GUIDA AL
DOKTOR FAUST

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VORSPIEL I
(Preludio )

Wittenberg. Studio di Faust. E' mattina. Faust, "magnificenza" dell'Università di Wittenberg, è solo nel suo studio ("un'alta sala gotica, fra biblioteca e laboratorio d'alchimista [...]") "un po' trasandato") intento al suo lavoro: sta seguendo "con grande attenzione lo svolgersi di un processo chimico". Regna il silenzio. Improvvisamente irrompe Wagner, il suo assistente, per annunciargli l’arrivo di tre studenti di Cracovia. Faust lo congeda bruscamente:

"Wagner, wahrhaftig! Ich mag so nicht weiter. Das Leben rollt rascher und - nicht mehr aufwärts. Nicht darf ich so breite Zeit an andre wenden. Und dem hilft doch kein Rat der sich nicht selber besinnt! - Macht mich bei ihnen entschuldigt."

[Wagner, no davvero! Non mi è possibile continuare così! La vita scorre veloce e non torna indietro; non posso donare ad altri il mio tempo e nemmeno aiutare chi non sa aiutare se stesso! Porgete loro le mie scuse.]

Ma poi cambia idea quando viene a sapere che essi desiderano offrirgli un libro raro e curioso, la "Clavis Astartis Magica". Faust è dapprima incredulo, poi sbigottito perché ne conosce gli sconvolgenti contenuti; infine esulta e permette a Wagner di far entrare gli studenti:

"Faust, Faust, nun erfüllt sich dein Augenblick! Die Zaubermacht in meine Hand gegeben, die ungeheueren Zeichen mir erschlossen, heimliche Gewalten mir geknechtet, und ich kann - ja, ich kann - o, ihr Menschen, die ihr mich gepeinigt, hütet euch vor Faust! In seine Hand die Macht gegeben heimliche Gewalt ihm zu Gebot, er wird euch zwingen, euch bezwingen. Wehe, wehe über euch!... Wenn Wagner dennoch irrte... vielleicht zum Heile...?"

[Faust, Faust! Il tuo momento è finalmente venuto! Il magico potere in queste mani! I segni prodigiosi a me rivelati! Le potenze segrete (qui: infernali) a me asservite! O voi uomini che mi avete tormentato, guardatevi da Faust! Il potere è nelle sue mani, le forze oscure gli ubbidiscono, egli saprà domarvi, farvi schiavi! (rimane pensieroso a testa bassa) Se Wagner s'ingannasse... forse per la mia salvezza...? (sospira profondamente).]

I tre misteriosi studenti, vestiti di nero, entrano. Il primo studente offre a Faust il libro, il secondo una chiave, il terzo un foglio: la lettera di trasferimento di proprietà. Faust chiede loro perché si merita tanto. "Perché sei il Maestro" rispondono in coro. Chiede infine in che modo può sdebitarsi. La risposta è: "In seguito, in seguito. Addio, Faust!" Poi spariscono misteriosamente. Rientra Wagner, a cui Faust chiede se li ha incontrati. Quando Wagner, sorpreso, dice di no, Faust esplode di gioia maligna, mentre "la misce-la sul fornello trabocca sul fuoco con alto stridore":

"Ihr habt sie versäumt. Ach, nun weiss ich, wer sie gewesen."

[Vi sono sfuggiti. Ah! Ora io so chi sono!]

Faust è ora consapevole di avere tra le mani lo strumento che gli consentirà di ridurre in proprio potere le forze infernali.