy and disarmed... He disposes of light and shadow, but his light does not pain and his darkness still shows clear outlines. Even in the most tragic situations he still has a witticism ready; in the most cheerful, he is able to


draw a thoughtful furrow in his brow. He is young as a boy and wise as an old man -- never old-fashioned and never modern, carried to the grave and always alive.
His smile, which was so human, still shines on us transfigured.
[FERRUCCIO BUSONI]


NEUE MOZART-AUSGABE


WAS WÄRE ALLE MUSIK OHNE MOZART?
[THOMAS BERNHARD]


POUR VOUS PLAIRE, JE VOUS SACRIFIERAIS VOLONTIERS MON BONHEUR, MA SANTÉ, MA VIE. [EXTRAIT D'UNE LETTRE À SON PÈRE - 19 MAI 1781]


CORINNE AMAR
PORTAIT DE MOZART


LE PLUS NÉCESSAIRE ET LE PLUS DIFFICILE DANS LA MUSIQUE C'EST LE TEMPO.

JE CHERCHE LES NOTES QUI S’AIMENT.
LE VRAI GÉNIE SANS COEUR EST UN NON-SENS. CAR NI INTELLIGENCE ÉLEVÉE, NI IMAGINATION, NI TOUTES DEUX ENSEMBLE NE FONT LE GÉNIE. AMOUR! AMOUR! AMOUR! VOILÀ L'ÂME DU GÉNIE. [EXTRAIT D’UNE LETTRE - 11 AVRIL 1787]

LA FINTA
GIARDINIERA
- I


DIE GÄRTNERIN
AUS LIEBE



LIBRETTO
IN ITALIANO
WEB WORLD PREMIÈRE


LIBRETTO IN TEDESCO


La Finta Giardiniera a été créé en 1774 dans la version de Pasquale Anfossi comme opéra-bouffe napolitain et a été un important succès à l’époque, bien plus que l’œuvre composée par Mozart un an plus tard en 1775 et qui n’a connu à l’époque que… trois représentations avant de tomber dans l’oubli, bien qu'elle une prémice des grands chefs-d’œuvre lyriques de Mozart qui ont suivi.

La finta giardiniera may be the most underappreciated of Mozart's operas. It was only his second comic opera, and the libretto itself is a curious amalgam of buffa and seria. Despite an enthusiastic reception, in its original form it disappeared from the repertoire after only three performances. Translated into German, it apparently remained popular with audiences even as it was panned by critics.

L'Ouverture est bipartite: un Allegro molto en Ré majeur est suivi d'un Andante grazioso en La. De retour à Salzbourg, le musicien y ajoutera un finale en Ré majeur (K. 121) pour faire une symphonie.
Le Mouvement rapide est plein d'entrain et nous situe d'emblée dans la festivité du carnaval; il fait jouer deux thèmes contrastants, l'un en fanfare, étoffé par les vents, l'autre chantant et trillé, aux cordes seules.
L'Andante, qui ne fait jouer que les cordes, est empreint d'une galanterie délicate et tendre, plus proche d'un divertissement que d'une symphonie.

A DESTRA LIBRETTO DELL'OPERA
OMONIMA DI ANFOSSI


Certes, ce n'est pas de la «grande» musique, mais la seule chose qui importe est de voir si ce morceau répond à la fonction d'une Ouverture, qui est de placer le spectateur dans la disposition d'esprit qu'exige la pièce qui va commencer. Or, de ce point de vue, notre Ouverture est irréprochable: elle est joyeuse sans être bruyante et un rien sentimentale, sans être larmoyante, bref, elle prépare adéquatement l'auditeur à être sensible à ce que cette comédie a de fantaisiste.
[AVANT-SCÈNE L'OPÉRA]


A SINISTRA LIBRETTO
DELLA VERSIONE TEDESCA
DI MOZART

 


TUTTO IL BACCANO
CHE HANNO FATTO

Una lettera alla madre l'indomani della prima della 'Finta giardiniera'.

 

Monaco, 14 gennaio 1775

 

Dio sia lodato! Ieri, il 13, è andata in scena la mia opera con un successo tale che mi è impossibile descrivere alla mamma tutto il baccano che hanno fatto. Il teatro era così pieno che molta gente è dovuta restar fuori. Ad ogni aria seguiva un fracasso terribile, con applausi e grida di «viva maestro». Anche Sua Altezza Serenissima la principessa elettrice e la principessa vedova, che erano vis à vis a me, mi hanno detto «bravo». Quando l'opera è terminata, per tutta la durata della pausa fino all'inizio del balletto non ci sono stati altro che battimani e «bravo»; smettevano e subito iniziavano di nuovo e così via. Più tardi sono andato con il papà in una certa sala dove sarebbero passati il principe elettore e la corte intera e ho baciato le mani a Sua Altezza il principe e alla principessa e alle altre Altezze, che sono state tutte molto cortesi.

Questa mattina, di buon'ora, Sua Grazia il principe vescovo di Chiemsee ha inviato qualcuno a felicitarsi con me per il successo tanto straordinario che ha avuto l'opera con tutti. Riguardo al nostro ritorno, non potrà aver luogo tanto presto e la mamma non deve neppure desiderarlo, perché la mamma sa quanto fa bene starsene con l'affanno... Arriveremo sempre abbastanza presto. Una ragione seria e importantissima è che la mia opera verrà rappresentata di nuovo venerdì prossimo ed io sono indispensabile alla sua esecuzione, altrimenti non la si riconoscerebbe più, dato che qui fanno delle cose molto strane. Bacio 1000 volte le mani alla mamma. I miei saluti a tutti i buoni amici e amiche. Il mio complimento al signor Antretter, che lo prego di scusarmi se non gli ho ancora risposto, ma non ne ho avuto assolutamente il tempo e lo farò prossimamente. Adieu. Mille bacetti a Bimberl.

[W.A. Mozart, Epistolario, a cura di E. Castiglione, Roma, 1991, p. 73.]



PIERO MIOLI
L'OTTAVA FATICA

 

Due anni abbondanti separano la settima e l'ottava fatica teatrale di Mozart, e se il primo gruppo di opere si pone fra il 1767 e il 1772, se la nona opera s'accoda subito all'ottava, prima della decima passeranno sei anni. Sei anni che valgono almeno il doppio, nel caso della precocità mozartiana, e che proprio per questo sapranno passare dal gentile acquerello del Re pastore al possentebassorilievo di Idomeneo, re di Creta.

Dopo il Lucio Silla di Milano, viste cadere le speranze di un impiego stabile prima a Milano e poi a Firenze, tornati a Salisburgo e passati a Vienna e ritornati a Salisburgo, Leopold e Wolfgang aspettarono. Fra tanta musica di ogni genere, fra il bel mottetto Exultate, jubilate scritto a Milano per il creatore del Cecilio di Lucio Silla e le normali condiscendenze alle occasioni cortigiane, nel pieno disinteresse del suo principe-arcivescovo che non capiva o non voleva capire chi avesse al suo servizio, ecco finalmente un invito, e un invito soddisfacente. Il principe elettore Massimiliano III di Baviera chiedeva un'opera comica per la stagione di carnevale 1774-1775, una nuova musica per La finta giardiniera che il carnevale precedente era andata in scena alle Dame di Roma. La musica era stata di Pasquale Anfossi «maestro di cappella napolitano»...


PIERO MIOLI
DA PONTE PER LORENZO

 

«Dentro il mio petto io sento» è la prima aria del Podestà, un tenore alquanto buffo che nel suo cuore tumultuoso crede di avvertire prima la dolcezza dei flauti e degli oboi, poi la malinconia delle viole, infine il fracasso dei timpani, delle trombe, dei fagotti e del contrabbasso. Un bel testo, per la lunghissima e complicata Finta giardiniera, di Giuseppe Petrosellini

 

I - II - III - IV

 

Alle sei del mattino sono sempre già pettinato. Alle sette sono vestito di tutto punto. Poi scrivo sino alle nove. Dalle nove all'una ho le mie lezioni. Poi mangio, a meno che non sia invitato da qualche parte, e in tal caso si pranza alle due e anche alle tre. Prima delle cinque e delle sei di sera non posso lavorare. E spesso c'è un concerto ad impedirmelo, altrimenti scrivo fino alle nove. Poi vado a casa dalla mia cara Constanze, dove però molte volte il piacere di vederci ci è reso amaro dai pungenti discorsi di sua madre [...]
Alle dieci e mezza e alle undici torno a casa. Dipende dalla lingua di sua madre o dalla forza che ho di sopportarla.
Poiché a causa degli eventuali concerti, e anche perché non so se non mi chiameranno da qualche parte, non posso contare sulla sera per scrivere, sono solito scrivere ancora un poco prima di andare a letto, soprattutto quando rientro a casa presto. Così spesso resto a scrivere fino all'una. E alle sei sono di nuovo in piedi.
[WAM 1781]



COSÌ FAN TUTTE


Farò come il musicista, dimenticherò l'intrigo. Il testo è satirico e buffo; io voglio vederlo con lui affettuoso e tenero; sul palcoscenico ci sono due italiane coquettes, che ridono e mentono; ma, nella musica, nessuno mente e nessuno ride; al massimo si sorride. [WAM]


WOLFGANG HILDESHEIMER LORENZO DA PONTE





EUGENIO MONTALE
UNA RECENSIONE


DANIEL HEARTZ
COSÌ FAN TUTTE


MARCO EMANUELE
IL LUTTO DELL'AMORE


LE NOZZE
DI FIGARO



LUCA SCARLINI
SIMMETRIE DELLA PASSIONE E SUSSULTI DELLA RAGIONE:
LE NOZZE DI FIGARO TRA BEAUMARCHAIS E MOZART


PAOLO CATTELAN
LE NOZZE DI SUSANNA


CARLIDA STEFFAN
SGUARDI SU FIGARO


EDOARDO TOMASELLI
LE NOZZE DI FIGARO:
PERFETTA MACCHINA
TEATRALE

LE RAGIONI DI
UN CLASSICO



DON GIOVANNI


Una 'leggenda' sull'Ouverture del Don Giovanni raccontata da Stendhal: «... Mozart vi lavorò solo la notte avanti la prima rappresentazione, quando aveva già avuto luogo la prova generale. La sera, tornando a casa verso le undici, pregò la moglie di fargli un "ponce" e di restare con lui per tenerlo sveglio. Ella assentì e si mise a raccontargli delle favole e delle storie fantasiose che lo fecero lacrimare dalle risate. Intanto il ponce lo induceva al sonno, di modo che scriveva solo quando la moglie parlava, chiudendo gli occhi appena essa taceva. Lo sforzo di tenersi desto, quel continuo alternarsi di veglia e di sonno, lo affaticarono al punto che la moglie lo esortò a riposarsi un poco, dandogli la sua parola che l'avrebbe chiamato dopo un'ora. Mozart si addormentò così profondamente ch'essa lo lasciò stare per due ore, svegliandolo solo alle cinque del mattino. Alle sette dovevano venire i copisti, e quando puntualmente arrivarono l'opera era finita.»



The Mozart-Da Ponte Operas
An Annotated Bibliography



MAURO TROMBETTA
DON GIOVANNI
A TEATRO


LORENZO DA PONTE

DON JUAN
[AGORA]


SØREN KIERKEGAARD
UNA FUGACE OSSERVAZIONE
SU UN PARTICOLARE
NEL DON GIOVANNI

CON UNA NOTA SU
KIERKEGAARD RECENSORE
DI MARCELLO GALLUCCI



DON GIOVANNI

WIKIPEDIA


Chiunque avanzi su questa strada piena di pericoli, sarà purificato dall'acqua e dal fuoco, dall'aria e dalla terra; se egli vincerà il terrore della morte, sarà in grado di librarsi dalla terra, illuminato, e consacrarsi interamente ai misteri di Iside.


Era una giornata calda, ma Mozart era vestito in maniera piuttosto formale. Stava lavorando intensamente ad alcuni quartetti per archi, ma non sembrò affatto disorientato dall'interruzione. [...] Quando si alzò in piedi, fui sorpreso di scoprire che era poco più alto di un metro e sessanta e di corporatura molto esile. La mano era fredda, ma la sua stretta robusta. Il volto non aveva alcunché di notevole ed era piuttosto malinconico, finché non iniziò a parlare; allora prese un'espressione animata e divertita e i suoi occhi [...] si colmarono di cortese attenzione per ciò che facevamo, cosa sulla quale ci interrogò con evidente interesse. [1785]


La sua breve vita e la sua fecondità sollevano la sua perfezione al livello del fenomeno.

La sua non mai turbata bellezza sconcerta. [BUSONI]

 


MOZART IST DER GÖTTLICHE MOZART UND WIRD ES IMMER SEIN. NICHT NUR EIN NAME, SONDERN EIN HIMMLISCHES GENIE, DAS AUF DIE ERDE KAM, DREIßIG UND EINIGE JAHRE BLIEB, UND ALS ER DIE WELT VERLIEß, WAR SIE NEU, BEREICHERT UND DURCH SEINEN BESUCH GESEGNET. [LEONARD BERNSTEIN]


Bienvenido a MOZART, una web dedicada al genio de Salzburgo que tiene como principal objetivo la difusión de su figura y de su música, y que estará en permanente revisión y ampliación.