1880
Remy gli impartì lezioni di armonia, contrappunto e composizione. Il contrappunto era basato su Cherubini; la strumentazione su Berlioz; gli esempi musicali giungevano sino a Brahms e Gounod. Wagner era quasi escluso o citato soltanto in esempi 'da evitare'. Un motto del maestro era: "Moglichst vielseitige Bildung macht den Kunstler", cioè "la più vasta cultura possibile fa l'artista". L'insigne didatta trasmise anche all'allievo il suo sconfinato amore per Bach e Mozart, i due compositori che rimarranno alla base di tutta l'arte di Busoni. Per Mozart Mayer aveva un’adorazione sconfinata e Bach era il costante punto di riferimento del suo insegnamento: non si stancava di analizzare e valorizzare il "Clavicembalo" e le altre grandi opere contrappuntistiche. Busoni nutriva per il maestro ammirazione e devozione e questi mesi passati al suo fianco furono certamente i più lieti della sua giovinezza, nonostante la miseria in cui viveva la sua famiglia. Busoni fu suo allievo dalla fine del 1879 al marzo del 1881. Così lo ricorda nel 1890, in un articolo in memoria:

«Chi scrive [...] ricorda il delizioso godimento che gli offrivano le lezioni di Mayer con gratitudine e malinconia. Egli sapeva avvicinare i suoi discepoli con un'esposizione piena di spirito e di forma perfetta, la sua cultura universale gli permetteva di spiegare, ornare e vivificare gli esempi musicali e di storia della musica con riferimenti alla storia della cultura, con appropriate caratterizzazioni degli autori e infine con le sue proprie e originali osservazioni marginali, in parte oggettive, in parte scherzose e in parte poetiche. Sebbene [...] non fosse in grado di accettare tutto ciò che i tempi nuovi proclamavano, [...], un grande amore, una venerazione sconfinata, una fede incrollabile lo animavano, da deporre per sempre, come sua eredità, nello spirito e nel cuore dei suoi scolari: l'ammirazione per il genio di Wolfgang Amadeus Mozart. Quando pronunciava questo nome, la sua fisionomia geniale prendeva l'espressione di una confidenza e di una gioia quasi paterne, mentre ltocchio tradiva un estremo stupore interno. L'aver egli saputo imprimere in noi con tratti così profondi l'immagine di quest'uomo, è forse da considerare l'opera più grande di Remy, per i suoi allievi, ad ogni modo, la più fruttuosa. [...]
Accanto a Mozart, Bach occupava nel suo cuore il posto più alto; e nell'analisi, nella spiegazione e nell'interpretazione poetica dei preludi e fughe del "Clavicembalo ben temperato egli era inesauribile.» [BII, pp.378-379]

Durante l'autunno, madre e figlio si recano in Italia per un giro di concerti:

«In November and December he gave two concerts at Milan. As usual, an improvisation was an item of every concert. Italians do not go much to concerts, and Ferruccio played to thin and depressed audiences on gloomy winter afternoons. The concert-halls were, as they often are still, badly warmed and badly lighted. The critics commented on his pale and haggard appearance, like a Byronic hero from a novel of George Sand, and found that his programmes contained too many fugues.» [DENT, p. 41]

Compone il Minuetto capriccioso per pianoforte, op. 61, KiV 124; la Gavotta in fa minore per pianoforte, op. 70, KiV 152; il Preludio e fuga in la minore per organo, op. 7, KiV 157; Tre pezzi nello stile antico per pianoforte, op. 10, KiV 159 e probabilmente anche la Gavotta in fa maggiore per pianoforte, op. 25, KiV 89. Inizia la composizione del Quartetto per archi, op. 19, KiV 208 che concluderà l'anno successivo
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