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Scena terza

 

Camerino di un teatro. Lulu, divenuta ballerina di varietà famosa e ammirata, si prepara nel suo camerino. Viene a salutarla Alwa, e quando Lulu entra in scena, dice che su di lei si potrebbe scrivere un'opera interessante (l'orchestra cita l'inizio di «Wozzeck»). Sopraggiunge il principe e parla con Alwa della perfezione della bellezza di Lulu, che egli spera di sposare e di portare con sé in Africa. [ANALISI MUSICALE] Improvvisamente Lulu torna in camerino: dice di essere stata colta da un malore, dopo aver visto tra il pubblico il dottor Schön con la sua fidanzata. Sopraggiunge Schön, infuriato: nel suo dialogo con Lulu prosegue la forma-sonata della scena precedente (sviluppo e ripresa). Schön comincia con toni aggressivi; ma, di fronte alla prospettiva che Lulu parta con il principe per l'Africa, crolla e scrive sotto dettatura una lettera di congedo alla fidanzata. [ANALISI MUSICALE]
Lulu
Lei sa benissimo...

Schön
Taci!

Lulu
... di essere troppo debole per staccarsi da me...

Schön (esausto, è crollato sulla poltrona a sinistra, vicino al tavolo. Geme) Oh, oh! Mi fai male

Lulu
A me invece questo momento fa bene - non so nemmeno dire quanto!

Schön
La mia vecchiaia! il mio mondo!
(Singhiozzando) Quella bambina, quella bambina innocente!

Lulu
Piange! L'uomo forte piange! Ma adesso, per favore, se ne vada... da lei...

Schön
Non posso, adesso non posso andare da lei.

Lulu
Fuori di qui!

Schön (ha un gesto d'impotenza)

Lulu
Mi mandi il principe.

Schön
Dimmi, per amor di Dio, che cosa devo fare...
(Si alza, lascia lo scialle sulla sedia e sposta i costumi ammucchiati sul tavolo)

Schön
Non riesco a scrivere...

Lulu (ln piedi alle sue spalle, appoggiata allo schienale della poltrona)
Allora scriva!

Schön Non posso...

Lulu «Gentilissima signorina...»

Schön
«Gentilissima signo...? Io la chiamo sempre Brigitte.

Lulu (insistendo) « Gentilissima signorina... »

Schön (scrivendo)
La mia sentenza di morte!

Lulu
«Le restituisco la Sua promessa. » - «Non posso in coscienza»
(Schön depone la penna e le rivolge un'occhiata supplichevole) Scriva: «in coscienza consentire che Lei leghi la Sua esistenza al mio orribile destino.»

Schön (scrivendo)
Hai ragione... hai ragione.

Lulu
Le do la mia parola che sono indegno del suo amore» -
(poiché Schön la guarda di nuovo) Scriva: «...amore... Queste poche righe gliene danno la prova. Da tre anni cerco di liberarmi da un legame; ma non ne ho la forza. - Le scrivo - a fianco della donna che mi tiene in suo potere. Mi dimentichi! - Dottor Ludwig Schön».

Schön (scoppiando in singhiozzi)
Oh, Dio!

Lulu
Post scriptum: «Non tenti si salvarmi».

Schön (dopo aver terminato di scrivere si accascia)
E adesso - viene - il supplizio...
(Mentre Lulu si prepara per il suo numero di danza, cala il sipario).

 

ATTO SECONDO