free counter FERRUCCIO DANTE MICHELANGIOLO BENVENUTO BUSONI WEBSITE - BY LAURETO RODONI

 

FERRUCCIO BUSONI WEBSITE


Questa monumentale edizione delle 'Briefe an seine Frau' (‘Lettere alla moglie’), finalmente integrale, è filologicamente impeccabile, come lo sono tutti i lavori di Martina Weindel su Busoni.

L'edizione finora conosciuta, curata da Friedrich Schnapp e in Italia da Luigi Dallapiccola (con l'eccellente traduzione della moglie Laura) fu oggetto della (spesso comprensibile) censura di Gerda stessa. **

Si tratta di due volumi di complessivamente 1300 pagine, ricchi anche sul piano iconografico. Quasi 400 i documenti inediti. Il primo volume contiene l'edizione critica delle lettere. Il secondo un amplissimo commento, con bibliografia e indici. Considero questa edizione una sorta di 'summa busoniana' poiché Ferruccio tratta con Gerda tutti i temi a lui cari, non solo sul piano della Weltanschauung, ma anche su quello della Kunstanschauung (ossia sul piano musicale, estetico e artistico in senso lato). E Martina Weindel chiarisce, amplia, rinvia ad altri carteggi e agli scritti di estetica. Un commento dottissimo, assolutamente imprescindibile nell'ambito degli studi busoniani.

Dopo questa edizione si può dire che in Germania a Ferruccio Busoni sia stato innalzato un gigantesco monumento critico. Soprattutto grazie alle ricerche di Martina Weindel, ma anche di altri studiosi come Albrecht Riethmüller (Freie Universität di Berlino) o Eva Hanau. Sono felice che questo formidabile Kulturmensch di stampo rinascimentale, su cui anch'io ho avuto la gioia di lavorare per oltre dieci anni, abbia avuto nella sua patria d'adozione un riconoscimento così importante.

** L'edizione originale di Schnapp, quella di Dallapiccola e quella inglese curata da Rosamond Ley sono integralmente pubblicate nella mia Website dedicata a Busoni. In italiano con le mie note.

FERRUCCIO BUSONI

BRIEFE AN SEINE FRAU

1889-1923

Immagine Volume I Immagine Volume II

Band I: Briefe

Band II: Kommentar, Verzeichnisse und Register

Martina Weindel è senza dubbio la più autorevole studiosa di Ferruccio Busoni sul piano mondiale, in particolare del suo pensiero estetico, imprescindibile punto di riferimento scientifico durante le mie ricerche busoniane.

«Als Wegbereiter der Neuen Musik und einer der größten Pianisten seiner Zeit gehört Ferruccio Busoni (1866 - 1924) zu den interessantesten Erscheinungen in der modernen Musikgeschichte. Mit dieser Edition liegen erstmals alle zugänglichen Briefe vor, die der Italiener an seine schwedische Ehefrau Gerda (1862 - 1956), eine außergewöhnliche, bislang unterschätzte Persönlichkeit, richtete. Sie bieten einen profunden Einblick in die fruchtbare gegenseitige Ergänzung der unterschiedlichen Charaktere der beiden Eheleute. Vor den Augen des Leser entfaltet sich ein subtiles Bild von der universalen Persönlichkeit Busonis als Pianist, Komponist, Ästhetiker, Pädagoge, Bearbeiter, Herausgeber und Schriftsteller und zugleich von der an Widersprüchen reichen menschlichen Seite des Musikers. Im Licht unverfälschter und neuer Quellen wird ein Busoni-Bild sichtbar, das sich beachtlich von dem überlieferten unterscheidet. Die einzige Briefausgabe von 1935, auf der auch die Übersetzungen beruhen, liefert eine nach den Wünschen von Gerda Busoni getroffene Auswahl, die darauf abzielt ein makelloses Idealbild von Ferruccio Busoni zu vermitteln. Die vorgenommenen Eingriffe, Kürzungen, Auslassungen und verbalen Entschärfungen bestätigen zusätzlich diese Absicht. Die vorliegende Edition dagegen stellt den originalen Brieftext wieder her und ist überdies um fast vierhundert unveröffentlichte Dokumente erweitert. Ein ausführlicher Anmerkungsapparat erläutert den inhaltlichen, biographischen und kulturgeschichtlichen Kontext.»

Questo lavoro di ricerca è stato finanziato dalla Ernst von Siemens-Musikstiftung (München/Chur).

 

GERARD CARTER
THE PIANO BOOK

PIANO MANNERISMS:
TRADITION AND THE GOLDEN
RATIO IN CHOPIN AND LISZT


REDISCOVERING
THE LISZT TRADITION


LISZT SONATA COMPANION

GREAT PIANISTS
ON PIANO PLAYING

IL CARTEGGIO TRA UMBERTO
BOCCION E FERRUCCIO BUSONI


LE LETTERE DI BUSONI
A ROSAMOND LEY

(IN ENGLISH)

MAGDA VON HATTINGBERG
RILKE E BENVENUTA

 

L'ARTE DI BUSONI NEL SUO TEMPO
Le tredici trasmissioni curate da Andrea Bambace per la RAI

nel 1978 in occasione del 30 anniversario del Concorso Pianistico Internazionale F. Busoni a Bolzano.

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IL MITO DI FAUST

FERRUCCIO BUSONI

DOKTOR FAUST

HECTOR BERLIOZ
LA DAMNATION
DE FAUST



LOUIS / LUDWIG SPOHR
FAUST

CHARLES GOUNOD
FAUST

ARRIGO BOITO
MEFISTOFELE

GO TO THE GENERAL
INDEX OF RODONI.CH



LAURETO RODONI
DIE GERADE LINIE IST UNTERBROCHEN
L'ESILIO DI BUSONI A ZURIGO 1915-1929
CON 12 LETTERE INEDITE COMMENTATE


BOCCIONI E BUSONI A PALLANZA


Antony Beaumont scrisse che Ferruccio Busoni "fu uno dei migliori e più fertili scrittori di lettere del suo tempo. Virtuoso della penna quanto del pianoforte, il suo stile epistolare maturo gli permetteva quella favolosa varietà di attacchi e di sfumature, quelle sottigliezze e quella flessibilità della forma per le quali è rammentato come pianista e come compositore. Per Busoni la forma di una lettera era altrettanto importante per la sua buona riuscita quanto quella di una composizione o di un programma di concerto". Gran parte delle lettere più pregnanti e profonde sul piano umano, etico, artistico e musicale non furono indirizzate a persone veramente famose, ma a famigliari e amici (artisti, intellettuali poco conosciuti, persone comuni) "la cui fede in lui era però indiscutibile".
Isidor Philipp, pianista, didatta e compositore ungaro-francese fu il destinatario privilegiato di alcune di queste lettere memorabili. Il loro sodalizio umano e artistico, fervido e fecondo, durò oltre vent'anni. Si conobbero nel 1900 a Berlino (città nella quale Busoni abitava stabilmente dal 1894)...

[...] il francese di Busoni è piuttosto scorretto, rispetto a quello forbito di Philipp. Ma gli "errori" e gli squilibri sintattici per gran parte non ostacolano o interrompono il flusso del suo pensiero che è di tale elevatezza...

 



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PRIMA LETTERA CON COMMENTO INTEGRALE
INTRODUZIONE E PROLOGO I DEL DOKTOR FAUST

Vous ne serez jamais heureux:
vous êtes à la fois Faust et Méphisto.

(Isidor Philipp a Busoni)



...espressività e trasparenza intellettuale da anteporsi con forza alla forma stessa; può anzi accadere che il "disordine" formale sia non di rado intimamente connesso al contenuto inquieto, scorato, drammatico della lettera e le anomalie a volte sembrano paradossalmente assumere il valore di veri e propri stilemi, anche se involontari, di scarti dalla norma che conferiscono maggiore pregnanza al contenuto. Come non ricordare, a questo proposito, le parole che Antony Beaumont ebbe la cortesia di scrivermi sulle varie lingue impiegate da Busoni: "Busoni hat nicht auf Deutsch, nicht auf English, nicht auf Franzosisch usw. geschrieben, sondem auf "Europäisch'. Das macht seine Briefe einerseits leicht zu ubersetzen, erklärt andrerseits den eleganten, cosmopolitischen Tonfall - aber es erklärt auch, warum er in jeder Sprache manchmal Fehier machte. Seine Abweichungen vom deutschen Norm (ich mochte sic eigentlich nicht als "Fehier" bezeichnen!) sind mir allerdings hundertmal lieber als "korrektes" Deutsch. Vermutlich war es mit semen Gebrauch der italienischen Sprache nicht wesentlich anders. In Helsinki sah ich eigenhandige Briefe von ihm an Sibelius - auf Schwedisch! Wahrscheinlich auch mit "Fehiern", aber immerhin..."







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Busoni è stato uno dei più grandi compositori che l'Italia abbia mai avuto, una delle figure maggiori della storia musicale universale, uno degli artisti che hanno toccato le vette più... che lo spirito umano sia stato dato raggiungere. [...] Busoni era un Profeta. Che sia finalmente riconosciuto come tale. Anche nella sua Patria.

Roman Vlad 1966

"AD UNA ETÀ ANCORA ADOLESCENTE, IL BISOGNO
DI APPROFONDIRMI NELLE
TEORIE MUSICALI MI
ALLONTANÒ IMPERIOSAMENTE
DALL'ITALIA..."
CONTINUA

 


 

It would appear that among the musical legacies of our time, that of Busoni remains the most ambiguous and incomplete. While the posterity of most of the great musicians of our era is now neatly categorized in the different chapters of modern musical history, the case of Busoni still provokes controversy, as well as being subject to varying and contradictory evaluation. It seems that this strange musician, gone not so long ago, was at first completely forgotten, and then subject to an ardent attempt to re-evaluate his work and his importance in general. It cannot be our place here to take part in the discussion of the value of his music, others more competent, are constantly occupied with this task. Rather it falls to us to put the, spotlight on another aspect of Busoni's activities-also strangely ignored--that being his role as an interpreter... (René Leibowitz)


ISIDOR PHILIPP

(1863-1957)

 

A formidable teacher, pianist, and editor, Isidore Philipp was of Hungarian origin but spent most of his life in Paris, except for a period when he fled the Nazis and lived in exile in New York. When Philipp approached Saint-Saëns for piano lessons, the older composer recognized in this developing artist one who would champion his music. Philipp received letters from his mentor explaining details of his compositions: years later his reminiscences of Saint-Saëns appeared in the Revue Musicale. Philipp decisively chose to record only works by Saint-Saëns, especially the chamber music. (Philipp made acetates of minor Italian works, published by Vox in 1950, possibly discs used to demonstrate a series he had recently edited.) Philipp's pupil Marcelle Herrenschmidt (1895-1974) was also his assistant, perhaps more: letters from his friend Busoni bear warm greetings to her as well. The recording they made together of Saint-Saëns' Scherzo for two pianos provides a unique example of the two-piano tradition once so characteristic of French musical life.
A volume of correspondence between Philipp and Busoni is being edited by Laureto Rodoni in Switzerland.


Rosamond Ley (1883-1969), fu pianista e scrittrice di argomenti musicali. Studiò con Busoni a Basilea nel 1910. Tradusse in inglese le Lettere alla moglie e Von der Einheit der Musik. Era presente il 13 maggio 1913 alla prima assoluta, burrascosa, della Sonatina Seconda di Busoni al Conservatorio di Milano. Busoni la considera un membro della sua "cerchia". Fu anche a Bologna con il Maestro all'inizio del 1914.

***

 [A note, or part of a letter, received during the period April-August 1911, when Busoni and Ley appear to have been in conflict. Perhaps handed to Rosamond Ley by Busoni at a later date when reconciliation had taken place. See following letter.]

[Berlin? Undated/unposted]

How you treat me! I do not see how I can get along like this. A little kindness on your part – to One who has entertained nothing but kind feelings towards you – it would not be wasted.

When this is the way of "living your own life" – I assure you – the way is mistaken in its point of departure.

There is no mood, to live one’s own life, without the assistance of many others.

      

 

 

L'archivio busoniano fa ora parte dell’Archivio del curatore di questa Website (Laureto Rodoni). Tutti gli originali (tranne tre) delle lettere di Busoni furono però donati alla British Library di Londra, a patto che fossero dapprima fotografati e microfilmati: questi documenti, autenticati da un notaio, si trovano ora nell’Archivio di chi scrive. Rosamond Ley tradusse in inglese le Lettere alla moglie e Von der Einheit der Musik, la raccolta degli scritti teorici busoniani, inclusi in F. Busoni, Lo sguardo lieto.


     The book you read –

     the music you play for enjoy[ment] when plaid [sic] by others

     even the bread you eat -

     they are all parts of another life, which you take.

     In answer to these helping forces, you have to offer a compensation. This – I think – is everybody’s duty.

     And to the man, who gives to you the utterest of all imaginable giving, you had – at least – to be kind.

     "You are sorry". "You are loving". You can – reasonably – not be both simultaneously.

     As to myself, I am not more a beginner in life and have reached the moment of existence when sentiment and even time become precious.

     You – passively – are at work to destroy those precious and matured elements; to destroy something good and important in me and – perhaps inconsciously [sic] -  also in yourself.

     Forgive my frankness and do not give yourself any trouble with answering it.

     I remain always your friend, your best friend, as I believe. 

 


IL CONCERTO
PER PIANOFORTE
DI BUSONI


Sul frontespizio dell'Edizione Breitkopf si legge:

Concerto - per un pianoforte principale e diversi strumenti a fiato e a percussione - aggiuntovi un coro finale per voci d'uomini a sei parti - le parole allemanne del poeta Oehlenschläger danese - la musica di Ferruccio Busoni da Empoli - Anno MCMIV - opera XXXIX.

Il Concerto per pianoforte, orchestra e coro d'uomini e orchestra è un'opera che tenta di riassumere i risultati del periodo della mia prima maturità e che rappresenta la sua conclusione. Come ogni opera che sorge in quest'epoca dello sviluppo, è matura per esperienza personale e si basa sulla tradizione. Non indica certo il futuro, ma rappresenta il momento della sua nascita. Le proporzioni e i contrasti sono distribuiti con cura e, per il fatto che il piano era stabilito definitivamente prima che ne incominciassi l'esecuzione, non v'è nulla in essa dovuto al caso. Il vecchio non cade di fronte al nuovo, ma piuttosto di fronte al meglio. Noi abbiamo questo vantaggio di fronte agli accademici, che speriamo nel nuovo mentre onoriamo l'antico; che possiamo soffrire e gioire insieme; che ci inchiniamo volentieri senza rimanere inattivi.
[Busoni, 1912]




SENSAZIONALE INTERPRETAZIONE
DEL PIANISTA MARC-ANDRÉ HAMELIN

Padronanza tecnica assoluta dell'impevio concerto e mirifica interpretazione, tra le migliori in assoluto.

IL CONCERTO PER PIANOFORTE
ALLA TONHALLE DI ZURIGO

8 luglio 2008

Marek Janowski

INTERVIEW


Marc-André Hamelin
BIOGRAPHY

Herren des
Schweizer Kammerchors
Fritz Näf - Einstudierung

Konzert C-Dur op. XXXIX, BV 247
für Klavier und Orchester mit Männerchor

Per chi è interessato dispongo
della registrazione su CD.
Scrivere a alban@videonet.ch

 

 

Das »Concerto« für Klavier, Orchester und Männerchor [...] ist ein Opus, welches die Ergebnisse meiner ersten Mannesperiode zusammenzufassen trachtete und 15 das ihren eigentlichen Abschluß darstellt. Wie jedes Werk, welches in einen solchen Zeitraum der Entwicklung fällt, ist es reif durch gewonnene Erfahrung und auf Tradition gestützt. Es weist durchaus nicht auf die Zukunft, sondern repräsentiert die Gegenwart seines Entstehungsmomentes. Die Proportionen und die Kontraste sind bedachtsam verteilt, und dadurch, daß der Plan endgültig feststand, bevor die Ausführung begann, ist in ihr nichts Zufälliges.

Das Alte fällt nicht vor dem Neueren, wohl aber vor 25 dem Besseren. Wir haben das den Akademikern voraus, daß wir das Neue erhoffen, indem wir das Alte ehren; daß wir leiden können und genießen zugleich; daß wir uns willig beugen, ohne untätig zu bleiben. [Busoni 1912]

 


Sergio Sablich è uno degli uomini più colti, sensibili, affidabili, veritieri, seri, precisi, inventivi, estrosi, creativi e dotati di vero talento oggi attivi sul sempre più umiliato e infelice terreno della musica.

(Quirino Principe, 2004)

Sablich poteva trascinarti sulla tomba di Karajan (o di re Ludwig) o proporti una scarpinata verso un rifugio dell’Alto Adige (nelle tre-quattro ore libere tra prova generale e concerto), lasciarti in ostaggio a casa una valigia di libri e/o cataloghi non trasportabili visto che l’immediata meta era Stoccolma, lo stadio, la Scala, l’anteprima di una mostra o un irrinunciabile avvenimento chissà dove. Difficile non invidiare, cioè ammirare, le passioni di Sergio Sablich: prima ancora di condividerle. Non solo per il soggetto ma per la follia in sé: passioni di alto profilo, diverse ma miracolosamente compatibili, a volte ossessive ma prive di morbosità e feticismi, gelosamente alimentate ma spartite tra gli amici. No, non è stata banale la vita di Sablich (Bolzano, 7.7.1951 - Firenze, 7.3.2005), proprio come non erano ordinari gli affetti, le amicizie, i gusti e le aspirazioni. Non era banale l’uomo.

(Angelo Foletto)

Devo moltissimo a Sergio Sablich, studioso di grande acume intellettuale e di squisita generosità d'animo, e ne serbo un affettuoso, riconoscente ricordo. In Sua memoria vorrei riproporre ai lettori della Busoni Website la sua folgorante analisi del "Doktor Faust", e altri capitoli tratti dalla fondamentale monografia busoniana con il Suo generoso consenso, e le Sue vigorose traduzioni dei testi di Pfitzner e di Wassermann.
Ringrazio di cuore la sorella Marina per la splendida collaborazione.

(Laureto Rodoni)



WEBSITE

ALLA MEMORIA DI
SERGIO SABLICH


© FAMIGLIA SABLICH.
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INSIGNE MUSICOLOGO
APPASSIONATO E PERSPICACE
STUDIOSO
DELLA FIGURA E DELL'OPERA
DI FERRUCCIO BUSONI


IL SITO UFFICIALE

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L'Autore ha proceduto con criteri ad un tempo analitici e sintetici, nell'intento di ricomporre, dopo averla suddivisa e scandagliata, quell'unità ínscindibile ed eterna dell'agire umano ed artistico che della polivalente e poliedrica opera di Busoni fu sempre credo assoluto.

Questo fondamentale e stupendo volume dedicato alla vita e all'opera di Ferruccio Busoni, esaurito da parecchi anni, è stato di recente ristampato dalla casa editrice EDT di Torino.


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C'è nel volume una lettera emblematica, che inizia in italiano e prosegue in tedesco, quasi a segnare il passaggio definitivo dalla lingua materna alla lingua adottiva e con esso, forse, il dramma mai risolto di una identità enigmatica.

Klaus Michael Grüber´s staging is both simplistic and aesthetic, underlining the staticness of the work as well as smoothing the transitions between the various scenes. The protagonists often wear extravagant costumes, contrasting with the austere background.

 

The cornerstones of this performance are Thomas Hampson as well as conductor Philippe Jordan. Many ideas are presented in this work, and Faust´s character is vastly complex, but the complexity seem to be grasped by Thomas Hampson, in one of the finest performances of his entire career. Vocally secure, dramatically convincing. Easily the best performance I have seen (of many) by him.

In a bonus interview Thomas Hampson (who also performed the role at the MET some years ago) furthermore discusses the work in detail calling it a masterpiece in impressively good German. (Mostly Opera)

APPUNTI PER
UNA RECENSIONE
AL DOKTOR FAUST

Thomas Hampson possesses all the physical and vocal energy one could wish for flourishes and ornaments leap out of his melodic lines.The gestures are also natural, his phrasing and pitch sure. Mr Hampson, as his career justifiably grows, has preserved an unmannered charm. (The New York Times)

DOKTOR FAUST
ON YOUTUBE

SONATINA SECONDA

DOKTOR FAUST
WEBSITE


PER LA PRIMA VOLTA
IN RETE LA TRADUZIONE
IN ITALIANO DEL


DOTTOR FAUST

DI CHRISTOPHER
MARLOWE, DEL


FAUST
POEMA DANZATO


DI HEINRICH HEINE
E DEL


FAUST
(brani scelti)


DI FERNANDO PESSOA

FAUST

GOETHE - BRANI SCELTI

 


MAGDA VON HATTINGBERG
RILKE E BENVENUTA


LETTERATURA E PITTURA
a cura di ferox
(Laureto Rodoni)


 




IL FLUSSO
DEL TEMPO


SCRITTI SU F. BUSONI

BUSONI E LA GERMANIA

DEGLI ANNI VENTI

ATTI A CURA DI
SERGIO SABLICH

***

YOU TUBE

NUCCIO TROTTA
INTERPRETA

BACH/BUSONI

CHACONNE IN RE MINORE

PARTE PRIMA

PARTE SECONDA


ALBUMBLATT N. 1 PER
VIOLINO E PIANOFORTE


ESTEBAN RASPO - VIOLINO
****

Klassiche Musik
von W. A. Mozart


EGON PETRI PLAYS
FANTASIA NACH J. S. BACH


CLAUDIO ARRAU PLAYS
FANTASIA NACH CARMEN
(1928)

FERRUCCIO BUSONI PLAYS CHOPIN PRELUDE NO. 15 "RAINDROP" (1923)

HOROWITZ PLAYS
BUSONI'S TOCCATA

(1950)

Ferruccio Busoni
Chopin Variations
Geoffrey Madge Piano

 

Busoni fu, con Schönberg, il compositore che esercitò l'influenza più grande nel nostro secolo, senza mai creare una scuola, a differenza di Schönberg, soltanto in forza del suo pensiero e della sua acutezza. [Hans Rudolf Zeller]

Wird deutlich, dass Busoni neben Schönberg der einflussreichste Komponist dieses Jahrhundert war, ohne im Unterschied zu Schönberg je schulbildend zu wirken, allein kraft des Gedankens und der Vision. [Hans Rudolf Zeller]

Se l'arte deve essere prostituita pubblicamente (cosa che da parte mia nego), si serbi almeno la distanza. Che stia in mezzo al popolo, ma separata da lui come spetta a un monarca. E soprattutto, che si stacchi da scopi di lucro; bisogna tendere a liberarla da tuttociò, se si vuole che il prossimo secolo non abbia a rimanere famoso nella storia come il secolo senza arte. [Ferruccio Busoni]

In ogni epoca risuona l'allarme: oggi non esistono musicisti, poeti, pittori. Ciò proviene dal fatto che per tradizione si tiene lo sguardo rivolto a quel viale di geni che visto in prospettiva appare più fitto di quanto non sia in realtà. Perché fra quegli alberi c'è una distanza media di cinquant'anni. Essi rappresentano i risultati del tratto percorso. Entro questo tratto cinquantennale si affaccendano i talenti, anelli di congiunzione dal pilastro che precede a quello che segue. Riconoscere e apprezzare la funzione di trasmissione e di collegamento di questi anelli sia compito e cura dei contemporanei. Perché i pilastri si reggono da sé, e si levano ad altezza visibile. Ma i contemporanei vedono ciò che credono o vogliono credere; non credono in ciò che vedono - o che odono.


Il cammino della storia della musica consta del normale germogliare, del rifarsi indietro e del progredire prudente. I geni rappresentano le catastrofi che, come il fulmine, abbagliano e atterriscono e il cui tuono viene percepito in ritardo. Dopo, l'amante della natura esclama: «È stato bello il temporale!» [F. B.]

SEEKPORT RODONI.CH

 


Boston è una grandiosa città con delle strade lunghe due e più miglia. La vita è vivacissima delle contrade, eccettuate le domeniche, dove tutto scompare come per incanto. La libertà americana si fa scorgere da bel principio, dacché non v'è polizia che vi faccia delle domande indiscrete, che vi esiga la vista d'un passaporto. Però le dogane sono molto coscienziose ed in fatto di proibizioni del bere gli americani si molto severi, per non dire intolleranti. Un istituto pubblico, come per esempio il nostro conservatorio, non si potrebbe mai permettere di dare un festino con del vino o della sciampagna, se non vuol cadere subitamente nel discredito generale e perder tutti i suoi clienti. Sicché al festino che si darà fra giorni per il mio ricevimento, verremo tutti trattati con della limonata e del gelato.

[Boston,14.9.1891]

Le critiche del Mascagni [dell'Amico Fritz, Filadelfia 1892] sono schifose. Lo stile di quei articoli è ridicoli ed ignorante. Il tempo delle "frasi larghe" e delle "trovate" in musica passò ed anche il Mascagni se ne accorge. Indubitatamente, il Mascagni è un uomo di doti eccellenti e gli augurerei uno svilippo al suo talento. Ma l'atmosfera musicale italiana è marcia e l'opera è moribonda. Vorrei dedicare la mia vita a delle riforme radicali colà, ma non so se abbia il diritto di perdere tutto il mio tempo a questo scopo.

[Boston, 13.12.1892]



LETTERE AI GENITORI
A CURA DI MARTINA WEINDEL


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INTRODUZIONE

NOTE SULLA CONSISTENZA DELLE
FONTI E SULLALORO EDIZIONE


PARTE I
INFANZIA E ADOLESCENZA

PARTE II
ANNI DI VIAGGIO
PARTE III
ANNI DELLA MATURITÀ


LE FONTI - BIBLIOGRAFIA - INDICE DEI NOMI

 


Udii una seconda volta il Falstaff e mi piacque più che mai.
Gli astri del Mascagni e Leoncavallo già incominciano ad impallidire. Fatto sta che ad onta di tutti gli sforzi né l'uno né l'altro arrivò più in là della Cavalleria e dei Pagliacci.
In Belgio nacque una nuova letteratura, il simbolismo, nuovo genere, che si propaga come un incendio attraverso tutti i rami dell'arte.
Ha per iscopo di combattere la prosa della letteratura naturalistica e si compiace nel misticismo, nelle favole, nelle nebbie leggendarie, nei simboli, da cui trae il nome. Maeterlinck in Belgio, rappresentante di questa scuola, è un uomo di genio...
La nuova tendenza invade poco a poco la pittura, che si imprende (sic) a dipingere mostri, fate, arcangeli, teste senza corpo e corpi, capelli blu cieli rossi e mari neri in paesaggi che non possono esistere.
Anche la mistica del Cristianesimo, sotto l'influenza del Tolstoi v'ha la sua parte.
Parsifal e la seconda parte del Faust ridivengono moderni, Hoffmann ed Edgar Poe ritornano a galla. Che miserabile impressione fanno in questa corrente di genialità e aspirazioni all'elevatezza - i Signori Mascagni e Leoncavallo con i loro teatrini da fiera, le loro vendette e gelosie a buon prezzo, da comediante di provincia. Ma il vecchio Verdi col Falstaff - mi levo il capello! Ha creato un capolavoro. E che genialità, che originalità, che freschezza a ottant'anni!

[Berlino, 16.5.1894]


GIUSEPPE VERDI WEBSITE OPERE DI VERDI

LA PIÙ AMPIA CRONOLOGIA VERDIANA MAI PUBBLICATA SUL WEB
(BIOGRAFIA DETTAGLIATA DI GIUSEPPE VERDI CON AMPI STRALCI DI LETTERE)

PER LA PRIMA VOLTA IN RETE LA TRADUZIONE IN ITALIANO FATTA DA CHI SCRIVE DEL LIBRETTO
DIE TOTE STADT
(LA CITTÀ MORTA)
DI ERICH WOLFGANG KORNGOLD

NUOVA TRADUZIONE
ANNOTATA DI

TONIO KRÖGER
DI THOMAS MANN
A CURA DI HEINRICH FLECK

HUGO VON HOFMANNSTHAL

LETTERA DI
LORD CHANDOS


TRADUZIONE DI
HEINRICH FLECK


DAL PROGRAMMA DI... DEL
TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA


Ferruccio Busoni fu un compositore, un concertista di pianoforte e un teorico, che in vita conquistò una fama indiscussa come concertista, mentre come compositore ottenne stima ma non popolarità e come teorico trovò marginali adesioni alle sue tesi. Alla sua scomparsa nel 1924 egli lasciava una documentazione sonora della sua arte di interprete talmente minima - ventisei minuti scarsi di musica in disco - da render quanto mai ardua l'analisi e la ricostruzione storica della sua figura. Il Busoni concertista, lo straordinario concertista Busoni entrò perciò subito nel mito, mentre la sua produzione di compositore, anche grazie al clima nazionalistico che si era creato nella cultura italiana degli Anni Trenta, fu discussa e valorizzata. La figura del Busoni creatore fu dunque vista storicamente, alla conclusione di questo processo, come quella di un "profeta del Novecento". Un'attenta e capillare ricognizione dei documenti riguardanti il concertista Busoni (dischi, rulli di pianoforte riproduttore, repertorio, posizioni teoretiche) permette però oggi non tanto di smitizzare, quanto di definire storicamente la sua figura, valutandola nella sua realtà e non in rapporto con l'evoluzione


dell'interpretazione del Novecento.
Il risultato finale di quest'analisi porta, sorprendentemente, all'ipotesi che il pianista Busoni potrebbe esser stato, lui "profeta del Duemila".

INDICE SOMMARIO

Nella stessa collana:
PIERO RATTALINO

1) Vladimir Horowitz. Il mattatore

2) Wilhelm Backhaus. Il pastore

3) Sviatoslav Richter. Il visionario

4) Arturo Benedetti Michelangeli. L'asceta

5) Glenn Gould. Il bagatto

6) Sergej Rachmaninov. Il tataro

7) Ignaz Paderewski. Il patriota

8) Artur Rubinstein.
Lo sciupafemmine


9) Claudio Arrau. Il filosofo

10) Josef Hofmann. La sfinge

11) Ferruccio Busoni. Il mercuriale.

12) Friedrich Gulda. Lo scandalistico

Per informazioni sui titoli
in programmazione:


www.zecchini.com
info@zecchini.com

 



SABRINA ALBERTI

LUCA PACCAGNELLA

LE DUE ULTIME REGISTRAZIONI DI ANTONY BEAUMONT, L'AUTORE DEL SECONDO FINALE DEL DOKTOR FAUST DI FERRUCCIO BUSONI

 



Due brani contenuti nella presente registrazione sono frutto di un lavoro di trascrizione di opere di altri autori. Più precisamente si tratta: della Fantasia cromatica e Fuga BWV 903 per clavicembalo di J. S. Bach e del Valse oubliée per pianoforte di F. Liszt. Il primo è contenuto nel... VII della Bach-Busoni gesammelte Ausgabe (Edizione Bach-Busoni) e risale al 1915, mentre il secondo appartiene al nutrito numero di trascrizioni dedicate ad autori vari ed è datato 1917. Il fatto che oggi sia ormai ben noto il binomio Bach-Busoni, è dovuto a un costante e poderoso lavoro, durato più di un quarto di secolo (almeno a partire dal 1888 e conclusosi nel 1920), di revisione, elaborazione e trascrizione di un cospicuo numero di opere bachiane...




[...] When Ferruccio Busoni, a sincere admirer of Bach, revised the Goldberg Variations for modern concert performance, he considered it necessary to take into account the progress that had been made in piano-building since Bachs day, as well as to tighten up the work. Published by Breitkopf and Härtel in 1914, Busoni's edition therefore also included his own reinterpretation for the piano, a "concert version" that cut the work down from 30 to 20 variations and incisively altered the music, particularly in the last part.
Many of his modifications are evidently intended to avoid the difficulties which arise when a work specifically written for a two-manual harpsichord is performed on a piano. [...]



ANDANTINO FROM THE PIANO CONCERTO NO. 9 IN E FLAT MAJOR K 271 - TRANSCRIBED BY F. BUSONI IN 1914


SYMPHONY NO. 30 IN D MAJOR K 202 (1888)


SYMPHONY NO. 32 IN C MAJOR K 318 (1888)


SYMPHONY NO. 37 IN G MAJOR K 444 (1888)


GIGA, BOLERO E VARIAZIONE (1909) STUDIE NACH MOZART FROM AN DIE JUGEND, HEFT 3


VARIATIONS-STUDIE NACH MOZART (1920) DON GIOVANNI, SERENATA)... KLAVIERÜBUNG, 3 TEIL (LO STACCATO)


ADAGIO NACH MOZART (1923) (DIE ZAUBERFLÖFE, GESANG VON ZWEI GEHARNISCHTEN MÄNNER) FROM KURZE STÜCKE ZUR PFLEGE DES POLYPHONEN SPIELS


MOZARTBUSONI



COMPLETE TRANSCRIPTIONS
FOR PIANO SOLO


MARCO VINCENZI, PIANO


Ferruccio Busoni once stated that if he was to choose one musician as the greatest this could only be Mozart: for him Mozart was a never-ending day of sunshine, the most complete musical phenomenon ever to have appeared, absolute perfection. Indeed, clear references to Mozart can be beard in his Arlecchino, as well as in the Concertino for clarinet, Divertimento for flute and in numerous other works of Busoni's last stylistic approach (that Junge Klassizität which, founded as it is on formal solidity and beauty, seems to stem right from Mozart.
It would be quite surprising, therefore, if Busoni had not transcribed any of Mozart's works, the transcription having been - as it is well known - one of his specific interests. In fact Busoni did not only re-elaborate for piano works by Bach and other authors hut theorized the merit of the transcription in several writings, first and foremost his Entwurf einer neuen Ästhetik der Tonkunst. Of Mozart, Busoni transcribed a number of compositions for two pianos and for piano solo, the latter all featured for the first time in the present CD.

 




 


BUSONI MP3

Ferruccio Busoni in 1922 performing Liszt's Hungarian Rhapsody no.13 with SONIC DEPTH TECHNOLOGY. (mp3, 6'23")

CONCERTINO PER
CLARINETTO E ORCHESTRA

BUSONI-WAGNER
SIEGFRIED'S
FUNERAL MARCH

 


FRANCESCO CARAMIELLO INTERPRETA
IL DIARIO INDIANO DI FERRUCCIO BUSONI



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Francesco Caramiello è nato a Napoli nel 1964. Si è diplomato al Conservatorio "San Pietro a Majella" in pianoforte con il massimo dei voti e la lode, allievo di Vincenzo Vitale e di Massimo Bertucci, e in composizione sotto la guida di Bruno Mazzotta... CONTINUA


Nonostante gli occasionali tentativi di stabilire per loro un posto di fondamentale importanza all'interno del repertorio pianistico, i lavori originali di Busoni (1866-1924) - come quelli di Leopold Godowsky, anch'egli un consumato virtuoso - sono per la maggior parte delle volte meno interessanti delle trascrizioni ed arrangiamenti da lui effettuali su lavori di altri compositori.
Busoni finalizzò o meglio cercò fortemente di indirizzare il suo temperamento latino ad una ricerca tipicamente milleleuropea del Senso e del Significato. E ancora, come scrisse Robert Browanig nell'Andrea del Sarto: "Ah, ma ma la metà di un uomo dovrebbe essere di andare oltre le sue possibilità. o a che servirebbe il paradiso?" (Per ironia i lavori più 'italianizzati' di Busoni sono le sue trascrizioni delle opere per organo di J. S. Bach, essendo quelle di Wilhelm Kempff più autenticamente luterane). L'Indianisches Tagebuch è basato sulle canzoni degli Indiani d'America raccolte e pubblicale dall'allieva di Busoni Natalie Curtis-Burlin, nel 1907 nel suo Indian Book [dal booklet].

 


NOUS SOMMES TOUS AU FOND D'UN ENFER DONT CHAQUE INSTANT EST UN MIRACLE. PENSIERO FINALE DE
IL FUNESTO DEMIURGO

NOUS SOMMES TOUS AU FOND D'UN ENFER DONT CHAQUE INDIVIDU EST UN MIRACLE. VARIANTE INEDITA

 


ELENA SCIANNAMEA

TESI DI LAUREA
SU «LULU» DI
WEDEKIND E BERG


ADORNO E
SCHOPENAUER
SULLA MUSICA


LA BIBLIOTECHINA



© ANDREA COLOMBO - BIASCA - CH

DEL CURATORE


LAURETO RODONI
STROZZATI
DALLA VITA

52 POESIE

ÈTRANGLÈS PAR LA VIE
VOM LEBEN ERDROSSELT
STRANGLED BY LIFE

INDEX SU SCRIVI.COM

MALLANAGA VATSYAYANA

KAMASUTRA
CODICE INDIANO
DELL'AMORE

TESTO INTEGRALE IN ITALIANO

 

DIE MUSIK ENTZÜCKT MICH, JA OBWOHL ICH NICHT GELEGENHEIT GENOMMEN HABE,... AUSÜBUNG ZU ERLERNEN, BESITZT DIESE TRÄUMERISCHE KUNST EINEN FANATISCHEN LIEBHABER IN MIR.

 

LA MUSICA MI ENTUSIASMA,
ANZI, BENCHÉ NON ABBIA
AVUTO OCCASIONE
D'IMPARARLA, QUEST'ARTE
DEL SOGNO TROVA IN ME
UN ADORATORE FANATICO.

THOMAS MANN
FELIX KRULL

 

 

 



U. BOCCIONI
PITTORE SCULTORE
IN MOSTRA
A MILANO


WILLIAM
TURNER

A BRESCIA

 




 

 


 

 

At 118 pages, Laureto Rodoni's «Caro Lualdi...»: I rapporti d'arte e d'amicizia tra G. F. Malipiero e A. Lualdi alla luce di alcune lettere inedite is a book within a book. Rodoni, the possessor and curator of a formidable private archive of 20th-century musical material, writes exclusively on the basis of primary sources: letters to and from Malipiero and Lualdi in addition to Lualdi's personal papers placed at his disposal by the Lualdi family in Rome. Malipiero is, at this time, asserting his rights as a good Fascist and complaining to Lualdi about situations turning out less than ideally despite his loyalty to the regime, and about people he perceived as hovering around him like spectres. The real revelation of this massive essay, though, is the figure of Adriano Lualdi, generally considered a diligent if authoritative Fascist parliamentarian. But now thanks to Laureto Rodoni's impeccable analytical skills, Lualdi is portrayed as a man of compassion, openness and great organisational skill. Consequently, one becomes more interested in an appreciation of Lualdi's music, his operas Il Diavolo nel campanile (1925) or La Grançeola (1930), for instance, and his many books of musical chronicles, travels and criticism, as well as a professional life which extended long after the fall of the Fascist regime. [...] Laureto Rodoni's huge contribution is a book in itself, dwarfing a bit the other essays as it takes four times as much time to read and ponder than the others.



L'UNITÀ DELLA MUSICA

 

Sono arrivato alla certezza dell'unità di tutta la musica, in quanto la musica come tale resta sempre musica, e può essere interpretata in modi diversi solo grazie alla situazione in cui è collocata. Sempre si distingueranno musica buona e cattiva, geniale e priva di talento, magistrale e abborracciata; ma la partizione fra musica da camera, d'opera o da chiesa a me pare suggestione esterna; non meno di quella fra vecchia e nuova, seria e leggera. Un'eccezione è costituita dalle danze e dalle marce, in quanto creano la propria situazione esse stesse, e restano inflessibili. L'opera complessiva di Mozart, d'altro canto, è completamente unitaria.

***

Il cammino della storia della musica consta del normale germogliare, del rifarsi indietro e del progredire prudente. I genî rappresentano le catastrofi che, come il fulmine, abbagliano e atterriscono e il cui tuono viene percepito in ritardo. Dopo, l'amante della natura esclama:
"È stato bello il temporale!"



DOKTOR FAUST

 

La musique originale écrite par Busoni dans cette vaste et ultime partition transcende incomparablement non seulement toutes les oeuvres antérieures du compositeur, mais l'ensemble de la production de son époque, et fait de cet opéra l'incontestable sommet de l'art lyrique du XXe siècle.



Die von Busoni in dieser breiten und letzten Partitur komponierte Originalmusik, übersteigt unvergleichbar nicht nur alle frühere Werke des Komponisten, sondern auch die ganze Produktion seiner Epoche, so dass «Doktor Faust» unbestreitbar als die Spitze der Opernmusik des XX Jahrhunderts betrachtet werden kann.



La musica originale composta da Busoni in questa ampia e ultima partitura trascende incomparabilmente non solo tutte le sue opere anteriori, ma anche l’insieme della produzione della sua epoca. Il «Doktor Faust» rappresenta dunque l’incontestabile vertice dell’arte lirica nel XXº secolo.



The original music composed by Busoni in this ample and last score transcend incomparably not only his earlier compositions, but even the entire production of his epoch. Consequently “Doktor Faust” constitute irrefutably the liric art’s top of the XX century.

P. G. LANGEVIN

JAMES SIMON
FAUST IN DER MUSIK

 



ALLA GIOVENTÙ

La gioventù c'è in... tempo... sempre la stessa: - dapprima fidente, entusiasta, magnanima e seguace; poi superiore, egoista, beffarda e ostile - finché una nuova non ne prende il posto.
Alla gioventù va il mio amore, e... sarà anche in futuro. I... piani irrealizzabili, le sue domande ardite, le sue obiezioni disarmanti, le sue fiere contraddizioni, i... cuori che pulsano veloci -... smuovono la terra... spargono nuove sementi.
Coloro che guidano la gioventù si dovrebbero sentire... il suolo, che involontariamente accoglie il nuovo... e produce con forza matura piante meravigliose.... gioventù va il mio rispetto e a lei la mia gratitudine. Molto bello... purtroppo ottimistico. La gioventù è per lo più conservatrice,... sue promesse... fallaci.
La vecchiaia è limitatamente benevola o è mordace. I «buoni»... soli ad... età.

Sentito... il 3 agosto 1909.


ROSAMOND LEY

 


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MIDI FILE I

MIDI FILE II


FACSIMILE DEL TESTO ORIGINALE

© PROF. DR. KLAUS KROPFINGER
PER GENTILE CONCESSIONE


PAUL FLEET

ACADEMIC RESEARCH
INTO FERRUCCIO BUSONI


RICERCHE MUSICALI
DELLA
SVIZZERA ITALIANA




TARGA COMMEMORATIVA
IN

VIKTORIA-LUISE-PLATZ 11

BERLINO 1921





 


TRA FUTURISMO E
CULTURA MITTELEUROPEA

IL CARTEGGIO BOCCIONI-BUSONI

 

"LA STRAORDINARIA SCOPERTA DI UNO STUDIOSO TICINESE, LAURETO RODONI, HA POI IMPRESSO UNA SVOLTA ALLE CONOSCENZE CIRCA L'ULTIMO BOCCIONI..."

 

 


"LA RECENTE PUBBLICAZIONE DELLE LETTERE TRA BUSONI E BOCCIONI, RINVENUTE NEGLI ARCHIVI DI BERLINO DA LAURETO RODONI, ACCOMPAGNATE DA UN SUO SAGGIO DI ILLUMINANTE FILOLOGIA, CI OFFRE LA CHIAVE DI LETTURA DI... PERIODO BOCCIONIANO TANTO DIFFICILE DA SPIEGARE CON I MEZZI DELLA... ANALISI STILISTICA DELLE OPERE."

 


JAMES JOYCE
BIOGRAFIA II III

JOYCE TRA PARIGI
E ZURIGO


JOYCE E IL
CABARET VOLTAIRE

Dal 1915 al 1919 visse a Zurigo, dove gestì la compagnia teatrale The English Players, mettendo in scena drammi inglesi. Dopo essere tornato a Trieste (1919), si trasferì a Parigi (1920-40), alternando brevi soggiorni a Zurigo. Ne 1922 pubblicò l'epopea realistica Ulisse. Grazie al sostegno di illustri intellettuali (tra gli altri Robert Fäsi), artisti e politici (Emil Klöti), nel 1940 Joyce riuscì a tornare in Svizzera. Oltre al caso della poesia "Bahnhofstrasse", alcune peculiarità dello svizzero tedesco sono entrate nell'ultima opera di Joyce, Finnegan's wake (1939). Ne 1985 venne creata a Zurigo la Fondazione James Joyce.

 



GISELLA SELDEN-GOTH

IL PIANISTA



IL MAESTRO

ARLECCHINO

TURANDOT

***


CONVERSATION
DE ÉMILE BERNARD
AVEC
PAUL CÉZANNE


Laureto Rodoni
Cézanne e
l'incompiutezza


Kii-Ming Lo
Turandot
Una fiaba teatrale
di Ferruccio Busoni

 

 




TESTI DI LAURETO RODONI FOTOGRAFIE DI MICHAEL SCHWARZKOPF


ROBERT BLUM

WALTHER GEISER

FRITZ BRUN


 

ÜBER BUSONI BERICHTET LAURETO RODONI AUF GRUND UMFANGREICHER KENNTNISSE; EIN GROSSER GEWINN IST DIE ERST- VERÖFFENTLICHTUNG VON ZWÖLF BRIEFEN BUSONIS. DEN WICHTIGSTEN HAT DIESER AM 12. OKTOBER 1915 AN LEO KESTENBERG AUS ZÜRICH GESCHRIEBEN: 'HIER WURDE ICH HERZLICHST EMPFANGEN, MAN SCHEINT MEINE ANWESENHEIT ZU SCHÄTZEN UND IST GEWILLT, SIE NICHT UNBENUTZT VERSTREICHEN ZU LASSEN. -... MEIN LEBEN HAT EINEN RISS, UND OFT ERKENNE ICH ES... ALS DAS EIGENE.'

 

 

 




VOLKMAR ANDREAE


BRUNO GOETZ


EDWARD D. R. NEILL
BUSONI
[BUSONI E MAHLER]


FERRUCCIO BUSONI
MAXIMEN UND APHORISMEN
HERAUSGEGEBEN VON
MARTINA WEINDEL



NANCY O. CHAMNESS
THE LIBRETTO
AS LITERATURE

DOKTOR FAUST
BY F. BUSONI


PREFACE


PAUL GILBERT LANGEVIN
FERRUCCIO BUSONI
ET SON OEUVRE SYMPHONIQUE


LA VIDA DE
F. BUSONI


BIOGRAFIA DO
F. BUSONI


MARC-ANDRÉ ROBERGE




LA BIBLIOTECA DI BUSONI



PAUL BEKKER

KUNST UND KRIEG
I UND II

PARTITURE ONLINE




 

ANDREA ANTONINI
BUSONI AND VARÈSE



CECIL GRAY
FERRUCCIO BUSONI



FERRUCCIO BUSONI
HANS VON BÜLOW

GIOVANNI UGOLINI
BUSONI OPERISTA


DAS WANDBILD

[LIBRETTO]

BUSONI PIANISTA


DISCOGRAFIA
I...


BIBLIOGRAFIA
I - II



ARCHIVIO



Amo la musica con passione e senza pregiudizi. Mi incanta la varietà delle sue strade. Il ritmo travolgente della salsa e gli universi di Beethoven, la sensualità del merengue e le emozioni delle Sinfonie di Mahler. La musica è per tutti, di tutti: sono infiniti i suoi percorsi per arrivare al cuore della gente. [Gustavo Dudamel]

 






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Gustavo Dudamel, classe 1981, protagonista del fenomeno delle orchestre giovanili sudamericane come direttore della Simón Bolívar, ha fatto irruzione sulla scena musicale sotto gli auspici di Claudio Abbado e Sir Simon Rattle... CONTINUA




 

OMAGGIO ALLA

SIMON BOLIVAR YOUTH
ORCHESTRA OF VENEZUELA

 

FERRUCCIO BUSONI, SEMPRE PROFONDAMENTE VICINO ALLE GIOVANI GENERAZIONI DELLA SUA EPOCA E GENEROSO DEL SUO ALTO MAGISTERO NEI LORO CONFRONTI, SAREBBE ENTUSIASTA DEL PROGETTO DI EDUCAZIONE MUSICALE VENEZUELANO E DEGLI INCREDIBILI RISULTATI OTTENUTI DA GUSTAVO DUDAMEL CON LA SUA SIMON BOLIVAR YOUTH ORCHESTRA OF VENEZUELA. È CON GRANDE GIOIA CHE DEDICO L'APERTURA DELL'HOMEPAGE DELLA MIA PIÙ IMPORTANTE WEBSITE A QUESTI FANTASTICI MUSICISTI.

 

Musicista impetuoso, capace di esprimere "un'intensità che fa tremare i muri" (Financial Times), il nuovo divo Dudamel corre nel mondo festeggiato dai giudizi di indiscutibili "padrini". "È il più importante fenomeno oggi prodottosi nel campo della musica classica", sostiene l'inglese Simon Rattle, direttore dei Berliner Philharmoniker. "La sua interpretazione della 7ª Sinfonia di Beethoven è la più entusiasmante che io abbia ascoltato di recente", incalza un'altra stella del podio come Daniel Barenboim. "È il più dotato tra i giovani direttori", si sbilancia Claudio Abbado. "Ha un talento naturale impressionante", s'infervora Lorin Maazel. CONTINUA

INTERVIEW

SIMON BOLIVAR ORCHESTRA


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In this new full-lenght documentary on Venezuela's visionary music-education system, its "miracoulous" orchestra (Die Zeit), and their "brilliant" conductor (Financial Times), we meet these young musicians, hear their stories, and watch them prepare for and perform at the 2007 Bonn Beethoven Festival, where their concert was hailed as "sensational... a standing ovation after every piece" (Süddeutsche Zeitung)

THE AMAZING STORY
OF GUSTAVO DUDAMEL
AND HIS YOUTH ORCHESTRA


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FINALE BEETHOVEN 5

OVATION TV

MAHLER 3 FINALE